Eigg, l’isola “smeraldo” tutta da scoprire

È una delle più piccole isole scozzesi, con appena 110 residenti, ma è un modello di vita sostenibile e amica dell'ambiente: ecco la splendida Eigg

Foto di Flavia Cantini

Flavia Cantini

Content Writer

Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

A circa 24 chilometri dalla terraferma, l’isola di Eigg fa parte di un gruppo di isole delle Ebridi Esterne chiamate “Piccole Isole“: infatti, tutte insieme, Eigg, Canna, Sanday, Rùm e Muck hanno una popolazione di appena 150-200 persone.

Ed è proprio Eigg a essere la più abitata, con una comunità di 110 residenti che ha saputo farsi carico del suo futuro all’insegna della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente: qui, i rifornimenti arrivano via traghetto alcune volte alla settimana, un aspetto che concorre a rendere le persone consapevoli di ciò che stanno utilizzando e azzera gli sprechi.

Il vivace senso di comunità e la vita all’aria aperta di Eigg

Appena si scende dal traghetto, è An Laimhrig, il centro del molo ampliato e ristrutturato di recente, ad accogliere i visitatori, il vero fulcro della vita comunitaria: ospita l’unico negozio di alimentari dell’isola, che funge anche da ufficio postale, il bar, un negozio di artigianato, un noleggio di biciclette, un lavatoio che fornisce servizi igienici e docce per chi soggiorna in camper, e il monumento che ricorda l’acquisizione dell’isola da parte della comunità nel 1997.

Anche se i turisti sbarcano per svariati motivi, la piccola isola è ideale per chi è in cerca di vacanze attive all’aria aperta: i suoi principali punti di interesse sono, infatti, la spiaggia di Singing Sands, a nord, che “scricchiola” a ogni passo sulla sabbia di quarzo, e il gigantesco blocco di roccia nera di An Sgurr a est, una delle colline più spettacolari della Scozia da cui si gode di un panorama eccezionale verso Rùm, Skye e la terraferma, formatosi circa 58 milioni di anni fa a seguito di un’eruzione vulcanica.

Tutt’intorno, il paesaggio è plasmato da aspre pianure, brughiere, boschi, chilometri di costa e spiagge di sabbia bianca dall’atmosfera caraibica, e persino da una piccola porzione di foresta pluviale temperata.

Eigg è rimasta in gran parte incontaminata e al riparo dalle industrie che hanno modificato, invece, le campagne della Gran Bretagna: non esiste agricoltura intensiva né pesca commerciale e la costa, le spiagge e il mare vantano acque limpide e pulite.

Parola d’ordine: sostenibilità

A proposito di sostenibilità ambientale, la comunità dell’isola di Eigg è stata la prima al mondo a lanciare, nel 2008, un sistema elettrico off-grid alimentato da energia eolica, idrica e solare: i tre sistemi si completano a vicenda in modo che quasi tutte le condizioni atmosferiche siano favorevoli alla produzione di elettricità.

Certo, esistono ancora generatori di riserva per garantire l’approvvigionamento ma il 90% dell’energia proviene ormai da fonti rinnovabili e i benefici, per i residenti e per l’ambiente, sono numerosi: dal miglioramento della vita quotidiana senza i “grattacapi logistici” di quando l’isola dipendeva dai generatori diesel fino all’autosufficienza e, con la crisi energetica globale che fa salire i prezzi in tutto il mondo, anche un modo per proteggere Eigg dall’aumento del costo della vita.

Ma l’impegno per l’ambiente non si ferma: l’isola smeraldo è coinvolta in un ulteriore studio di fattibilità per verificare come potrebbe diventare “carbon neutral” ed è in cantiere la prova delle pompe di calore ad aria (che funzionano al di fuori dalla rete elettrica) per verificare quanto sono efficienti.

E, siccome per il riscaldamento la maggior parte degli isolani per ora utilizza la stufa a legna, Eigg sta portando avanti un progetto di silvicoltura sostenibile ripiantando ed espandendo i boschi per favorire la riforestazione.