Roma è conosciuta in tutto il mondo come la Città Eterna: esiste “da sempre” e sembra destinata a restare al suo posto, ce lo auguriamo, ancora molto a lungo. Culla di civiltà e crocevia di culture, sul suo terreno sono stratificati (nel vero senso della parola) secoli di storia: e se i turisti che giungono a Roma da tutto il mondo, soprattutto in questo Anno Santo, sono giustamente interessati al patrimonio artistico e religioso del passato, va ricordato che c’è anche un patrimonio contemporaneo da non trascurare.
Questo è vero anche per l’architettura e l’arte religiosa: nonostante a Roma siano presenti le chiese più antiche del mondo, non dimentichiamoci che ne esistono anche di moderne, firmate da architetti conosciuti a livello globale, che offrono ai visitatori un altro tipo di esperienza artistica e sensoriale.
Indice
Chiesa del Santo Volto di Gesù
L’esempio più riuscito del mix fra arte religiosa e architettura moderna si trova nella periferia di Roma, precisamente nel quartiere Magliana: la chiesa del Santo Volto di Gesù è è stata inaugurata nel 2006, dopo tre anni di lavori. La firma è di Piero Sartogo e Nathalie Grenon, una coppia di quelle che oggi definiremmo archistar e all’interno ci sono diverse opere di artisti contemporanei di richiamo: dalla Via Crucis di Mimmo Paladino alla vetrata di Carla Accardi, dalla scultura luminosa di Chiara Dynys alla monumentale croce esterna di Eliseo Mattiacci.
L’edificio è caratterizzato da una semi-cupola, un grande rosone-vetrata che simboleggia un occhio e un ampio sagrato a forma di “V” che a livello visivo collega la città allo spazio sacro. Di grande impatto anche l’impianto luminoso e i colori. La chiesa è sede parrocchiale dal 1985, originariamente era intitolata a San Massimiliano Kolbe ed è stata poi ribattezzata nel 2001.
Come si raggiunge: Dalla fermata della metro A Basilica San Paolo si può prendere l’autobus 128 per 6 fermate, scendendo alla fermata Magliana/Caprese.
Chiesa di Dio Padre Misericordioso
Progettata per il Giubileo del 2000, la chiesa nacque da un concorso internazionale di architettura bandito dal Vicariato di Roma nel 1995. Il progetto vincitore fu quello dell’architetto statunitense Richard Meier, già autore del nuovo edificio dell’Ara Pacis a Roma. Presentando la sua opera al Papa Giovanni Paolo II, Meier dichiarò: “Le vele bianche ci condurranno verso un mondo nuovo”.
La chiesa fu costruita in una zona periferica di Roma, nel quartiere di Tor Tre Teste, dove il piano regolatore prevedeva la realizzazione di una parrocchia inizialmente dedicata a san Silvestro Papa. I lavori iniziarono nel marzo 1998 con la posa della prima pietra e terminarono nel 2003, anno dell’inaugurazione avvenuta in ottobre.
Le tre grandi vele autoportanti, la più alta delle quali raggiunge i 26 metri sono decisamente l’elemento più d’impatto di questa Chiesa, dove la mano di Meier è molto riconoscibile. Le vele bianche sono state fabbricate con un cemento brevettato e realizzato da Italcementi, che grazie ad un effetto di fotocatalisi è autopulente ed è noto infatti come cemento “mangiasmog”.
Come si raggiunge: dal capolinea della metro A Anagnina si prende il bus 556 per 17 fermate, scendendo alla fermata Tovaglieri/Olcese
Chiesa di San Pio da Pietrelcina
La chiesa di San Pio da Pietrelcina si trova in località Malafede, zona Giardino di Roma: la sua forma esterna caratteristica, che ricorda la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Belo Horizonte, progettata dall’architetto Oscar Niemeyer, è stata costruita fra il 2007 e il 2010 e progettata dallo studio SAA&A (Studio di Architettura Anselmi & Associati), formato dagli architetti Alessandro Anselmi, Valentino Anselmi e Valerio Palmieri.
Il punto forte è la facciata, caratterizzata da tre arcate paraboliche eccentriche, che richiama simbolicamente la Trinità, ma anche la copertura ondulata e il campanile alto 18 metri. Per la sua particolarità, nel 2017 il complesso è stato utilizzato come set per il film Brutti e cattivi di Cosimo Gomez.
Come si raggiunge: da Piazza dei Cinquecento il bus 714 per 23 fermate, si scende alla fermata Colombo (Europa) per prendere poi il 712 fino alla fermata
Stoppa/Ricci.
Chiesa di San Francesco di Sales
La chiesa di San Francesco di Sales, nel quartiere Alessandrino, è un esempio importante di architettura moderna e nello stesso tempo di punto di riferimento reale per i membri della comunità cattolica del quartiere. La chiesa viene costruita fra il 2003 e il 2005, progettata dagli architetti Lucrezio Carbonara, Paolo Dattero e Alfredo Re, e inaugurata con una solenne celebrazione dal Cardinale Ruini il 23 gennaio 2005.
La Parrocchia di San Francesco di Sales è molto più antica, risale al 1961, ma per molti anni non ebbe un luogo di culto adeguato: ne passano infatti 44 prima che venga costruita la Chiesa, nel frattempo i fedeli si arrangiano partecipando alle messe celebrate in Canonica.
La Chiesa è di grande impatto visivo: la copertura, rivestita di tegole di rame, si estende in avanti sopra l’ampio portale d’ingresso, che sostituisce la tradizionale facciata. Il portale è incorniciato da tre strutture in marmo bianco che si restringono progressivamente verso una vetrata luminosa.
All’interno un’aula ottagonale allungata, con soffitti in legno lamellare a vista. Il presbiterio ospita un grande Crocifisso in vetroresina, attribuito alla scuola dell’artista Gismondi: si tratta del crocefisso della Chiesa del 1960, che è “tornato a casa” dopo lungo tempo in appoggio in un’altra parrocchia.
Come si raggiunge: Si prende da Stazione Termini la linea A direzione Anagnina, fermata Cambellotti: da lì il bus 522 per 13 fermate.
Chiesa di San Cleto
La Chiesa di San Cleto si trova nel quartiere di San Basilio, in via Nicola Maria Nicolai: realizzata fra il 1994 e il 1995 dall’architetto Savelli, è stata consacrata il 25 aprile 1996 dal cardinale Camillo Ruini.
Fonde molto bene tradizione e modernità con la sua architettura iconica, ispirata a una tenda nel deserto. La struttura è caratterizzata da una cuspide centrale che si innalza verso l’alto, terminando con una lanterna di vetri policromi che diffonde una luce suggestiva all’interno. Accanto all’edificio si erge un campanile in cemento armato, semplice e d’impatto visivo, con tre piccole campane che scandiscono i momenti di preghiera.
Nell’atrio d’ingresso, il pavimento ospita lo stemma di papa Giovanni Paolo II, simbolo dell’unità con la Chiesa universale. L’interno, a pianta circolare, è caratterizzato da una copertura in legno lamellare e da un’elegante pavimentazione in marmo di Carrara.
Elemento di grande impatto è la parete di fondo del presbiterio, decorata con un’opera simbolica che intreccia Antico e Nuovo Testamento. Una vite centrale si dirama in due rami: il primo, con dodici foglie e quattro grappoli d’uva, simboleggia le tribù di Israele e l’universalità del messaggio divino; il secondo, con undici foglie e tre grappoli, rappresenta gli apostoli (escludendo Giuda) e la Trinità. Al centro, l’Agnello di Dio si allinea verticalmente con il Crocifisso sospeso e l’immagine di Cristo maestro sull’altare. Completa l’opera un insieme di simboli cristiani, come spighe di grano e pesci, che arricchiscono la narrazione visiva.
La statua lignea della Madonna, realizzata a Ortisei nel 1906, è inserita in una mandorla mosaicata con stelle stilizzate, a cui si affianca una scultura dedicata a San Cleto, secondo successore di Pietro.
Le pareti della chiesa sono illuminate da una serie di vetrate artistiche, composte da 42 formelle che raccontano episodi significativi dell’Antico e del Nuovo Testamento, dalla creazione degli astri all’Annunciazione.
Come si raggiunge: da Piazza dei Cinquecento (Stazione Termini) si prende il bus 90 per 9 fermate o 337 per 23 fermate.