Questa foto è quel che ci resta di un antico tesoro padovano

Situata lungo il fiume Brenta, la Certosa di Vigodarzere è un monastero certosino di incredibile bellezza. Questa è la sua storia

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Redazione

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C’era una volta, neanche troppo tempo fa, un monastero certosino che si ergeva suggestivamente sulla riva del Brenta. C’è oggi ancora adesso, circondato da alberi secolari e scorci quasi magici, un edificio quasi fatiscente, indifeso dai vandali e dal trascorrere del tempo.

Stiamo parlando della Certosa di Vigodarzere, un antico tesoro padovano situato lungo il fiume Brenta, ormai inaccessibile e in totale stato di abbandono. L’ingresso ai visitatori è interdetto, anche se la voglia di scoprire quello che resta del glorioso monastero è più forte che mai.

Ma per farlo bisognerebbe attraversare quei dintorni magici e suggestivi che offrono riparo agli alberi secolari protetti dal Parco del fiume Brenta. L’ennesimo paradosso di un luogo che, oggi, può contare solo sulla protezione da parte della natura.

Eppure qualcuno ci ha provato, con gli anni, a restituire alla Certosa la sua antica gloria, ma tra accese polemiche e vaghi dibattiti, tutto è restato immutato. E oggi di questo antico tesoro padovano ci restano solo i contorni nitidi restituiti da un’instantanea di Google Maps.

La sua storia, invece, resta vivida nella memoria dei cittadini che, ancora oggi, si battono per riavere questo luogo, costruito e gestito con amore e dedizione dai frati certosini dopo il loro arrivo a Padova. Nella seconda metà del 1500, grazie all’architetto padovano Andrea Della Valle, il monastero fu eretto.

Ancora oggi si può notare il boschetto lussureggiante intatto e, tutto intorno, praterie verdeggianti. C’è ancora l’ingresso del vecchio monastero verso il Brenta e i lati del chiostro. Inaccessibili, invece, le stanze, i corridoi e i saloni con gli arredi di un tempo.

Quando nel 1770 la Repubblica di Venezia soppresse l’ordine, infatti, certosini lasciarono il convento e questo passò nelle mani dei privati. Da quel momento iniziò l’inevitabile declino, tra abbandono, noncuranza, vandalismo e profanazioni. E l’inaccessibilità di questo antico tesoro, oggi, è forse il danno più grande alla memoria storica e culturale della città di Padova.

La struttura, infatti, è considerata una delle massime rappresentazioni dell’architettura monastica del ‘500, nonostante le condizioni di degrado che riguardano molte delle sue parti. La collocazione, inoltre, rende ancora più magica e suggestiva la Certosa di Vigodarzere. Ecco perché si tratta di un tesoro da salvare!

certosa di Vigodarzere
Fonte: Screen Google Maps
Certosa di Vigodarzere