Cameo Island, tra i luoghi da non perdere a Zante

Come una piccola apparizione dalle acque del limpido mare, svetta Cameo Island: di cosa si tratta e come visitare questo magico angolo di Zante

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Zante è uno di quei meravigliosi luoghi che non ha bisogno di troppe presentazioni: spiagge da sogno, villaggi graziosi, natura rigogliosa, buon cibo e luoghi iconici, come la sua ben nota Spiaggia del Relitto. Ed è proprio quest’ultima a comparire su ogni cartolina di quest’isola che svetta nel Mar Ionio, una distesa di sabbia bianca incorniciata da candide scogliere dove riposa lo scheletro di una vecchia nave.

Ma non è solo questo minuto angolo di paradiso a rendere riconoscibile all’istante questa affascinante isola dai viaggiatori di tutto il mondo. C’è anche un altro luogo che spesso compare associato a questo fazzoletto di terra che sorge al largo della costa occidentale della Grecia: Cameo Island.

Cameo Island: di cosa si tratta

Cameo Island è la seconda attrazione più fotografata di Zante e, come dice il nome stesso, è una sorta di isola nell’isola, seppur microscopica. Prima di essere un piccolo mondo a parte, Cameo era un promontorio che faceva parte della costa, ma a seguito del terremoto del 1633 si staccò, fino a formare la piccola isoletta che è oggi.

Si trova nella zona di Agios Sostis, una bellissima spiaggia che sorge a circa 10 chilometri da Zante Città che si distingue per essere uno dei luoghi più pittoreschi e suggestivi di tutta l’isola grazie alle sue curiose formazioni rocciose e alla stessa Cameo Island.

Ma non c’è da sorprendersi: Cameo Island, oltre a essere bellissima, è collegata alla terraferma tramite un pittoresco ponte in legno, uno di quelli che fa sognare gli spiriti più romantici e riempire di adreanalina coloro che prediligono l’avventura.

Ponte di legno di Cameo island
Fonte: iStock
Il bellissimo ponte in legno di Cameo Island

Cosa fare

La buona notizia è che Cameo Island non è solo un posto da ammirare e fotografare. Quel caratteristico ponte può essere attraversato fino ad arrivare a una porta che segna l’ingresso di questo meraviglioso ex promontorio che ora galleggia tra le acque limpide dello Ionio.

Si tratta di un’isola privata, quindi, ma che può essere visitata da tutti previo pagamento di un ticket di pochi euro. Fino a qualche anno fa, sul suo minuto territorio venivano organizzate diverse feste, alcune delle quali particolarmente famose tra i vacanzieri.

Oggi, anche a tutela di questo splendido territorio, i party non ci sono più, ma è presente un bar in cui sorseggiare un drink, una piccola spiaggia in cui rilassarsi, il modo per fare un bagno in acque cristalline – famose anche per essere spesso popolate da graziose tartarughe – e utilizzare ombrelloni e lettini per ammirare uno dei tramonti più suggestivi di Zante.

Poi ancora scorgere una rigogliosa vegetazione e trovare riparo dal sole sotto uno dei suoi verdissimi (e bellissimi) alberi, e scoprire una piccola chiesa che insieme al resto dà vita a uno scenario suggestivo. Recentemente, tra le altre cose, Cameo Island si è guadagnata un certo tipo di reputazione: viene scelto da molti come luogo ideale per proposte di matrimonio e per le cerimonie stesse, che vengono perfettamente organizzate sulla spiaggia.

Spiaggetta di Cameo Island
Fonte: iStock - Ph: Petr Svoboda
La bellissima spiaggetta di Cameo Island

Il Parco Marino di Zante

La pittoresca Cameo Island fa parte del bellissimo Parco Marino di Zante, la prima area istituzionale protetta della Grecia. Si tratta di un territorio abbastanza ampio in quanto ha un’estensione di 13.500 ettari in cui sono racchiuse diverse spiagge paradisiache e isole incantevoli.

Ma non solo, perché questo angolo greco offre persino il più importante sito mediterraneo per la riproduzione delle tartarughe: si contano dai 900 ai 2000 siti di nidificazione che si creano ogni anno. Oltre alle tartarughe Caretta-Caretta, a popolare questa meraviglia di Zante sono anche anche alcuni esemplari di foche monache e diversi uccelli migratori, fenicotteri, cigni selvatici e falchi pellegrini. Poi ancora rettili e anfibi tra cui rane, iguana e serpenti d’acqua dolce e mammiferi come il porcospino e i conigli selvatici. E poi sì, anche uno degli animali più apprezzati al mondo: alcuni esemplari di delfini dal “muso a bottiglia”.

Cosa si può visitare in questo parco

Come è possibile intuire, non tutte le aree del Parco Marino di Zante sono aperte al pubblico. Tra le zone in cui sono ammessi gli umani – perché il resto, come è anche giusto che sia, è solo ed esclusivamente degli animali -, c’è Dafni, una bellissima e importantissima spiaggia,

Con la sua lunghezza di 850 metri, è possibile farvi accesso alle 7.00 del mattino fino al tramonto, nuotare e osservare le tartarughe mantenendo però 15 metri di distanza. Poco attrezzata, è bagnata da un meraviglioso mare blu e regala emozionanti viste sul golfo di Laganas.

Un’altra spiaggia accessibile ai visitatori del Parco Marino di Zante è Gerakas. Di 600 metri si lunghezza, offre anche un piccolo chiosco all’ ingresso. Attenzione però: c’è un limite di visitatori giornaliero di massimo 350 persone perché, oltre a preservare questo importante sito di riproduzione per le tartarughe, qui occorre proteggere delle formazioni geologiche che impreziosiscono la spiaggia.

Gerakas, Zante
Fonte: iStock
La magnifica Spiaggia di Gerakas

Anche in questo caso, l’accesso al litorale è consentito dalle 7.00 del mattino fino al tramonto, orario in cui si può nuotare e osservare le tartarughe ma mantenendo sempre gli importantissimi 15 metri di distanza.

Poi ancora la splendida Isola di Marathonisi, o meglio, la sua bellissima spiaggia con una lunghezza di 150 metri. Oltre a essere incantevole e incastonata in uno scenario naturale che toglie il fiato, questa spiaggia presenta una caratteristica particolare rispetto alle altre del parco: la sabbia ha una temperatura più bassa, e ciò vuol dire che l’incubazione per le tartarughe è più lunga, e maggiore la probabilità di nascita di cuccioli maschi.

È possibile raggiungere questo incantevole territorio di Zante solo tramite escursioni organizzate o noleggiando una barca. Anche qui c’è un limite massimo di visitatori giornalieri che è di 200. Per il resto, è possibile accedervi dalle 7.00 del mattino fino al tramonto, nuotare ed osservare le tartarughe mantenendo sempre la dovuta distanza di almeno 15 metri.

Infine, Kalamaki che grazie ai suoi 3.500 metri è la spiaggia più lunga e frequentata del Parco Marino di Zante. Si caratterizza per la presenza di sabbia fine e per una parte finale dove la montagna precipita, nel vero senso della parola, in mare.

Bagnata da uno Ionio cristallino, ha accessi controllati che ne impediscono l’accesso dal tramonto alle 7.00 di mattina. Durante il resto della giornata, tuttavia, si può nuotare e ammirare le tantissime tartarughe mantenendo sempre i 15 metri di distanza.

Isola Marathonisi, Zante
Fonte: iStock
Veduta aerea dell’Isola Marathonisi