Inaugurato a maggio del 2024, il Cammino Retico è un itinerario lungo 170 km ricco di bellezze da scoprire a passo lento immersi nella natura e nella storia. Il tragitto coinvolge otto Comuni, segnalato e con una guida ufficiale per tutti i viandanti.
Indice
Come nasce il cammino: dov’è e la sua storia
Il Cammino Retico nasce da un’idea di Francesco De Bortoli, messa in campo dall’Associazione di promozione sociale “Carpe Diem”. Si tratta di un tracciato percorribile in sette giorni, per una lunghezza totale di circa 170 km, tra le bellezze uniche del Basso Feltrino, della zona del Tesino e della Valsugana, il Monte Grappa e la Valle di Seren, Feltre e i borghi di mezza montagna che rappresentano le porte di ingresso del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Tale tragitto presenta un dislivello che va dai 400 ai 1450 metri, e conduce a passo lento sulle orme dei tracciati antichi preromani. In più, è previsto anche lo sviluppo di un anello aggiuntivo per andare con tutta calma alla scoperta di tre borghi da sogno.
Molto più di un itinerario escursionistico, questo percorso è un viaggio attraverso secoli di storia, lungo le antiche vie che collegavano le popolazioni alpine e prealpine. Prende il nome dalle popolazioni Retiche che abitavano queste aree montane già in epoca preromana, e si sviluppa lungo percorsi che furono vitali per il commercio, la cultura e le comunicazioni.
Le popolazioni retiche vissero in una vasta area alpina che comprendeva l’attuale Trentino-Alto Adige, parte della Lombardia e della Svizzera. Vissuti prima dell’arrivo dei Romani, questi popoli erano esperti nella costruzione di insediamenti montani, nell’agricoltura e nella lavorazione dei metalli.
Le vie di comunicazione che tracciarono tra le vallate furono fondamentali per il commercio e gli scambi culturali. Percorrendo il Cammino Retico oggi, si può rivivere parte di questo retaggio, seguendo i sentieri che un tempo servivano per il trasporto di merci come il sale, i cereali e il vino. Durante il Medioevo, il Cammino Retico divenne una delle vie preferite per pellegrini e mercanti.
Le città e i borghi lungo il percorso si svilupparono attorno ai monasteri, che offrivano ospitalità ai viaggiatori, e ai mercati, che favorivano gli scambi commerciali. In questo periodo, le chiese e i santuari lungo il cammino iniziarono a rivestire un ruolo importante, non solo per motivi religiosi, ma anche come punti di riferimento per i viaggiatori.
Con il miglioramento delle strade e l’introduzione delle ferrovie, molte delle antiche vie del Cammino Retico caddero in disuso. Tuttavia, queste vie non furono dimenticate. L’interesse per i cammini storici e culturali rinacque negli ultimi decenni, portando a una riscoperta di questi percorsi.
Nel XXI secolo, il Cammino Retico è stato ufficialmente valorizzato come un itinerario culturale ed escursionistico, offrendo agli appassionati di trekking un’occasione unica per esplorare le bellezze naturali e storiche delle Alpi Retiche. Lungo il tragitto si incontrano siti archeologici, come antichi insediamenti retici, ma anche opere d’ingegneria moderna, come i vigneti terrazzati della Valtellina, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Le Tappe del Cammino Retico
Il Cammino Retico è un percorso escursionistico suddiviso in sette tappe, che attraversa le regioni del Veneto e del Trentino. Il tracciato si sviluppa tra i 400 e i 1.450 metri di altitudine, offrendo una varietà di paesaggi montani e vallivi.
- Tappa 1: Aune – San Pietro di Lamon
- Lunghezza: circa 24 km
- Dislivello positivo: 1220
- Descrizione: Partendo da Aune, il percorso attraversa località come Servo e raggiunge San Pietro di Lamon, offrendo viste panoramiche sulle Dolomiti.
- Tappa 2: San Pietro di Lamon – Castello Tesino
- Lunghezza: circa 20 km
- Dislivello positivo: 1360
- Descrizione: Questo tratto conduce attraverso boschi e pascoli, collegando il Veneto al Trentino e attraversando il Passo del Brocon.
- Tappa 3: Castello Tesino – Fonzaso
- Lunghezza: circa 22 km
- Dislivello positivo: 840
- Descrizione: Il percorso scende verso la Valsugana, passando per il suggestivo Lago di Corlo e piccoli borghi montani.
- Tappa 4: Fonzaso – Seren del Grappa
- Lunghezza: circa 18 km
- Dislivello positivo: 1290
- Descrizione: Questa tappa attraversa la Valle di Seren, con viste sul Massiccio del Grappa e sul Monte Avena.
- Tappa 5: Seren del Grappa – Cesiomaggiore
- Lunghezza: circa 25 km
- Dislivello positivo: 570
- Descrizione: Il cammino prosegue tra colline e vigneti, toccando il Museo della Bicicletta a Cesiomaggiore.
- Tappa 6: Cesiomaggiore – Feltre
- Lunghezza: circa 15 km
- Dislivello positivo: 500
- Descrizione: Un percorso più breve che conduce alla storica città murata di Feltre, ricca di arte e cultura.
- Tappa 7: Feltre – Aune
- Lunghezza: circa 20 km
- Dislivello positivo: 1040
- Descrizione: L’ultima tappa chiude l’anello ritornando ad Aune, attraverso sentieri panoramici e boschi.
Cosa vedere lungo il cammino: i punti d’interesse
Tra le cosa da vedere assolutamente lungo il Cammino Retico ci sono degli angoli d’Italia davvero eccezionali. Ne è un esempio il Santuario dei Martiri Vittore e Corona. Si tratta di un magnifico complesso religioso che prende vita a 3 km di distanza da Feltre, e più precisamente nella frazione Anzù, in provincia di Belluno. Sorge sullo sperone del Monte Miesna ed è costituito dalla basilica vera e propria e dall’annesso chiostro del 1495.
Lo stesso borgo di Feltre, una delle città murate più suggestive del Veneto, è piena di deliziose vie che si snodano tra palazzetti cinquecenteschi dalle facciate affrescate e di numerosi siti di interesse. Poi ancora il Monte Avena, che si fa spazio in una posizione panoramica sulle vallate feltrina e bellunese. Situato all’ingresso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, è un luogo ideale per piacevoli passeggiate tra ampi pascoli, ma è anche un posto perfetto per gli amanti del volo libero che qui possono trovare un vero e proprio paradiso personale.
Infine, il Lago del Corlo, un bellissimo bacino d’acqua di origine artificiale che si estende a sud-est di Arsiè di Feltre, fino alla frazione di Rocca, che venne quasi totalmente sommersa con la creazione di questo stesso invaso nel 1954. Tuttavia, oggi sono presenti ancora delle testimonianze di questo borgo che quasi non esiste più, come gruppo di casette antiche e una chiesa che si specchia sulle placide acque del lago. A Rocca, tra le altre cose, vi sono tre ponti, di cui uno sospeso su corde (ponte della Vittoria) decisamente spettacolare.
Il Cammino Retico crea un’occasione per aiutare territori che, purtroppo, non hanno mai visto (o quasi) flusso turistico, e che come altre zone del nostro Paese sono afflitti dallo spopolamento. Si tratta di un’idea di valorizzazione del territorio molto interessante e di cui approfittare praticando il turismo lento, grazie al quale il camminatore ha il piacere di fare una sorta di viaggio indietro nel tempo, immergendosi in boschi silenziosi, borghi solitari, e graziosi paesi assolutamente accoglienti.
Prima di partire
Prima di intraprendere questo cammino è bene tenere a mente alcuni consigli pratici. Sebbene il percorso sia accessibile a molti, alcune tappe richiedono un buon allenamento, quindi meglio fare attenzione a una preparazione fisica all’altezza del compito e in base al proprio livello di preparazione.
Come equipaggiamento, meglio portare un paio di scarpe da trekking comode, e vestire capi di abbigliamento tecnico a strati con uno zaino leggero ma completo del necessario. Inoltre, ricordati di portare con te mappe aggiornate e, se possibile, scarica app per il trekking che includano il tracciato del cammino.
Acquistando il pacco per il viandante al costo di 25 euro si può avere accesso alla guida online, alle tracce gpx, e si può ottenere la credenziale con relativo porta credenziale trasparente, un gadget per ricordare l’esperienza e l’assicurazione obbligatoria con validità di un anno che copre il percorso del Cammino Retico. Per chi è interessato a pernottare lungo il percorso la credenziale permette di consultare anche la lista dei posti dove pernottare, compresi luoghi a donativo come un monastero buddista, o luoghi dove poter piantare una tenda in estate per vivere una vera avventura immersi nella natura.
Dove dormire
Lungo il Cammino Retico troverai rifugi, agriturismi e piccoli hotel dove poter alloggiare per quanto tempo vuoi. È consigliabile prenotare in anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione, perchè come meta è ambita da diversi appassionati del trekking. Soggiornare in agriturismi e strutture locali offre l’opportunità di gustare prodotti tipici a chilometro zero e di immergersi nella cultura e nelle tradizioni delle comunità attraversate dal cammino.
Come raggiungere il Cammino Retico
Il Cammino Retico si può iniziare da Feltre e Aune in Veneto o da Lamon e Castel Tesino in Trentino. Queste località si possono raggiungere come si preferisce, in auto da Belluno o da Trento, in treno da tutte le principali città italiane o con gli autobus locali se non si è molto distanti dalle zone interessate.
Per il parcheggio, se si viene in auto si può verificarne la disponibilità, oppure si possono prendere le navette messe a disposizione da alcune strutture ricettive, i Dolomiti Bus, Trenitalia o i collegamenti offerti da Trentino Trasporti.