In questi borghi italiani l’accoglienza è una cosa seria

Nove magnifici borghi d'Italia cambiano completamente volto grazie a un progetto che li rende comunità capaci di trattenere i cittadini residenti e di accogliere quelli temporanei

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Il nostro Paese è costellato da borghi che sembrano rimasti fermi nel tempo e in cui si possono vivere atmosfere che è impossibile trovare altrove. E in particolare succede in nove borghi di una regione eccezionale, poiché consentono di sperimentare nove modi diversi di vivere una terra e la sua cultura.

Nove borghi ma un’unica rete

Sono nove magnifici borghi che vanno a formare un’unica rete, quella delle Comunità Ospitali di Calabria, la nuova esperienza di co-progettazione nata dalla collaborazione fra BAI – Borghi Autentici d’Italia e Regione Calabria con la partecipazione di Legacoop e che coinvolge amministrazioni locali, realtà associative, operatori del comparto turistico, soggetti del terzo settore e cittadini.

Un progetto che fa sì che esista un nuovo modo di vivere il territorio, seguendo una filosofia innovativa di accoglienza e che mira a valorizzare il patrimonio materiale e immateriale di questa regione, anche con lo scopo di inventare nuove forme di attrattività, lontane dalle logiche del turismo di massa.

La regione che forma la punta della nostra penisola è una terra in cui l’accoglienza del visitatore è tradizione sacra sin dal tempo dei tempi. Per questo motivo, con la rete delle Comunità Ospitali di Calabria i borghi diventano luoghi da vivere nel quotidiano. Non più semplici panorami da cartolina, ma comunità capaci di trattenere i cittadini residenti e di accogliere quelli temporanei, tramite azioni e iniziative che mettono al centro le persone, generando valore e stimolando la crescita economica e sociale del territorio.

I magnifici borghi coinvolti nel progetto

Sono ben nove, quindi, i borghi coinvolti nella rete delle Comunità Ospitali della Calabria, distribuiti fra le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone.

Iniziamo con Melissa, parte dalla provincia di Crotone, che rappresenta il “borgo cantina” perché qui il vino diventa vettore di una comunità autentica. Un luogo di miti, leggende, streghe e che conserva un centro storico sulla cui sommità è posto un Castello. Inoltre, questa è una terra rinomata per la produzione dell’omonimo vino DOC e del vino Cirò DOC prodotto dai vigneti vicini al confine con il comune di Cirò.

C’è poi Gizzeria, in provincia di Catanzaro, il “borgo di Ligea” che è un luogo ottimale dove costruire un nuovo progetto di vita. Si trova a 630 m s.l.m. ed è abbarbicato sui pendii della valle del torrente Casale e sotto il colle Micatundu, caratteristiche che gli regalano tramonti mozzafiato con vista sulle Isole Eolie. Inoltre, rappresenta uno dei migliori luoghi nel Mediterraneo per praticare lo sport del kitesurf.

Gizzeria, Calabria
Fonte: Rete delle comunità ospitali di Calabria
Veduta di Gizzeria

Miglierina, parte della provincia di Catanzaro, è il “borgo della luce” poiché si distingue per la valorizzazione dell’ambiente locale, per la creatività e per l’accoglienza diffusa. Situato su un’altura che regala panorami a dir poco mozzafiato, vede la sua storia perfettamente rappresentata dagli edifici religiosi, tra le costruzioni più antiche del borgo. Anche se gli elementi di spicco sono certamente le opere create dai “Maestri Miglierinesi” tra il settecento e il novecento, che possono essere ammirate nel centro abitato del borgo.

Serrastretta, parte della provincia di Catanzaro, è il “borgo della sedia” in quanto celebre per la valorizzazione della filiera del legno e per la qualità artigianale della sua falegnameria. Attraversato dal torrente La Fiumarella, si sviluppa in un territorio ricco di boschi con castagni, querce e faggi.

Voliamo ora a Casali del Manco, in provincia di Cosenza, che rappresenta il “borgo sano e plurale”: si respira l’aria più pulita d’Europa. Come è possibile intuire, da queste parti un elemento di imprescindibile valore è l’aspetto ambientale e naturalistico. Un luogo dalla straordinaria storia geologica e da un paesaggio naturale di incredibile bellezza e biodiversità, vegetale ed animale.

Laino Castello, in provincia di Cosenza, è invece  il “borgo tra storia e paesaggio” perché ricco di tracce delle antiche civiltà e percorsi di cultura. Di origine medievale, sorge su un’altura rocciosa ed è caratterizzato da vicoli, gradinate, edifici e palazzi nobiliari.

Laino Castello, Calabria
Fonte: Calabria-film-commission
Veduta di Laino Castello

A far parte di questo importante circuito è anche San Lorenzo Bellizzi, in provincia di Cosenza, il “borgo dell’outdoor” noto soprattutto per la sua rete di turismo ospitale e per il suo prosciutto. Un centro antico che si sviluppa in un territorio che è uno scrigno di bellezze paesaggistiche: qui si snodano gran parte delle gole del Raganello.

Canna, in provincia di Cosenza, rappresenta il “borgo della musica” che qui diventa linguaggio universale di una comunità viva. Un paesino che si caratterizza per possedere un prezioso centro storico ricco di piazze, vicoli, archi, sottopassaggi, porticati, antiche porte di cinta e portali litici.

Infine Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza, il “borgo delle (diverse) abilità” perché l’identità locale viene rielaborata in senso inclusivo. Con un castello a picco sul mare, offre un centro storico di notevole interesse che possiede stradine e vicoletti che spesso regalano scorci panoramici sul mare.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

“La Calabria – ha sottolineato Emma Staine, assessore alle Politiche Sociali e ai Trasporti della Regione Calabria – è ricca di piccole comunità resilienti in grado di rappresentare un argine allo spopolamento delle aree interne e di offrire al visitatore cultura e bellezza. È fondamentale predisporre politiche attente ai beni ambientali e alle risorse naturali, che consentano la riscoperta di un turismo lento e legato ai territori. Solo così potremo garantire standard di qualità in linea con le aspettative di una domanda sempre più responsabile ed esigente, assicurando la valorizzazione di borghi, cultura, tradizioni e risorse, senza dimenticare che il significato più profondo dell’esperienza turistica è la capacità di stimolare la voglia di ripeterla”.

Mentre Gianluca Gallo, assessore ad Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Aree interne della Regione Calabria, ha aggiunto che “Creare reti di comunità significa preservare l’anima autentica della Calabria e dei suoi paesi. In questa direzione, a sostegno dei borghi, vanno le politiche in tema di aree interne, con strategie e obiettivi che puntano a fermare lo spopolamento e l’abbandono per restituire, attraverso la garanzia dei servizi primari e misure di crescita sostenibile, vitalità ed interesse a borghi che sono il cuore e l’essenza della nostra terra, per storia, tradizioni ed un futuro che, come la lunga stagione pandemica ha insegnato, qui è possibile, forse più che altrove”.

Infine Franco Iacucci, Vicepresidente Consiglio regionale della Calabria, ha commentato: “La rete delle Comunità ospitali di Calabria è un progetto straordinario e unico nel panorama regionale ma anche nazionale, realizzato da nove comuni calabresi che hanno saputo fare rete, individuando le peculiarità di ogni singola comunità e trovando il modo di valorizzarla in un circuito di “insieme”. A queste amministrazioni va rivolto un sincero plauso per quanto messo in campo con creatività ed amore per il territorio. Sono stato sindaco di un piccolo borgo, Aiello Calabro, per tanti anni. So che è spesso una vera e propria vocazione! Per questo ritengo che sarà senza dubbio un progetto di grande successo che aumenterà l’attrattività dei nostri borghi in un’ottica di turismo “diversa” dal solito. Più sostenibile, più esperienziale, più lento nella frenesia del mondo moderno. Un progetto che punta proprio su una delle caratteristiche principali della Calabria: l’ospitalità, l’accoglienza. Quel modo tutto calabrese di trattare il turista come un amico, come un parente. La rete delle Comunità Ospitali di Calabria è un’esperienza di co-progettazione che coinvolge amministrazioni locali, realtà associative, soggetti del terzo settore e cittadini. È un percorso collettivo e questo è un altro vantaggio perché tutti sono chiamati a dare un apporto fattivo e concreto: i cittadini saranno i primi “sponsor” del loro territorio. Per chi verrà in Calabria, dunque, un’esperienza unica. Il turista potrà visitare il borgo Cantina per assaggiare la straordinaria produzione enologica del territorio, il borgo della Luce per appassionarsi alla valorizzazione ambientale, oppure scegliere la Musica, la Storia, il Paesaggio. Dunque, per citare il sito Borghi Autentici, anche la Calabria è pronta “ad accogliere i viaggiatori che non si accontentano di visitare un territorio ma cercano di conoscerne l’anima”.

Serrastretta, Calabria
Fonte: Italia.it
Veduta di Serrastretta