Lungo il Cammino del Po, 600 km di pura bellezza

Un itinerario che porta alla scoperta di diversi ambienti naturali, ma che ripercorre anche la storia del Grande Fiume

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Il Cammino del Po è un percorso di oltre 600 chilometri sulle rive del Grande fiume. Un meraviglioso itinerario che attraversa da parte a parte l’Italia. L’itinerario parte dal Monviso, dove nasce il fiume più lungo d’Italia, per concludersi alla foce del Po. Il cammino, nato solo qualche anno fa e tuttora in fase di mappatura, porta alla scoperta di diversi ambienti naturali, ma ripercorre anche la storia di questo importantissimo corso d’acqua italiano. Si sviluppa su quattro aree, che rimandano alle fasi evolutive del Po: la nascita, da Pian del Re, Cuneo, fino a Torino, lo sviluppo che da Torino arriva a Cremona, la maturità, da Cremona a Ferrara, e la trasformazione, da Ferrara fino a Pila, nel Comune di Porto Tolle, in provincia di Rovigo.

Un cammino adatto a tutti

Il percorso, che attraversa alcune Regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), può essere affrontato a piedi, in bicicletta e anche in carrozzina. Il Cammino del Po, infatti, è stato progettato dall’Associazione sportiva dilettantistica “Il Cammino del Po – APS”. Si tratta di un’idea alla portata di tutti, dai singoli camminatori più o meno esperti alle famiglie con bambini ai gruppi di giovani, anziani e anche alle persone diversamente abili.

Il territorio pianeggiante sul quale si articola l’itinerario rende particolarmente idonea la percorribilità a un vasto pubblico, non ponendo i vincoli di accessibilità che, spesso, collina e montagna comportano. L’idea alla base di questo progetto è quella di anteporre le esigenze dei camminatori “non professionisti”, anche a mobilità ridotta, rispetto a quelle dei camminatori ormai esperti.

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Fonte: Ufficio stampa
Lo splendido paesaggio a Gualtieri, lungo il Po

Le tappe del Cammino del Po

Il percorso attraversa luoghi particolarmente suggestivi, ispirati ai percorsi naturalistici tipici del Grande Fiume, e ha lo scopo di valorizzare il territorio bagnato dal Po, con le sue tradizioni, la sua storia e il suo patrimonio artistico. Basti pensare a quel tratto del Polesine che nel 1951 fu colpito dall’alluvione che costò la vita a molti contadini e ai loro animali. Non è necessario percorrerlo interamente, ma anche solo alcuni tratti. Ecco quali sono le tappe:

  • Da Pian del Re a Torino: il cammino lascia il Monviso a 2.020 metri di quota per scendere verso Crissolo, Sanfront, Revello, Villafranca Piemonte, Polonghera, Casalgrasso, Carmagnola, Carignano e La Loggia per finire nel Capoluogo piemontese.
  • Da Torino a Cremona: lasciata alle spalle Torino, il cammino prosegue verso Settimo Torinese, Castagneto Po, Chivasso, Fontanetto Po, Casale Monferrato, Valenza, Pavia, Piacenza e infine Cremonacammino-po-CasalmaggioreIl Cammino del Po: il tratto di Casalmaggiore
  • Da Cremona a Ferrara: è il tratto che attraversa la Pianura Padana e che, dopo Cremona, tocca Casalmaggiore, Viadana, Brescello (il paese di Don Camillo), Gualtieri, Guastalla, Suzzara, San Benedetto Po, Sermide e, infine, Ferrara.
  • Da Ferrara alla foce del Po: è questo il cammino che attraversa il Polesine, con i suoi paesaggi inconfondibili e la sua storia che trasuda dalla terra. Da Ferrara il cammino fa tappa a Occhiobello, Polesella, Crespino, Villanova Marchesana, Papozze, Adria, Porto Viro, Taglio di Po e Pila, la foce, scelta anche come location della fiction Tv “Non mi lasciare” con Vittoria Puccini.

Cosa fare e vedere lungo il cammino

Detto che si attraversano moltissime località che, dal punto di vista turistico hanno molto da offrire, il Cammino del Po, che taglia da Ovest a Est la nostra Penisola è anche un viaggio tra le comunità locali, le loro tradizioni e la loro cucina. Tra i Piemonte e il Veneto le varietà gastronomiche sono abissali. Dalle comunità montane a quelle marine lo stile di vita è completamente diverso. E poi ci sono piccoli borghi che offrono il meglio del folklore e del cibo, come Carmagnola, Brescello, Occhiobello, ma anche splendide città d’arte, con i loro musei e i bei palazzi, come Torino, Ferrara, Cremona.

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Fonte: 123RF
La foce del Po