Il Cammino di San Colombano, 330 km di meraviglie

Dal confine con la Svizzera al piccolo borgo di Bobbio, il Cammino di San Colombano è un viaggio spirituale sulle orme di uno dei più importanti santi europei

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Redazione

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Un magnifico itinerario che attraversa il Nord Italia, tra piccoli borghi medievali e antiche abbazie ricche di storia: il Cammino di San Colombano è un vero e proprio viaggio all’insegna della spiritualità, che ci conduce verso tappe affascinanti e indimenticabili. I suoi 330 km rappresentano solo l’ultima parte del tragitto compiuto dal santo, che lo ha portato alla città in cui ebbe fine il suo percorso terreno. Ecco come è nato il cammino e quali sono i suoi luoghi più belli.

La storia del Cammino di San Colombano

Colombano nacque in Irlanda attorno al 540, e in giovane età decise di consacrare la sua vita a Dio. Da quel momento ebbero inizio i suoi lunghi studi, al termine dei quali spese tutto il suo impegno in un pellegrinaggio che lo condusse in tutta Europa. Ed è proprio questo incredibile viaggio, durante il quale fondò alcune delle abbazie ancora oggi più celebri al mondo, che ci porta alla scoperta di luoghi meravigliosi.

Il Cammino di San Colombano è in realtà un lunghissimo itinerario che parte proprio dall’Irlanda e segue le orme di un evangelizzatore straordinario: per oltre 30 anni, lui e i suoi 12 discepoli portarono la fede entro i confini di quelli che oggi sono ben sette Stati (Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Germania, Svizzera, Austria e Italia). Ma è l’ultimo tratto, quello che percorre il suolo italiano, ad essere ora al centro dell’attenzione, protagonista di un’importante opera di riqualificazione.

Dal confine con la Svizzera al piccolo borgo di Bobbio, ultima tappa di Colombano e dei suoi uomini, il cammino ci porta alla scoperta di bellezze uniche. Sono ben 330 km di viaggio, all’esplorazione di territori intrisi di storia e spiritualità, ricchi di un fascino impossibile da trovare altrove. L’itinerario, che nella sua parte italiana conta 19 splendide tappe, segue antiche vie d’acqua e costeggia splendidi villaggi affacciati lungo il lago di Como, prima di addentrarsi nel cuore della Pianura Padana e giungere alla meta finale, dove il santo trascorse i suoi ultimi giorni di vita (e dove venne sepolto).

Il Cammino di San Colombano, itinerario affascinante

Il percorso ha inizio da Villa di Chiavenna, minuscolo paesino di confine che dista una manciata di km dalla Svizzera. Qui Colombano, attraversate le Alpi, si mise in marcia verso Milano seguendo il corso del fiume Mera, sino a raggiungere il lago di Como. Per chi ne ripercorre le orme, il paesaggio è a dir poco incredibile: i bellissimi borghi affacciati sulle placide acque lacustri e circondati dalle montagne offrono un panorama da mozzare il fiato. Tappe imperdibili, in questo cammino, sono Bellano (e il suo celebre Orrido) e Varenna, piccola perla dal fascino unico.

Arrivati a Lecco, lasciate le sponde del lago, l’itinerario si addentra nel cuore della Lombardia seguendo la scia del fiume Adda e, in seguito, il Naviglio della Martesana. La città di Milano fu un luogo importantissimo per Colombano, ma non fu qui bensì in un paesino del piacentino che il santo trovò terreno fertile per il suo ultimo, grande progetto, l’Abbazia di Bobbio che ancora oggi porta il suo nome.

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Per arrivarvi, Colombano percorse parte della Via Francigena e, attraversato il fiume Po, seguì due altri importanti percorsi dell’epoca: la Via della Traslazione di San Colombano e la Via degli Abati. Quest’ultima lo condusse proprio a Bobbio, l’ultima tappa di questo cammino incantevole. Da qui, non resta che fare una visita all’Eremo di San Michele (situato a Coli) dove, secondo le leggende locali, il santo trascorse i suoi ultimi giorni, trovandovi la morte.