Avreste mai pensato di percorrere quasi 1300 km a passo di trekking in Sardegna? Forse no, visto che la bella isola del Sud Italia è famosa in tutto il mondo – e anche tra connazionali – per le sue spiagge spettacolari e il mare in stile cartolina dalle Maldive, dove il dolce far niente italico è un must e non si pensa ad altro che a sorseggiare cocktail rinfrescanti sulla sdraio. Eppure, la Sardegna, terra di mari e monti, non può che stupirvi.
Infatti, la bella novella riguarda tutti gli amanti dei cammini e dei percorsi montani: il Cammino 100 Torri è un itinerario straordinario, che si snoda su 8 diverse vie e permette di percorrere la Sardegna sul suo periplo, con tanto di attestato di partecipazione (che verificherà fin dove siete arrivati!).
Se volete scoprire di più su questo affascinante itinerario di trekking dell’isola, leggete l’articolo e preparatevi a partire per un’avventura straordinaria.
Indice
Il cammino 100 Torri, trekking mozzafiato
Il Cammino 100 Torri è un percorso escursionistico di 1284 km che si snoda lungo le coste della Sardegna, attraversando una delle regioni più spettacolari d’Italia. L’itinerario abbraccia l’intera isola e, come suggerisce il nome, il cammino è costellato da numerose torri costiere, simboli storici di difesa contro le invasioni nemiche provenienti dal mare.
L’origine delle torri costiere sarde, infatti, risale all’epoca spagnola, periodo in cui la Sardegna era sotto il dominio aragonese, prima ancora che spagnolo. Queste torri erano infatti state costruite tra il XVI e il XVII secolo per sorvegliare le coste e proteggere l’isola dalle incursioni dei pirati saraceni. Ogni torre, costruita in pietra, si ergeva a difesa di tratti di costa strategici, spesso in posizioni sopraelevate che permettevano di avere una vista panoramica sul mare e avvistare le navi in avvicinamento.
Il Cammino 100 Torri, però, non è solo un percorso storico, ma anche un’opportunità per immergersi nella natura di questo territorio che ancora oggi si conserva in modo autentico e genuino: ecco perché, per coloro che decidono di intraprendere il viaggio, una vasta varietà di paesaggi si mostrerà ai loro occhi, dalle spiagge candide di Chia e della Costa Rei, fino alle rocce del Golfo di Orosei. Lungo il trekking, inoltre, è possibile conoscere la fauna locale, scorgendo esemplari di fenicotteri, falchi pellegrini e – se siete fortunati – anche avvistando il rarissimo cervo sardo.
Oltre alla bellezza naturalistica, il cammino permette di scoprire le testimonianze storiche e culturali dell’isola. Ogni torre racconta una storia legata alle antiche comunità locali, alla lotta per la difesa del territorio e al contatto con altre civiltà del Mediterraneo.
Le 8 vie del Cammino 100 Torri
Il Cammino 100 Torri è stato ben suddiviso in otto vie: questo permette a chi decide di intraprendere questo itinerario sia di percorrerne solo una parte, che di affrontare il trekking in maniera integrale. Ogni tappa del Cammino 100 Torri presenta la peculiarità di godere sia di un ambiente montano, che delle spiagge delle coste.
Inoltre, intraprendere questo cammino in Sardegna fa sì che si possa avere l’opportunità di esplorare i più importanti siti archeologici, come i nuraghi, nonché i borghi più pittoreschi e autentici della regione.
Tra le tappe più suggestive, con partenza da qualsiasi delle principali città (Cagliari, Arbatax, Olbia, Castelsardo, Porto Torres, Alghero, Oristano, Carloforte) non possiamo non citare:
- Il Sulcis Iglesiente, un territorio ricco di miniere abbandonate e spiagge selvagge, con torri come la Torre di Porto Paglia e la Torre di Calasetta.
- La Costa Verde, dove si trovano alcune delle spiagge più belle meno conosciute dell’isola, come Piscinas e Scivu, impreziosite dalle torri di Arbus e di Flumentorgiu.
- La Gallura, nel nord-est dell’isola, famosa per le acque cristalline e le spettacolari formazioni granitiche, dove si possono visitare antiche torri, come quella di Longonsardo.
Come prepararsi al Cammino 100 Torri in Sardegna
Il Cammino 100 Torri è un’avventura adatta a tutti, certo, ma una buona preparazione è fondamentale prima della partenza. Le distanze tra una tappa e l’altra possono infatti essere lunghe e in alcune aree l’assenza di punti di ristoro richiede di portare con sé acqua (almeno 2 litri!) e snack proteici ed energici. È fondamentale avere un buon equipaggiamento da trekking, scarpe adatte, un cappello per proteggersi dal sole e, ovviamente, una guida o una mappa dettagliata del percorso.
Per chi desidera vivere l’esperienza con maggiore comodità, comunque, il Cammino 100 Torri dà la possibilità di organizzare il percorso con l’aiuto di guide locali o di tour operator specializzati, che offrono supporto logistico, trasporto bagagli e alloggi lungo l’itinerario scelto.
Nicola Melis, professionista del Cammino 100 Torri
Quasi 1.300 chilometri in 45 giorni di cammino, oltre 500 fotografie e 22 ore di riprese video: ecco i numeri dell’avventura di Nicola Melis, ingegnere cagliaritano di 33 anni che ha percorso il Cammino 100 Torri intorno alla Sardegna e ne è stato il pioniere.
Il progetto non stata è una semplice passeggiata a piedi da un capo all’altro dell’isola. Per realizzarla ci sono voluti tre mesi di studio e ricerca su luoghi, percorsi e servizi. Il risultato è stato infatti un percorso testato in ogni suo dettaglio, pronto per essere affrontato da pellegrini e camminatori che scelgono la Sardegna non soltanto per il mare e per le spiagge, ma anche per un viaggio tra natura e spirito.
Un’impresa non per tutti: 30-35 km al giorno, con una media di dieci ore di cammino quotidiano. In spalla solo uno zaino: “All’inizio ne portavo anche un secondo con la tenda: era troppo pesante e così l’ho lasciato per strada e ho proseguito solo con l’amaca e il sacco a pelo. Ho dimostrato che in tutta la Sardegna si può dormire su un’amaca” ha dichiarato Melis alla stampa.
Lo zaino conteneva cibo, accessori personali e per l’igiene e sei, otto litri d’acqua al giorno. Il viaggio gli ha consentito anche di mappare le sorgenti e le fontane lungo tutto il percorso. Ha mappato anche campeggi e luoghi dove dormire a prezzi che vanno da 5 a 25 euro a notte.
Sul sito web ufficiale Cammino100Torri si trova traccia del percorso affrontato da Melis e che descrive così: “Spiagge granitiche e quarzose formate da piccoli cristalli ci accompagnano per lunghi tratti dune incontaminate guidano il viaggiatore in un viaggio fantastico. Paesaggi ancora non antropizzati lasciano il posto a fantastici scorci oramai diventati veri e propri simboli della Sardegna. Si cammina dalle strade sterrate fino a piccole carrarecce, avendo al nostro fianco sempre il mare. Lungo il cammino si incontrano le torri costiere della Sardegna, che fin dal medioevo hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera dell’isola. Le torri dominano i paesaggi più belli della costa della Sardegna rendendolo caratteristico e unico”.
Nei quasi 1.300 km di costa Nicola ha camminato su 450 km di sabbia, 140 di asfalto e il resto su sentieri sterrati. Ha toccato 100 delle 105 torri costiere di avvistamento costruite nei secoli passati come difesa dell’isola: le cinque che non ha raggiunto si trovano all’interno di servitù militari inaccessibili ai civili tra Teulada, Capo Frasca, Alghero e Quirra.