Trevi, il fiabesco borgo umbro che ispirò Leopardi

In passato ha ispirato il poeta Giacomo Leopardi, mentre oggi è uno de "I Borghi più belli d'Italia": benvenuti nella splendida Trevi

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

In provincia di Perugia, nella regione considerata il “Cuore Verde d’Italia”, prende vita un borgo che ha ispirato nella scrittura il poeta Giacomo Leopardi: Trevi. Un luogo che si distingue per avere una forma a chiocciola e per essere conosciuto come la “Città dell’Olio”, grazie all’elevatissima qualità dei suoi ulivi.

L’incantevole borgo di Trevi e il suo legame con Leopardi

Arrivare al cospetto di Trevi è davvero emozionante: il bel borgo umbro si trova appollaiato su un poggio, a 412 metri d’altezza, le cui pendici sono impreziosite da degli splendidi uliveti. Inserito nel circuito de “I Borghi più belli d’Italia”, conserva diverse testimonianze romane e medievali.

Il paesaggio in cui è immerso è davvero rigoglioso. Non è un caso che, durante un suo viaggio, Giacomo Leopardi rimase così colpito da questo panorama che decise di descriverlo nel suo poemetto “Paralipomeni della Batracomiomachia”. In particolare, vide per la prima volta Trevi passando in carrozza lungo il tratto di strada tra Foligno e Spoleto, un punto da dove la visione del borgo lascia tutti senza parole.

Cosa vedere a Trevi

Trevi è caratterizzato da strette vie in saliscendi, antichi caseggiati, eleganti palazzi e osterie, ma anche un gran numero di edifici particolari. Uno dei luoghi più significativi è sicuramente la scenografica Piazza Mazzini dove sorgono il Palazzo Comunale, con un porticato del XV secolo e finestre rinascimentali, e il Torrione duecentesco.

Un’altra tappa imperdibile è il Santuario della Madonna delle Lacrime, una struttura a croce latina irregolare che è stata edificata su un posto dove precedentemente esisteva una casa rurale in cui si trovava un’immagine della Madonna con il Bambino e San Francesco. Oggi rappresenta un affascinante esempio del Rinascimento in Umbria ed è legata a un evento miracoloso: la sera del 5 agosto 1485 qualcuno vide il volto della Madonna piangere lacrime di sangue.

In seguito a questo fatto si decise di costruire il santuario che venne terminato nel 1522. Attualmente si presenta con un portale rinascimentale ornato di festoni, capitelli e cherubini. Il suo interno, invece, è arricchito da numerose cappelle decorate dal Perugino e dello Spagna, due tra i più importanti pittori umbri del Rinascimento.

Bellissima anche la Chiesa di San Francesco del XIV secolo. Costruita in stile gotico, al visitatore regala una facciata che presenta una lunetta con un affresco trecentesco. Mentre tra le sue maestose mura sono custoditi il sepolcro del XIV secolo di Giacomo Valenti, componente della più illustre famiglia di Trevi e una delle pochissime perpetuatesi fino ai giorni nostri, un organo monumentale del 1509 e un Crocifisso del XIV secolo.

Alla chiesa, inoltre, è annesso un ex convento che oggigiorno ospita il complesso museale dove sono raccolte alcune opere d’arte di San Francesco, con dipinti dal XIV al XVII secolo, e il Museo Regionale della Civiltà dell’Olio.

Un altro edificio religioso da non perdere è il maestoso Duomo. Intitolato a Sant’Emiliano, primo vescovo del borgo, incanta il visitatore con il suo bel portale quattrocentesco coronato da un timpano con pregevole altorilievo. Ma non solo: qui avrete modo di ammirare anche la Cappella di San Girolamo, splendidamente affrescata, e la Chiesa di San Martino al cui interno vi sono opere di Pierantonio Mezzastris e dello Spacca.

Vale la pena fare un salto anche a Palazzo Lucarini, un antico edificio situato nelle immediate vicinanze del Duomo. Risalente al XV secolo, si presenta con un portone principale che sfoggia gli stemmi delle famiglie Lucarini e Valenti. Al giorno d’oggi il primo piano del Palazzo ospita il Centro di Arte Contemporanea.

I più curiosi potranno spingersi fino all’Arco di Mastacci, un’antica porta ogivale che si raggiunge percorrendo una strada in cui ammirare diverse case medievali. Infine, vi consigliamo di fare un salto a Villa Fabri che si distingue per essere una costruzione di origine cinquecentesca che attualmente è sede dell’Ufficio Turistico comunale, dell’Associazione Regionale Strada dell’Olio extravergine di Oliva Dop Umbria e della Fondazione Villa Fabri.

Cosa fare nei dintorni di Trevi

Essendo situato su una collina color verde smeraldo, le possibilità di effettuare attività all’aria aperta nei dintorni di Trevi sono davvero tantissime. Ma non solo. Il borgo sorge in una delle zone più importanti dell’Umbria per quanto riguarda la produzione dell’olio, per questo motivo potrebbe essere molto interessante visitare i suoi frantoi.

Mentre chi vuole dedicarsi al trekking può approfittare della visita a Trevi per scoprire il Sentiero degli Ulivi che collega Spoleto ad Assisi attraversando diversi comuni tra cui, appunto, Trevi. Molto suggestivo anche il Percorso dell’Acquedotto Medievale che passa da Sant’Arcangelo, il Fulcione (altro nome dell’acquedotto) per poi tornare a Trevi. In circa 8,5 chilometri avrete modo di godere di un panorama che vi lascerà senza parole.

Tra le mete da visitare anche le Fonti del Clitunno nei pressi del borgo di Campello sul Clitunno, un vero gioiello naturalistico che nel corso del tempo ha ispirato artisti da tutto il mondo. Se invece preferite scoprire altri borghi caratteristici non potete perdere Bevagna, splendidamente adagiato sulla piana della Valle Umbra. Un paesino che vanta un centro storico dal tipico aspetto medievale e dove il tempo sembra essersi fermato.

Molto suggestivo anche Spello, un borgo delle importanti vestigia di epoca medievale e romana. Esempi di quanto appena detto sono la Porta Consolare, le Mura Augustee, la Porta Urbica e la Porta Venere con le Torri di Properzio.

Poi ancora Montefalco, un altro spettacolare borgo di cui Herman Hesse, nel 1907, scrisse: “È uno dei luoghi più pacifici della terra, un quieto centro di arte francescana. Tutto è antico, medioevale”.

Posto sulla sommità di un colle, domina le piane del Topino e del Clitunno offrendo panorami mozzafiato che gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di “ringhiera dell’Umbria”. Un paesino ricco di memorie storiche e artistiche e di chiara impronta medievale. A testimonianza di quanto appena detto ci sono le mura duecentesche con le cinque porte in cui si aprono i torrioni, e l’affascinante Piazza del Comune.

Infine, l’ultimo luogo che vi invitiamo a visitare nei dintorni di Trevi è Assisi, una delle cittadine d’arte più importanti di tutta l’Italia Centrale. Uno spettacolo del nostro Paese che non ha bisogno di troppe presentazioni.

Insomma, non resta che dirigersi a Trevi per scoprire la bellezza dei suoi paesaggi e del suo centro storico, ma anche per correre a visitare i suoi caratteristici dintorni.