Corciano, come fare un viaggio indietro nel tempo

Perla medievale dell'Umbria, Corciano custodisce preziose testimonianze storiche e artistiche ed è immerso in un territorio ricco di sorprese

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SiViaggia

Redazione

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Una storia affascinante e un paesaggio variegato e ricco di suggestioni caratterizzano Corciano, piccolo gioiello dell’Umbria. Situato sulla cima di un colle a 408 metri sul livello del mare, tra Perugia e il lago Trasimeno, questo grazioso borgo medievale, racchiuso nella sua alta cinta di mura lunga quasi un chilometro, conserva ancor oggi numerose testimonianze storiche e artistiche, che gli hanno valso l’inserimento tra i Borghi più Belli d’Italia. Passeggiando lungo l’anello murario si può ammirare un vastissimo panorama, godendo di tanta bellezza e pace e dei piaceri che regala il turismo lento, e scoprendo poco alla volta tesori di inestimabile valore.

Corciano, tra storia e leggenda

Nonostante non esista una documentazione che ricostruisca con esattezza le origini di Corciano, alcuni storici perugini fanno risalire il nome del borgo umbro a Ciano Razzeano, figlio di Giano, fondatore, quest’ultimo, di Perugia. La tradizione popolare, ormai consolidatasi, vuole che Corciano significhi “cuore di Giano”, mentre secondo la leggenda cavalleresca del XIV secolo, il nome deriverebbe da Coragino, mitico fondatore del castello di Corciano e compagno di Ulisse. Verosimilmente, però, l’origine è da ricercare nel nome proprio latino Curtius (oppure Coricius, Corisius), riferibile al proprietario di un fondo rustico.

Nel VI secolo a.C. il territorio fu abitato dagli Etruschi e successivamente dai Romani, che vi costruirono grandi aziende agricole dette ‘villae’. La prima citazione ufficiale di Corciano risale al 1136, quando Papa Innocenzo II confermò la presenza del “Castrum de Corciano” al Vescovo di Perugia. Si narra inoltre che San Francesco, di ritorno dall’Isola Maggiore sul lago Trasimeno, dove aveva trascorso la Quaresima, si fermò nel borgo umbro. In ricordo del suo passaggio, nel 1223 venne iniziata la costruzione della chiesa dedicata al Santo, poco fuori la cinta muraria più antica, che custodisce al suo interno opere sacre di epoca rinascimentale, tra cui affreschi, tavole e iscrizioni.

Cosa vedere a Corciano e dintorni

Passeggiando tra vicoli del cuore storico di Corciano ci si imbatte in monumenti ed edifici ricchi di fascino e storia, come il Palazzo del Capitano del Popolo, un’elegante costruzione quattrocentesca edificata nel XV secolo, e il Palazzo dei Priori e della Mercanzia, i cui quattro archi esterni indicano il loggiato dove anticamente si teneva il mercato, mentre al piano superiore si trova il grande salone in cui si svolgevano le assemblee pubbliche. Altrettanto interessante è il Palazzo Municipale, edificato nel Cinquecento, anticamente residenza dei duchi della Corgna, nobile famiglia perugina. L’odierna sala consiliare conserva un soffitto affrescato, opera secentesca della scuola degli Zuccari.

Splendide le chiese, come la parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta, risalente al XIII secolo e radicalmente trasformata nell’Ottocento, al cui interno si possono ammirare l’Assunta dipinta dal Perugino nel 1513 e il Gonfalone di Benedetto Bonfigli datato 1472. Per immergersi totalmente nella cultura del luogo, bisogna fare un salto al Museo della Pievania, ospitato nella chiesa di San Cristoforo, che offre un’interessante raccolta delle testimonianze più significative della vita religiosa della piccola comunità corcianese, e al Museo della Casa Contadina, ricostruzione di una tipica abitazione della campagna umbra.

Fuori le mura sorge, invece, l’Antiquarium che conserva i reperti rinvenuti nel territorio, tra resti paleontologici e preistorici e un importante spazio espositivo dedicato all’età etrusco-romana. Nei dintorni, meritano una visita anche la  Necropoli etrusca di Strozzacapponi e il magnifico Castello di Pieve del Vescovo, restaurato e trasformato nel 1570 in lussuosa residenza signorile, su progetto dell’architetto Gaelazzo Alessi.

Chi visita Corciano è stregato soprattutto dall’importante offerta naturalistica di questi luoghi. Il suo cuore verde è costituito dai fitti boschi della collina di Monte Malbe, tappa imperdibile per gli amanti delle escursioni. Dalla cima, detta Colle della Trinità, si può godere di tramonti e panorami spettacolari, con gli ultimi raggi di sole che si immergono tra le placide acque del lago Trasimeno (celebrato anche dalla CNN) di cui si scorgono anche le piccole e verdeggianti isole. Da qui si sviluppa una ricca rete di sentieri, dove ogni passo ha il sapore di una nuova scoperta.