Melpignano, il borgo della Taranta nel cuore della Puglia

Famoso per ospitare il concerto finale del Festival della Notte della Tranta, Melpignano è un borgo che rimanda al passato

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Redazione

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Nel cuore del Salento, a 26 chilometri da Lecce, Melpignano è un borgo splendido. Un borgo autentico, vero, in cui resiste forte una tradizione: quella della Taranta.

Protagonista dell’ultima puntata di “Meraviglie. La Penisola dei Tesori”, la trasmissione di successo di Alberto Angela, Melpignano appartiene alla regione storica della Grecia Salentina, laddove si parla un antico idioma d’origine greca, il griko. Circondato da enormi prati e da ulivi, e cinto da muretti a secco, Melpignano è famoso soprattutto per un motivo: si tiene qui il concerto finale del Festival della Notte della Taranta.

In realtà, tutto il territorio è interessante: nei dintorni del borgo si trovano decine di cave da cui viene estratta la pietra leccese, la stessa impiegata per costruire i suoi edifici. E il suo centro storico è uno splendido incastro di menhir, dolmen e di case di corte. Ecco dunque che le architetture da vedere qui, religiose o civili, sono davvero tante e pregevoli. A cominciare dalla Chiesa Madre di San Giorgio, con le sue tre navate, la croce latina e i begli altari barocchi.

chiesa san giorgio melpignano
Fonte: 123rf
La Chiesa Madre di San Giorgio

Anche se, di Melpignano, l’edificio più famoso è l’ex convento degli Agostiani. Datato 1573, nell’ampio spazio che gli si apre davanti si tiene ogni anno l’atto conclusivo del Festival della Notte della Taranta. Poco fuori dalle mura del borgo antico, invece, si può ammirare la Cappella di Sant’Antonio de lo Cairo, una tra le tante cappelle che disegnano i confini dell’abitato.

Da visitare sono poi Piazza San Giorgio coi suoi portici rinascimentali a tutto sesto, che è il cuore del borgo e su cui si affacciano la Chiesa Madre, la Cappella della Madonna Assunta e la Torre dell’Orologio. E poi il seicentesco Palazzo Marchesale De Luca – il cui giardino vanta balaustre in pietra leccese, un pergolato con panche in pietra e viali con al centro una fontana – e, ovviamente, i menhir. I più importanti? Il Menhir Minonna, nel centro del borgo, e il Menhir Candelora, inglobato nel muro di cinta di uno stabilimento industriale per l’estrazione e la lavorazione della pietra leccese.

Visitare Melpignano significa fare un salto nel passato, e regalarsi un viaggio nel Salento autentico. È splendido tutto l’anno, questo borgo, ma per vivere un’esperienza davvero indimenticabile bisogna venire qui durante il concertone della Notte della Taranta, l’ultimo fine settimana di agosto.

Festival di musica popolare che intende valorizzare la musica tradizionale salentina attraverso la contaminazione con altri generi musicali, la Notte della Taranta si svolge in diverse piazze del Salento, a cominciare da Corigliano d’Otranto. Ma è la tappa finale di Melpignano, che è davvero emozionante. Coi musicisti internazionali, e con quel contesto che sa di passato.

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Fonte: 123rf
L’ex Convento degli Agostiniani, nel cui prato si tiene il concerto finale del Festival della Notte della Taranta

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