Punti cardinali: la loro importanza nel nostro orientamento

Da sempre i punti cardinali aiutano l'uomo ad orientarsi

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Redazione

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I punti cardinali corrispondono alle quattro direzioni verso le quali ognuno sceglie di dirigersi. Essi corrispondono al Nord (settentrione, mezzanotte), al Sud (meridione, mezzogiorno), all’Est (oriente, levante) e all’Ovest (occidente, ponente) e determinano il nostro orientamento.

Dal Sole dipendono i movimenti di chi deve compiere una qualsiasi attività comune, o anche di naviganti e viaggiatori alla ricerca della propria meta. Dopo secoli di attenti studi, è stato l’uomo a scegliere i quattro punti cardinali. Essi ci consentono di trovare con facilità un determinato luogo, attraverso riferimenti divenuti ormai tradizionali nella nostra vita di tutti i giorni.

Tornando a parlare del Sole, quest’ultimo inizia a salire in cielo dall’oriente. Le tenebre tornano ad avvolgere la nostra atmosfera quando la grande stella gialla va ad Ovest. La massima altezza sul resto dell’orizzonte viene raggiunta dal Sole quando si trova a Sud. Al contrario, il nord è determinato dalla Stella Polare, che aiuta anche chi si è perso a ritrovare la rotta giusta. I punti cardinali hanno dunque una funzione indispensabile nelle varie fasi dell’orientamento, che diventa più semplice con l’ausilio di una bussola.

Ma come si fanno a riconoscere con esattezza i quattro punti cardinali? Si tratta di una questione di posizionamento. Nell’emisfero boreale, cioè quello in cui viviamo, apriamo le nostre braccia e tendiamo la mano sinistra ad Est e quella destra ad Ovest, scopriamo che di fronte a noi c’è il Sud e dietro abbiamo il Nord. Le cose ovviamente cambiano se ci si trova nella parte meridionale del nostro pianeta, l’emisfero australe, dove i risultati sono radicalmente opposti. Sono metodi adoperati per non perdere l’orientamento.

Bisogna però prestare attenzione a questo sistema, dato che non rappresenta una scienza esatta. Infatti, il Sole non sorge sempre ad est e non tramonta sempre ad ovest. In realtà, questo evento si verifica con la massima precisione soltanto due giorni all’anno, denominati equinozi. Il primo viene definito di primavera e cade il 20 marzo di ogni anno (in casi rari, il 21). Il secondo è quello d’autunno e capita il 22 o il 23 settembre. In queste due particolari giornate, il periodo diurno e quello notturno sono sostanzialmente della stessa durata.

Infine, ricordiamo che i quattro punti cardinali assumono una connotazione ben precisa nelle varie cartine geografiche. Infatti, il Nord si trova in alto, il Sud in basso, l’Est a destra e l’Ovest a sinistra. Senza questi aiuti, rischieremmo di perderci ogni minuto.