Un weekend nella Maremma tra campagna e mare su due ruote. Un modo ecologico e salutare di esplorare una terra generosa che, al cicloturista di turno, offre escursioni su misura a seconda delle proprie capacità e del tempo che ha a disposizione. Molti i circuiti proposti: dolci pendenze collinari, fitti boschi, aree protette, tra cui il Parco regionale della Maremma, e siti archeologici.
Da sempre questa zona della Toscana si presta a essere scoperta attraverso percorsi a contatto con la natura. E uno dei modi più piacevoli per scoprirne il territorio è certamente in sella a una bicicletta. La stessa Azienda di Promozione Turistica locale ha individuato una serie di percorsi di diversa difficoltà e durata che, attraversando tutta l’area maremmana, da Massa Marittima a Orbetello, da Follonica a Pitigliano, consentono di godere della bellezza della costa come del verde della campagna, passare vicino ai borghi più suggestivi, riserve naturali e aree di grande interesse storico.
Almeno 35 gli itinerari da percorrere sulla mountan bike. Tra tutti spicca il “Grand Tour della Maremma”, un tour completo della Maremma Toscana, con partenza e arrivo a Massa Marittima, lungo 402 chilometri. Si tratta di un percorso impegnativo che può durare 9-12 giorni, durante il quale si passa dai paesi del Monte Amiata al mare di Castiglione della Pescaia, passando per Manciano, Pitigliano e molte altre suggestive tappe.
Di grande interesse paesaggistico e archeologico, ma adatto sempre a ciclisti allenati, è il percorso “La valle del Fiora e le città del tufo”, lungo 100 km, con salite non particolarmente ripide, ma con continui cambi di pendenza.
“Dall’Amiata alla pianura e ritorno” attraversa, invece, uno dei paesaggi più belli dell’Amiata grossetano. Richiede un certo allenamento di base e un’auotonomia in sella di circa 5 ore il percorso “Cuore di Maremma”. Facile, invece, essendo totalmente pianeggiante, il percorso “Parco della Maremma” che esplora le realtà agricole e paesaggistiche della pianura dell’Ombrone.
Visitare la Maremma in bici significa andare alla scoperta di percorsi che si snodano, lunghi e solitari, tra fitti boschi, che attraversano torrenti, che scoprono antiche e silenziose tombe etrusche, che s’incontrano nei piccoli paesi dal sapore medievale e che s’immergono nella macchia mediterranea, tra l’odore dei lentischi e delle ginestre per poi aprirsi improvvisamente allo scenario di una costa mozzafiato. E una volta finito di pedalare, ci si può concedere una sosta e godere del suo mare: acque limpide e spiagge selvagge. Come se non bastasse 128 sono le strutture ricettive dotate di servizi specifici per l’accoglienza dei cicloturisti. Non resta allora che prendere la bicicletta e partire.