Lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi

Percorre uno dei tratti costieri più belli d’Italia lungo l’ex tracciato della ferrovia adriatica

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Gabriele D’Annunzio, nel “Trionfo della Morte”, descriveva la Costa dei Trabocchi con queste perole: “Quella catena di promontori e golfi lunati dava immagine di proseguimento di offerte, poichè ciascun seno recava un tesoro cereale”. La Via Verde della Costa dei Trabocchi, la pista ciclopedonale che la costeggia, percorre uno dei tratti più belli d’Italia.

Segue l’ex tracciato della ferrovia adriatica ed è una strada ciclopedonale inaugurata nel 1863 e dismessa soltanto nel 2005, per un percorso completamente percorribile a piedi o in bicicletta lungo poco più di 40 chilometri che attraversa otto Comuni. L’itinerario costeggia i famosi Trabocchi abruzzesi, le antiche “macchine da pesca” di legno tipiche di questa zona d’Italia.

L’itinerario della Via Verde della Costa dei Trabocchi

La ciclabile è adatta a tutti, dalle famiglie agli esperti, tanto da essere stata scelta per la grande partenza del Giro d’Italia nel 2023. La corsa, infatti, aveva toccato  due località dell’Abruzzo: San Salvo, l’ultimo Comune della costa dei Trabocchi, e Campo Imperatore, a più di 1.500 metri di quota sul Gran Sasso.

Chiunque sia mai stato in Abruzzo e abbia visto il suo bellissimo litorale, non potrà dimenticare lo splendido panorama dei Trabocchi, insoliti giganti che emergono dalle acque. Le loro origini non sono ancora chiare, ma è certo che la loro presenza rende decisamente molto più suggestivo un paesaggio già di suo a dir poco fantastico. Molti Trabocchi sono stati restaurati e riportati alla loro bellezza originaria. Alcuni di essi ospitano ristoranti dove potrete gustare qualche saporita pietanza locale, nel pieno rispetto delle tradizioni abruzzesi.

Il paesaggio che si attraversa merita il viaggio. Da un lato si costeggiano le spiagge di ciottoli o di sabbia, come quella di S. Vito Chietino o il Lido Le Morge a Casalbordino, e il Mare Adriatico, con i caratteristici Trabocchi, appunto. Dall’altro c’è una rigogliosa vegetazione intervallata da lidi e riserve naturali, come quella di Punta Aderci a Vasto, vero e proprio fiore all’occhiello del turismo abruzzese. Più in alto si scorgono gli splendidi borghi che è possibile visitare, concedendosi qualche deviazione. Come Rocca San Giovanni, uno dei Borghi più belli d’Italia, Villalfonsina, Acquabella e tanti altri da scoprire.

Le tappe della Via Verde della Costa dei Trabocchi

La Via Verde della Costa dei Trabocchi collega i territori di Francavilla, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino, Vasto e San Salvo. La ciclabile inizia a tutti gli effetti poco prima del porto di Ortona. Da qui fino a Fossacesia il tratto è completo e asfaltato. Fino a Torino di Sangro s’incontra qualche rallentamento e deviazione. Fino a Punta Aderci è percorribile mentre nel tratto Vasto-San Salvo l’itinerario è in parte percorribile su strade secondarie.

Francavilla al Mare

Questa località è la porta del Parco della Maiella e del Parco della Costa teatina. Con i suoi otto chilometri di costa, è situata al centro di un quadro paesaggistico che vede in sequenza i monti della Maiella e il massiccio del Gran Sasso, l’alternarsi delle colline che si affacciano sulla spiaggia fine e dorata e su un mare che passa dal celeste al turchino tanto da aver meritato l’attribuzione della bandiera blu d’Europa.

Ortona

Situata nella zona Sud dell’Abruzzo su un promontorio immersa tra rigogliosi vigneti, questa città ha origini antichissime e il suo tesoro artistico sarebbe immenso se non fosse stato distrutto con i bombarmenti della Seconda guerra mondiale. La costa di Ortona ha un alto valore naturalistico tanto da essere inserita in quella che viena chiamata la “Costa dei Trabocchi”. Il litorale che si estende per 20 km è costituito da una spiaggia ampia e sabbiosa (i lidi più famosi sono il Lido Riccio ed il Lido dei Saraceni) ma il tratto di costa a Sud cambia completamente paesaggio e, alla spiaggia lunga e sabbiosa, si sostituiscono baie, insenature, spiaggette, promontori e scogliere immerse in una rigogliosa vegetazione mediterranea. Qui il paesaggio e i profumi ricordano quelli delle isole greche.

San Vito Chietino

D’Annunzio definì questa cittadina “il paese delle ginestre”. Sorge su uno sperone roccioso a picco sul mare e, dalle sue balconate, si gode di un meraviglioso panorama che spazia dalla Majella al Gargano, alle Isole Tremiti. Il borgo medievale conserva molte tracce del passato con resti della cinta muraria e delle belle chiese. Alle spalle del promontorio, tra aranceti e ginestre, si erge Villa Italia, l’eremo in cui Gabriele D’Annunzio ha trascorso lunghi periodi, affascinato dalla bellezza dei luoghi. Qui ha vissuto molte delle sue passioni e ha scritto “Il Trionfo delle Morte”.

Rocca San Giovanni

Un borgo medievale, uno dei più belli d’Italia, situato su uno sperone roccioso tra la foce del fiume Sangro e quella del torrente Feltrino, in provincia di Chieti. Dall’alto dei suoi 155 metri sul livello del mare domina il paesaggio ricco di torrenti, di una ricca vegetazione e di distese agrumi, cereali e vigneti. Il lido è caratterizzato da scorci suggestivi sul litorale con belle insenature e piccole e candide spiagge che si aprono tra cespugli di ginestre e fazzoletti di terra coltivati.

Fossacesia

Si trova su un’altura della Costa dei Trabocchi, a circa 2 km dalla costa. Sul mare c’è, invece, la frazione di Fossacesia Marina, nella baia nota come Golfo di Venere, su cui sventola la Bandiera Blu. La storia di Fossacesia è strettamente legata a quella del suo monumento più importante: l’Abbazia di San Giovanni in Venere, di origini antichissime. Secondo la tradizione, l’abbazia sorge dove un tempo si trovava un tempio pagano dedicato alla dea Venere Conciliatrice. Inoltre, sotto l’abbazia si trova la Fonte di Venere, da cui erano solite attingere l’acqua le donne del posto che volevano rimanere incinte.

Torino di Sangro

Questo paese si trova su un colle in posizione arretrata rispetto alla costa. Le origini del nome sono ancora incerte, ma secondo la leggenda più conosciuta gli abitanti di “Civita di Sangro”, assaliti dai Saraceni fuggirono preceduti da un toro che si fermò sotto l’antica Torre, dove questi si rifugiarono, dando vita a un nuovo paese che prese il nome di Torino. Ha una grande importanza naturalistica grazie alla presenza della “Lecceta Litoranea” che ospita alcune varietà di flora e fauna protette, una riserva naturale di 180 ettari.

Casalbordino

Qui i vigneti disegnano i contorni del paesaggio che incornicia il Lido di Casalbordino, dove si estende una bella spiaggia di sabbia e dove sorgono diversi agriturismi perefetti per una sosta o un soggiorno all’insegna del relax.

Vasto

Questa rinomata cittadina abruzzese nella provincia di Chieti è una meta turistica molto ambìta da chi sceglie la riviera adriatica per trascorrervi le vacanze. Vasto porta intatti i segni e le testimonianze di un passato molto ricco e vario per influenze e le dominazioni subite. Tracce storiche ci parlano di questo passato così tumultuoso. Il centro storico è dominato dal Castello Caldoresco, dalla Cattedrale e dal Palazzo d’Avalos, che ospita un complesso di Musei sulla cultura locale, per cui viene soprannominata l'”Atene degli Abruzzi”. Si affaccia sullo splendido Golfo lunato’ dove si estende la spiaggia sabbiosa di Vasto Marina.

San Salvo

San Salvo è l’ultimo Comune di questo tratto d costa. Qui si trova uno dei Trabocchi più storici, chiamato “Zi Nicola”. Per il suo patrimonio storico e soprattutto per il mare è una meta molto turistica.