Valle dell’Isonzo; tra natura, sport e wild swimming

A pochi chilometri dal confine Italiano, la Slovenia ci offre una delle aree naturali meglio tutelate a livello europeo

Foto di Filippo Tuccimei

Filippo Tuccimei

Wildecobeach S.r.l. Founder

Ama i libri sulla storia del colonialismo ed i lunghi viaggi zaino in spalla. Così come gli itinerari più brevi ma avventurosi, ed ha speso gli ultimi anni del suo tempo libero per scovare le meravigliose spiagge di torrente.

A pochi chilometri dal confine Italiano, la Slovenia, che dal 15 giugno ha aperto i suoi confini agli italiani senza restrizioni, ci offre una delle aree naturali meglio tutelate a livello europeo, dove il maestoso Parco Nazionale del Triglav (Alpi Giulie) ed il fiume creano un mix esplosivo per chi ama la natura, l’outdoor e le vacanze sportive: la Valle dell’Isonzo.

Attorno a questo splendido fiume è nato un movimento sportivo scoppiettante: un viavai di furgoncini carichi di kayak anima la valle, e i kayakers si travestono da autostoppisti solo il tempo necessario per tornare a monte e rituffarsi nelle rapide del fiume.

Canoe_Isonzo
Kayak e spiagge sul Fiume Isonzo

Bici di tutte le razze sfrecciano su strade, sterrati, sentieri e anche ponticelli alla Indiana Jones.

Bikers sul ponte tibetano
Fonte: weBeach
Bikers sul ponte tibetano

Una fauna ciclistica completa, dai mountain bikers alle famiglie, popola la valle dinamica ma discreta. Genitori giovani dentro pedalano come risciò impazziti, piazzando i loro bimbi un po’ ovunque, rimorchi posteriori, anteriori e seggiolini sono diffusissimi.

Tantissimi inoltre gli amanti del paracadutismo, e tantissime le piste di atterraggio per questi girovaghi del cielo.

L’endorfina pervade decisamente l’aria della valle ed il dress code ufficiale è l’attrezzatura sportiva tecnica di ultimissima generazione, leggera e performante, colorata al punto giusto.

Scuole ed agenzie dedicate agli sport fluviali e non sorgono come funghi lungo tutta la valle, anche se forse il centro più cool e sfacciatamente sportivo è Bovec: qui negozi sportivi, ostelli e localini si contendono, in un’atmosfera vitale ma raramente disordinata, un’eterogenea giungla di free-riders diurni e notturni.

Consiglio: lasciatevi cullare dal mormorio dell’acqua e addormentatevi a bordo fiume … vivetevi questa splendida valle in tenda! Tantissimi campeggi popolano le sponde del fiume … noi lo abbiamo fatto, ecco la nostra mansione “vista mare” ;)

Tenda con vista spiaggia
Fonte: weBeach
Tenda con vista spiaggia

A noi girovaghi di weBeach questa splendida valle ci ha cullato per due estati consecutive, ispirandoci questa appassionata guida pratica.

La Soča (Isonzo in sloveno) Valley è attivissima anche sugli sport invernali con i comprensori sciistici di Kranjska Gora e Bovec (collegato al comprensorio italiano di Sella Nevea in Friuli). Quest’ultimo è aperto anche d’estate: da Bovec prendendo un paio di impianti potete arrivare sopra i 2000 metri per concedervi splendidi panorami carsici sulle alpi giulie a cavallo tra Slovenia e Italia.

Alpi Giulie tra Slovenia e Italia

Alpi Giulie tra Slovenia e Italia

Guardando l’attitudine della gente, le loro uniformi di ultimissima generazione, la birra che scorre con generosità, sembra di stare più in nord Europa che sulle alpi, ed in effetti tedeschi, inglesi e scandinavi frequentano la valle, ma se date un‘occhiata alle targhe, scoprirete che tantissimi sono anche gli sloveni che vengono in valle per sposare la sua tradizione sportiva.

Siamo di fronte ad una delle aree naturali meglio preservate a livello europeo: pulizia e ordine saltano all’occhio, paesi e villaggi si sono sviluppati nel rispetto della natura, mantenendo le strutture tradizionali – caratterizzate da un’architettura alpina dal sapore mitteleuropeo – e combinandole con poche moderne costruzioni ben ambientate al contesto. Il comunismo, con i suoi cuboni di cemento, sembra non essere mai passato di qua.

Il paese di Bovec
Fonte: weBeach
Il paese di Bovec

La Slovenia non è forse rinomata per la buona cucina, ma provate la trota, specialità nazionale solitamente ottima, le zuppe, mediamente una garanzia (ottime anche quelle ai funghi), e la palačinka, la frittella slovena.

La Valle dell’Isonzo ha ospitato memorabili battaglie della prima guerra mondiale, i cui cimeli troverete non solo nei musei (vale certamente una visita quello di Caporetto, dedicato alla storica disfatta italiana), ma anche negli itinerari suggeriti dalla guida: camminando per gli splendidi boschi della valle, non è difficile imbattersi in trincee e gallerie utilizzate dagli schieramenti dell’epoca.

Ma concentriamoci sul fiume: ancorché la cornice di questo meraviglioso corso d’acqua sia alpina, qui davvero si ha talvolta l’impressione di essere in un’isola tropicale.

Il bianco domina ed è forse l’elemento che, abbassando per un attimo lo sguardo ci teletrasporta dalle Alpi ai tropici: la ghiaia è bianca, la sabbia bianchissima e un po’ grezza. Di conseguenza l’acqua è cristallina, chiarissima, turchese. Nessun altro fiume acceca la vista più di questo. Sembra di stare in piscina, solo che queste sono naturali, ed il loro colore è incredibilmente più vivo, brillante, vero.

Spiaggia della Laguna Blu, Fiume Isonzo
Fonte: weBeach
Spiaggia della Laguna Blu, Fiume Isonzo

Certo la temperatura dell’Isonzo è sfidante (ed un occhio sempre attento alla digestione non guasta), ma i suoi colori vi faranno scordare l’acqua fredda. Le persone arrivano in spiaggia timide a inizio giornata, ma finiscono per tuffarsi con passione da scogli, ponti e chi più ne ha più ne metta, gentil sesso compreso…

Spiaggia Energia, Fiume Isonzo
Fonte: weBeach
Spiaggia Energia, Fiume Isonzo

Donne, temperatura ideale per riattivare la circolazione in pochi secondi … Mia moglie ha apprezzato.

Spiaggia del Ponticello, Fiume Isonzo
Spiaggia del Ponticello, Fiume Isonzo

La rigogliosissima vegetazione ci conferma la ricchezza d’acqua di cui gode questa valle. Tutta quest’acqua termina il suo cammino nell’Isonzo, ma non prima di aver irrorato la valle attraverso un fitto reticolo di percorsi, proprio come un apparato circolatorio che dà vita ad un corpo umano. Cascate di tutti i tipi e dimensioni arricchiscono i paesaggi mozzafiato di questa valle meravigliosa.

Non perdetevi la magica Cascata kozjak, insolita e pittoresca cascata incastonata in un suggestivo anfiteatro roccioso, raggiungibile con una facile passeggiata di mezz’ora che costeggia il Kozjak, parte del più ampio Itinerario Storico di Caporetto. Perdetevi nelle brevi deviazioni di questo percorso verso una serie di interessanti cimeli della prima guerra mondiale: teletrasportatevi nel ‘15-’18 percorrendo trincee e gallerie, veri e propri cunicoli utilizzati dai soldati dell’epoca ed ancora in piedi.

Se siete in vena di strategie militari, non perdetevi l’interessante plastico che ricostruisce gli opposti schieramenti che qui lottarono durante la prima guerra mondiale: si trova a Čezsoča coperta da una struttura in legno aperta.

Ben visibile anche dalla strada è la maestosa cascata Boka, la più possente della Slovenia e quella con la maggiore portata d’acqua, alta 144 metri e larga 18. Le acque della sorgente carsica che si accumulano sulle montagne della catena del Kanin, cadono liberamente per 106 m e immediatamente dopo spariscono per altri 30 m in profondità.

In primavera e in autunno il flusso della cascata Boka raggiunge anche i 100 m³/s.

Cascata Boka
Fonte: weBeach
Cascata Boka

Tutti gli itinerari descritti, così come tutte le spiagge ritratte in questo articolo, sono parte di weBeach – Friuli e Isonzo, appassionata guida pratica con 45 spiagge nascoste e tutte le indicazioni per raggiungerle (mappe, coordinate geografiche interattive, descrizione del sentiero e della spiaggia, livello di difficoltà, foto, etc), nonché trattorie, agriturismi, campeggi e attrazioni in zona, buon fiume.