Bere vino e dormire in una botte: in questi luoghi puoi

Location sensazionali dotate con tutti i comfort per dormire dove hanno riposato le uve più pregiate d'Italia: ecco dove

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SiViaggia

Redazione

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Per chi ama girare per le cantine e non disdegna un buon bicchiere di vino, oggi c’è una possibilità tutta nuova: alloggiare all’interno delle vecchie botti utilizzate per conservare la bevanda di cui l’Italia è tra i più celebrati produttori al mondo.

L’iniziativa riguarda diverse zone del Belpaese, ma ad aver compiuto un passo importante in questa direzione è stata una delle regioni dalla più spiccata tradizione vitivinicola: il Veneto. Qui sono stati stabiliti dall’Assessore regionale al turismo “i requisiti di classificazione delle botti intese come nuova tipologia di struttura ricettiva in ambiente naturale”. Non a caso, proprio nel nord-est, ci sono parecchie soluzioni di questo tipo. A Vittorio Veneto, ad esempio, tra le rinomate colline del Prosecco: l’Agriturismo B&B La Vigna di Sarah è stato recuperato da una casa colonica autoctona e gli ospiti soggiornano all’interno delle Lunotte, botti realizzate in legno di larice e lavorate con materiali eco-sostenibili.

Spostandosi in Alto Adige, a Rasun, c’è il Residence Chalet Corones: nel fantastico scenario delle Dolomiti è possibile occupare comode botti in legno di abete, con pavimento riscaldato e tutti i comfort, oltre a un patio per ammirare il panorama. Poco lontano, ad Anterselva, c’è il Camping Antholz, che oltre alla particolarità dell’alloggio in una botte offre anche la possibilità di usufruire della vicina sorgente di acqua termale di “Bad Waldfriede”.

Altra terra di grandi vini è il Chianti, dove al Castellare de’ Noveschi (Gaiole in Chianti) si potranno conciliare visite sensazionali, degustazioni di vino rosso, trattamenti wine therapy nella Spa e un bel sonno ristoratore nella Suite “Sogni di Bacco”, ricavata in una grande botte di Chianti Classico. Nel Piceno, invece, terra di Trebbiano, Pecorino e Passerina, è possibile alloggiare al Rifugio dei Marsi. Collocato a Roccafluvione, sui monti del Tronto, questo vecchio casale rustico è stato convertito in un B&B le cui stanze sono autentiche botti in legno, affacciate sui Monti Sibillini.

Ma come dev’essere una botte per tramutarsi in una camera d’albergo? La risposta arriva dal provvedimento dell’Assessorato veneto: “La struttura ricettiva può essere costituita da una o più unità abitative, con una capacità ricettiva massima di otto posti letto; l’unità abitativa è costituita almeno da un locale adibito a stanza da letto e da un bagno privato“. In più vanno rispettate le regole urbanistiche e paesaggistiche dell’area.

Siete pronti a coricarvi dove hanno riposato le uve più pregiate del nostro straordinario Paese?