Alla scoperta di Piyang, le grotte tibetane trasformate in case e spazi di meditazione

In Tibet, oltre 1000 grotte ai piedi di un monte sacro nascondono misteri e segreti mai svelati

Sono ricche di mistero, le grotte di Piyang. E, di tutto il Tibet, rappresentano uno dei siti archeologici più importanti e più ammirati. Situate nei pressi del Sacro Monte Kailash – che è l’origine di alcuni dei più lunghi fiumi d’Asia, e che non è mai stata scalata da nessuno perché per l’induismo, il buddhismo tibetano e il giainismo è una montagna sacra -, sono circa un migliaio, e sono oggi abitazioni in alcuni casi e luoghi di meditazione in altri.

Pare che, le grotte di Piyang, siano molto antiche. E il loro aspetto lo confermerebbe. Ma – la tradizione locale – crede addirittura che risalgano ad un tempo in cui, questa terra, era abitata dalle divinità. Ecco perché, nei loro paraggi, sorgono moltissimi templi. «A Piyang ci sono più di 1000 grotte di varie forme e dimensioni, alcune delle quali sono chiaramente siti abitativi, mentre altri sono probabilmente utilizzati per la meditazione», spiega Mark Aldenderfer, archeologo americano, a proposito di quel sito oggetto di scavi proprio per dimostrare quale sia la sua origine. Scavi che – data la scarsa conoscenza degli americani in merito al buddhismo tibetano – sono condotti in collaborazione con gli esperti archeologi cinesi Huo Wei e Li Yongxian, del dipartimento di storia della Sichuan Union University a Chengdu. Dando origine alla prima collaborazione tra professionisti orientali e occidentali in Tibet.

Qui, dove l’uomo è arrivato 21 mila anni fa, le grotte nascondono sculture, pitture preistoriche, importanti dipinti. Ma non hanno mai portato alla luce un documento scritto che sveli il loro mistero. Anche perché, coi suoi 10 mila chilometri di superficie, l’area di Piyang è molto vasta, e l’accesso ai siti – che sorgono in luoghi sacri – non è così semplice. «La vastità della regione richiede uno sforzo enorme. Inoltre, il fatto che sia una terra ritenuta sacra crea non pochi problemi per l’accesso ai siti di interesse archeologico. Una volta le grotte erano mete di pellegrinaggio, oggi il sito è chiuso al pubblico», spiega Aldenderfer. Facendo intendere che, i misteri delle grotte di Piyang, rimarranno irrisolti ancora per un po’. E che, per portarli alla luce, serviranno infinita pazienza e un pizzico di fortuna.