Siamo ad Andhra Pradesh, in una delle regioni più aride dell’India a un’ora dalla popolosa città di Bangalore. Qui affonda le sue radici l’albero più grande dell’intero pianeta riconosciuto come tale anche dal Guinnes World Record.
Nella sua carta d’identità si legge Thimmamma Marrimanu, un nome che non è sconosciuto ai più dato che con gli anni, questo monumentale esemplare, è diventato una vera e propria attrazione turistica per tutti gli avventurieri che si addentrano nel territorio.
Grande, immenso, maestoso: questo ficus benghalensis è un capolavoro firmato da Madre Natura le cui dimensioni battono ogni record. Le ramificazioni dell’albero, infatti, hanno creato una vera e propria foresta verdeggiante che nel complesso occupa una superficie di quasi 20000 metri quadrati. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’albero che simboleggia l’eternità.
Dove si trova l’albero più grande del mondo
Thimmamma Marrimanu è un albero di banyan che deve la sua fame alle dimensioni colossali. Per ammirarlo in tutto il suo splendore bisogna recarsi nello stato di Andhra Pradesh, e più precisamente a pochi chilometri da Kadiri, in India, all’interno dell’omonima riserva forestale.
Le dimensioni, come abbiamo detto, precedono la sua fama: è forse l’unico esemplare al mondo che, da solo, è stato in grado di creare una foresta. Per questo motivo è considerato un albero da record, è stato aggiunto per la prima volta al Guinness dei Primati nel 1989 e riconfermato nel 2017 come l’esemplare vegetale più grande al mondo.
Il suo riconoscimento globale è avvenuto anche grazie e soprattutto al lavoro del giornalista Sathyanarayana Iyer che ha diffuso le informazioni su Thimmamma Marrimanu affinché il mondo sapesse della sua esistenza. Secondo gli esperti l’albero ha 660 anni.
Thimmamma Marrimanu, storia e leggende
Il banyan fa parte della famiglia del gelso ed è originario del sub continente indiano. Nel Paese, infatti, se ne contano diversi anche se nessuno può vantare le sue dimensioni. L’albero in questione, infatti, è il più grande del mondo, la sua particolarità sta proprio nella sua estensione orizzontale: i rami si allungano verso l’esterno, e in ogni direzione, fino a creare una foresta.
Le sue radici, oltre 4000, si intrecciano sottoterra occupando tutta la superficie circostante e anche privando le altre piante vicine di acqua e sostanze nutritive che servono a lui, appunto, per la sua immensa crescita che non si arresterà fino a quando non troverà più terreno fertile per espandersi.
Thimmamma Marrimanu è considerato un monumento nazionale per l’intero Paese e la sua costante e fiorente espansione è vista come un simbolo della vita eterna, soprattutto nella religione indù. Ma non solo, il banyan simboleggia anche fertilità, vita e resurrezione.
Non mancano, ovviamente, antiche e suggestive leggende che ruotano intorno a questo esemplare. Secondo una credenza popolare, l’albero più grande del mondo sarebbe nato nel 1433 dalla pira funeraria utilizzata per la cremazione di un uomo. Un’altra storia, invece, vede la nascita del nome a seguito del suicidio di una donna dal nome Thimmamma, appunto.
Quello che è certo è che oggi l’albero è venerato al pari di un simbolo spirituale. Sotto di esso è stato costruito un piccolo tempio dove le popolazioni locali si riuniscono per pregare. Secondo un’altra credenza popolare, inoltre, l’adorazione dell’albero garantisce fertilità alle coppie che non hanno figli.
La fama del Thimmamma Marrimanu, come abbiamo anticipato, ormai è diffusa in tutto il mondo al punto tale da attirare viaggiatori e pellegrini da ogni parte del globo. Questi lasciano icone religiose o stringono dei nastrini attorno ai rami in segno di preghiera e di profonda riverenza spirituale.
L’aspetto imponente del banyan e la sua caparbia espansione, che continua anno dopo anno, lo hanno trasformato in un simbolo di eternità e non solo. Le sue radici ascendenti e i rami discendenti rappresentano per molti una metafora poetica dell’universo e della vita.