Nei prossimi 10 anni i viaggi saranno completamente diversi: l’analisi

Un'approfondita analisi ci svela come saranno i viaggi nei prossimi 10 anni e alcune cose sembrano (anche se non lo sono) davvero lontane anni luce

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SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Pubblicato: 24 Dicembre 2022 09:48

“Come ti immagini da qui a 10 anni”? È una domanda che, soprattutto in sede di colloquio di lavoro, è possibile che ci venga posta. Oggi, invece, vogliamo farla noi a voi e su un argomento diverso: come saranno secondo voi i viaggi da qui a 10 anni? A provare a dare una risposta ci ha pensato il Meet the Megatrends effettuato da SITA, fornitore di tecnologie per il settore del trasporto aereo.

Come cambieranno i viaggi in 10 anni

Secondo il report di cui vi abbiamo appena parlato, da qui e per i prossimi 10 anni saranno numerosi i cambiamenti nel mondo dei trasporti. Nello studio sono stati presi in considerazione i 12 elementi fondamentali che inevitabilmente muteranno il modo di viaggiare entro il 2033.

Viaggi e società

Nel dettaglio: a cambiare sarà il personale in quanto, grazie all’avanzamento tecnologico, la forza lavoro sarà più veloce, con ruoli qualificati e con scelte decisionali.

Secondo questo report, inoltre, non sarà più necessario viaggiare con i documenti, ma allo stesso tempo sarà possibile condividere i dati personali attraverso l’identità digitale.

Infine, la sostenibilità poiché entro il 2050 l’obiettivo è quello di ottenere zero emissioni per i trasporti aerei attraverso l’uso di nuovi carburanti che saranno accessibili e convenienti.

Viaggi ed economia

A livello economico i punti chiave in fatto di viaggi saranno principalmente due: il commercio mobile e i servizi buy now pay later. Entrambi guideranno la crescita dell’eCommerce e la biometria. Nello stesso momento le tecnologie su cellulare renderanno semplice l’accesso, il pagamento e la tracciabilità degli acquisti delle diversificate esperienze di viaggio.

viaggi del futuro
Fonte: iStock
Viaggiare tra 10 anni

Da qui a 10 anni saranno sempre di più gli aeroporti intelligenti in cui le operazioni più laboriose verranno digitalizzate, mentre il personale si dedicherà maggiormente a mansioni come l’assistenza dei clienti.

Sempre secondo lo studio, i metodi di pagamento tradizionali verranno sostituiti dai Non-Fungible Token, dei gettoni non copiabili che sono qualcosa di unico che non può essere sostituito da altro. In questo modo, si avrà un significativo risparmio sui costi, sull’efficienza ed anche una maggiore sicurezza.

Viaggi e viaggiatori

Attualmente sono i Millennials – i nati tra il 1980 e il 1994 – insieme alla Generazione Z – coloro che sono venuti al mondo dal 1995 al 2012 – a guidare la trasformazione digitale del settore dei trasporti e continueranno a farlo. Il motivo è molto semplice: quello che si cerca è un viaggio digitale sempre più evoluto, così da velocizzare il modo di vivere.

Inoltre, da qui a 10 anni gli aeroporti si dedicheranno sempre di più all’assistenza dei viaggiatori anziani. Infine, nei prossimi anni si effettuerà un viaggio intermodale fluido.

Viaggi e tecnologia

Con il sempre maggior supporto dell’intelligenza artificiale, con la realtà virtuale e quella aumentata, si avranno metodi di lavorazione innovativi che saranno introdotti nei principali aeroporti.

Ma non solo. Il 5G e lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale vedranno robot, veicoli e attrezzature di mobilità autonomi e connessi a supporto dei passeggeri e del personale.

Non da meno saranno i taxi aerei elettrici che si potranno trovare nei principali aeroporti internazionali. Gli investimenti nel settore della mobilità aerea, quest’anno, sono saliti, con un totale di 4,7 miliardi di dollari impegnati nello sviluppo di veicoli di questo tipo.

taxi futuro aerei
Fonte: Volocopter
Un esempio di taxi aereo elettrico

Turismo e intelligenza artificiale: come siamo messi in questo momento

Tra le cose più interessanti in ambito di intelligenza artificiale e turismo in momento c’è il cittadino virtuale lanciato da Malta per promuovere il turismo sull’isola. In poche parole, le persone di tutto il mondo possono rivolgersi direttamente a un digital twin, ossia la rappresentazione virtuale di un’entità fisica, vivente o non vivente, di una persona, tramite applicazione e conoscere in anteprima storia, curiosità e tratti unici di quello specifico territorio. Un modo particolare per capire quali sono le opportunità e le bellezze offerte da un determinato posto e nel caso di gradimento pianificare un vero e proprio viaggio.

La città vietnamita di Da Nang, invece, ha iniziato a utilizzare un’applicazione dotata di chatbot che sfrutta l’intelligenza artificiale  per tenere aggiornati sia i suoi abitanti, sia i turisti sulle attività e gli eventi più interessanti che avranno luogo da quelle parti.

Tuttavia, c’è da sottolineare che uno degli ambiti di maggiore successo dei chatbot è il servizio clienti: nel settore dell’ospitalità può essere impiegato in maniera efficiente per l’assistenza agli ospiti. Ciò vuol dire che avere a disposizione un assistente che in tempo reale “parla” con il visitatore senza farlo aspettare è un modo che riesce a trasformare l’utente, in numerosi casi, in cliente.

Ma una delle tendenze di viaggio che si sta facendo spazio con determinazione è l’uso dell’intelligenza artificiale anche per le interazioni faccia a faccia con i clienti. Grazie ad essa, infatti, è possibile ridurre (e di non poco) le code ai banchi informazioni o alla reception e, di conseguenza, migliorare l’efficienza generale.

Robot Connie, distribuito da Hilton, è un esempio di tutto questo: un singolare dispositivo elettronico che grazie all’intelligenza artificiale e il riconoscimento vocale riesce a dare informazioni turistiche ai clienti che si “rivolgono” a lui. Ma non solo: la cosa più sorprendente è che ogni interazione tra lui e un essere umano lo spinge anche ad apprendere di più, migliorando perciò anche il livello delle comunicazioni che potrà avere in futuro.

Poi a Monaco, in Germania, viene impiegato un robot umanoide dotato di intelligenza per accogliere i viaggiatori che atterrano in aeroporto. Si tratta di un dispositivo che può parlare perfettamente in inglese, tanto da poter rispondere persino a domande che riguardano i gate di partenza, orari d’apertura e chiusura di ristoranti e negozi e addirittura su eventuali ritardi dei voli in programma.

robot intelligenza artificiale monaco
Fonte: Getty Images: picture alliance
Il robot di Monaco

Al contempo, un lussuoso hotel in Cina sembrerebbe possedere uno staff composto esclusivamente da robot. Per quale motivo? Sono loro che hanno il compito di soddisfare le richieste dei clienti.

L’aeroporto di Eindhoven, dal canto suo, utilizza l’intelligenza artificiale per la gestione delle valigie dei viaggiatori: basta scattare una foto e caricarla su un apposito sistema di tracciabilità attraverso cui l’utente può essere informato, in qualsiasi momento lo desideri, sullo stato e la posizione del suo bagaglio.

Ma la verità è che le applicazioni dell’intelligenza artificiale all’interno del viaggi non si limita al solo servizio clienti. Uno dei suoi usi più diffusi ed efficaci è la raccolta e l’interpretazione dei dati al fine di trarre conclusioni su clienti, pratiche commerciali e strategie di prezzo.

Un esempio è l’hotel Dorchester Collection che usa l’intelligenza artificiale per ordinare i feedback dei clienti provenienti da sondaggi, recensioni e sondaggi online, al fine di creare un quadro più chiaro dell’opinione corrente. Il tutto in tempo reale.

Insomma, quello che si prospetta è un turismo nuovo, dove sempre meno sarà il tempo che dedicheremo alle operazioni ripetitive.

robot di viaggio
Fonte: IPA
Intelligenza Artificiale per il turismo