Prato, meta d’eccellenza per il turismo industriale in Italia

Dai vecchi fabbricati dismessi alle aziende riconvertite che oggi si dedicano ai materiali green: andiamo alla scoperta di Prato, meta del turismo industriale

Foto di Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Content writer

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

Da qualche anno a questa parte, il turismo è nettamente cambiato: non si parte più solamente per visitare città d’arte o rilassarsi tra bei paesaggi, ma anche per scoprire tradizioni, culture e sapori diversi dai nostri. E in Italia si sta diffondendo sempre più il turismo industriale, dedicato alla storia del lavoro e alle sue preziosissime arti, tramandate nel tempo. Prato è la città perfetta per iniziare, con il suo distretto tessile che è uno dei più rinomati al mondo. Scopriamola insieme.

Prato, la città della manifattura tessile

La Toscana è una regione dalle mille sfumature: conosciuta soprattutto per le sue splendide città d’arte come Firenze e Siena, ma anche per i piccoli borghi immersi tra le colline, dove degustare vini d’eccellenza, oggi si afferma anche come patria del turismo industriale. Ed è tutto merito di Prato, una splendida cittadina dell’entroterra toscano, adagiata ai piedi del Monte della Retaia e attraversata dal fiume Bisanzio. Proprio per la sua posizione favorevole e per la presenza di un importante corso d’acqua, nel corso dei secoli è diventata sede di uno dei più rinomati distretti tessili d’Italia (e del mondo intero).

La produzione tessile ha sempre rappresentato uno dei cardini dell’economia pratese, sviluppandosi già in epoca medievale. E oggi, con l’avanzare delle tecnologie, è un settore all’avanguardia che si è abilmente riconvertito al riciclo e alla riduzione dei rifiuti industriali, diventando una vera e propria eccellenza. Non è dunque un caso che Prato sia una delle mete principali per quanto riguarda il turismo industriale. Un viaggio alla scoperta delle sue aziende è una vera e propria avventura che percorre secoli di storia, un’immersione tra tecniche tradizionali e modernità.

L’intera città di Prato è costellata di luoghi che raccontano la storia della sua industria tessile, dalle vecchie fabbriche dismesse da tempo (che forniscono un esempio importante di quella che viene chiamata archeologia industriale) alle più moderne aziende che producono tessuti per brand di lusso, le quali fanno uso di tecnologie all’avanguardia e si prodigano nel diventare sempre più green. E naturalmente non possono mancare luoghi iconici come il Museo del Tessuto, che offre uno sguardo inedito sulla storia e lo sviluppo della manifattura tessile dall’antichità ai giorni nostri.

Il progetto TIPO, per scoprire Prato

È proprio per scoprire i luoghi più suggestivi della Prato industriale che, nel 2021, è stato fondato il progetto TIPO (Turismo Industriale Prato), grazie alla collaborazione del comune con alcune delle più importanti realtà del territorio. Sebbene sia in azione da pochi anni, l’iniziativa ha già coinvolto numerose aziende e attirato tantissimi visitatori, interessati alla scoperta del distretto tessile della città toscana come di una delle avanguardie più importanti del nostro intero Paese. E ci sono davvero moltissime sorprese per i turisti.

Nel corso dell’anno, un lungo calendario di eventi permette ai visitatori di conoscere la storia e l’attualità della manifattura pratese, con tour guidati alle aziende che regalano uno sguardo inedito ai processi di lavorazione, al modello di economia circolare e alla filosofia green sempre più in voga tra le aziende. Ma è stata anche sviluppata l’app TIPO, che consente ai turisti di muoversi in autonomia per scoprire la città e il suo distretto tessile senza alcun vincolo. E, annualmente, si può partecipare al festival che promuove il settore – e che attira sempre tantissimi curiosi.