L’Unione dei Comuni Paestum e Alto Cilento alla conquista del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024. Si tratta dell’unica associazione di comuni italiani presente tra i dieci candidati finalisti. La proclamazione del vincitore è attesa per la metà di Marzo, da parte del Ministero della Cultura.
Paestum e Alto Cilento per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024
I numeri parlano già da soli, per ribadire l’importanza di questi luoghi per il patrimonio culturale italiano: 11 comuni – Capaccio Paestum, Agropoli, Giungano, Cicerale, Ogliastro Cilento, Prignano Cilento, Torchiara, Rutino, Lustra, Laureana Cilento e Perdifumo -si sono uniti e portano al voto un tesoro di meraviglie paesaggistiche, naturali ed architettoniche uniche.
Non solo, in questo lembo di terra cilentana, sono stati riconosciuti ben tre patrimoni UNESCO: il Parco Archeologico di Paestum e Velia (dal 1998), il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (nella rete dei Geoparchi UNESCO nel 2010), e un bene immateriale che dona longevità a chi la osserva, come gli abitanti centenari del Cilento, ossia la Dieta Mediterranea di Ancel Keys, dichiarata Patrimonio UNESCO nel 2010, con i prodotti tipici, presenti nel paniere della dieta mediterranea cilentana, oltre alla bufala DOC, fichi e olio.
Le bellezze di Paestum e Alto Cilento
Un territorio, fra terra e mare, che racchiude storia, arte e natura. Le due città principali sono Capaccio Paestum e Agropoli, note ai viaggiatori di tutto il mondo per la presenza di patrimoni inestimabili come i Templi di Paestum, la più importante testimonianza della Magna Grecia, oppure il Castello Angioino Aragonese di Agropoli a picco sul mare. I piccoli borghi dell’entroterra non sono di certo da meno, e vantano meraviglie tutte da scoprire.
Tra queste, ci sono, ad esempio palazzi e castelli con vedute mozzafiato: Palazzo Baronale de Conciliis a Torchiara, Palazzo de Vargas a Perdifumo, Palazzo de Stefano a Ogliastro Cilento, e il maestoso Castello di Rocca Cilento, dal quale si gode un panorama a 360 gradi incantevole.
Il progetto culturale di Paestum e Alto Cilento
L’unione dei comuni di Paestum e Alto Cilento si candida con sette colonne portanti di proposte culturali, quasi fosse un tempio. Si parte dalla centralità dei piccoli borghi del Cilento, rivalorizzati, e i loro giovani, protagonisti di un cartellone di eventi, convegni, e spettacoli. La lettura sarà un altro punto fondamentale della proposta del territorio che, da due anni a questa parte, ospita anche una delle tappe del Premio Strega, proprio nella splendida cornice dell’area archeologica di Paestum. Non mancherà l’arte contemporanea: i borghi pulluleranno di artisti, mostre, performance e percorsi urbani che richiameranno appassionati e turisti.
Un altro elemento centrale della proposta di Paestum e Alto Cilento per la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2024, è rappresentato dalla musica e dal teatro: nella nuova Arena dell’Unione, e nei tanti siti che già ospitano manifestazioni musicali e teatrali, si alterneranno artisti di fama internazionale e grandi Maestri del Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Verdi di Salerno e la Scala di Milano. Una delle principali risorse ed attrattive del territorio rimane sempre l’archeologia. Epoche lontanissime rese attuali, qui, dove l’architettura, l’arte, i riti, la cultura della Grecia antica stupiscono i viaggiatori che verranno coinvolti in percorsi di approfondimento e visita più interattivi.