Il mare della Campania è balneabile al 98%: le zone top

Se c'è una regione dove il mare è un gioiello, con il 98% di balneazione, è la Campania, che ha registrato un significativo miglioramento delle acque

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Redazione

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L’estate è ormai nel vivo e le spiagge si affollano di turisti che desiderano trascorrere una vacanza balneare e di residenti che cercano refrigerio dalla tipica calura del periodo.

E se c’è una regione dove il mare è un gioiello, con il 98% di balneazione, è la Campania, che ha registrato un significativo miglioramento delle acque anno dopo anno, sulla base dei rilievi di Arpac e delle conferme di Goletta Verde e Legambiente.

Ma quali sono le zone che non si possono perdere? Scopriamole.

Il Litorale Domitio

Innanzitutto, va citato il Litorale Domitio (o Domizio), circa 50 chilometri di costa che vanno da Capo Miseno alla foce del Garigliano, seguendo, in parte, il percorso dell’antica via Domiziana, realizzata su volere dell’imperatore Domiziano per collegare le città dell’Impero Romano con Pozzuoli.

Qui, la cornice naturale è qualcosa che fa sognare, tra spiagge, parchi, i profumi della macchia mediterranea, aree protette e la lunga pineta che impreziosisce il lato settentrionale della Baia Domizia, la “Porta del Sud”, il primo centro costiero della regione arrivando da Nord. A fare da sfondo, il meraviglioso Golfo di Gaeta e il cono vulcanico di Roccamonfina.

Di rara suggestione, nel comune di Castelvolturno, l’Oasi dei Variconi, zona protetta di 194 ettari punteggiati da laghetti costieri comunicanti e da una folta vegetazione che accoglie numerose specie di uccelli migratori. Inoltre, lungo le spiagge arrivano a nidificare le tartarughe Caretta caretta.

Il Parco Sommerso di Gaiola

Poco distante da Napoli, incanta il Parco Sommerso di Gaiola, area marina protetta (istituita nel 2002) di 42 ettari nel panorama costiero di Posillipo, che prende il nome dai due isolotti che emergono dalle acque: si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi e vanta numerosi reperti archeologici nonché una notevole importanza dal punto di vista biologico.

E per fare un tuffo all’ombra del Vesuvio, durante i mesi estivi è accessibile su prenotazione la spiaggia libera lambita da un mare cristallino, raggiungibile percorrendo una lunga rampa di scale.

Il Fiordo di Furore

Incantevole “spiaggia nascosta” della celebre Costiera Amalfitana, quella del borgo di Furore (Patrimonio UNESCO) è una meraviglia che non ha eguali: vegliata dalle rocce a strapiombo, come il fiordo si è formata a seguito dell’erosione causata dal corso del torrente Schiato.

Dalla bellezza selvaggia, i 25 metri di spiaggia meritano di essere vissuti almeno una volta nella vita, un angolo di puro relax dove il caldo non è mai eccessivo: infatti, i raggi del sole non la raggiungono dopo mezzogiorno.

La Baia di Ieranto

Nel cuore della Costiera, altro luogo incontaminato e superlativo è la Baia di Ieranto, nel comune di Massa Lubrense, gestita oggi dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) e parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, ente pubblico istituito nel 1997 dal Ministero dell’Ambiente e gestito da un Consorzio di Comuni.

Non facilmente accessibile (via mare oppure percorrendo un sentiero di 6 chilometri) e quindi lontana dal turismo di massa, la Baia custodisce tutt’ora echi leggendari, come l’incontro tra Ulisse e le Sirene nel celeberrimo poema “Odissea” di Omero.

È il luogo ideale per fare il pieno di bellezza, praticare kayak, snorkeling e birdwatching.

Le spiagge di Portici

Infine, come non menzionare le spiagge di Portici che, in questo periodo estivo, stanno registrando un’affluenza record.

L’arenile è plasmato da scogli e sabbia a grana grossa e sono numerose le spiagge aperte gratuitamente ma attrezzate per offrire relax, divertimento e vacanze balneari spettacolari.