Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.
Pubblicato: 21 Dicembre 2022 17:20
“Qui nacque e visse Filumena Marturano, resa celebre in tutto il mondo da Eduardo De Filippo”. È la targa apposta su un palazzo di Vico San Liborio a Napoli, poco distante da piazzetta Montesanto e dall’affollatissima via Toledo.
E un murale ritrae l’attrice Sophia Loren, che con la sua interpretazione nel film “Matrimonio all’italiana” di Vittorio De Sica ha reso celebre in tutto il mondo il personaggio di Filumena Marturano, protagonista di uno dei più straordinari testi del teatro di Eduardo De Filippo del 1946.
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Filumena Marturano, interpretata nel '64 dalla Loren e ora anche dall'attrice Vanessa Scalera (protagonista della fiction Tv "Imma Tataranni - Sostituto procuratore"), è veramente esistita e abitava proprio qui. Ed è proprio a Napoli che è stata ambientato anche il film di Francesco Amati trasmesso dalla RAI.
La trama di "Filumena Marturano"
Ambientato negli Anni '50, racconta di una donna con un passato da prostituta che si accasa con un ricco pasticcere napoletano su cliente, don Mimì, interpretato da Massimiliano Gallo, noto per la fiction "Vincenzo Malinconico, avvocato d'insuccesso".
Per farsi sposare, Filumena si finge in punto di morte, ma l'uomo scopre l'inganno. Ed è solo l'inizio di una nuova rivelazione.
Le location di "Filumena Marturano"
Il film è stato girato nel centro storico del Capoluogo partenopeo. La casa della protagonista però non è quella vera in cui viveva Filumena, bensì è stata ricreata in piazza del Gesù, proprio in omaggio al film di De Sica, in quanto è considerato il luogo più simbolico del suo capolavoro cinematografico.
Si tratta, infatti, della piazza in cui Sophia Loren corre inseguita dalla sarta per raggiungere il futuro sposo. La piazza prende il nome dall'omonima chiesa e si trova lungo il Decumano inferiore
La scena del matrimonio tra Filumena e don Mimì è stata invece ambientata nella Chiesa dei Santi Severino e Sossio che si trova in via Bartolomeo Capasso, anch'essa presso il Decumano inferiore, una delle più belle di Napoli.