E’ il cimitero delle navi più grande del mondo quello che si trova nella baia di Nouadhibou, conosciuta anche con il nome di Port-Étienne, sulla costa Nord della Mauritania. Ospita oltre 300 relitti di navi arrugginite di grandi dimensioni.
Un centinaio di esse è ben visibile in superficie perché si è arenato sulle secche o addirittura sulla spiaggia. Molte altre, invece, sono già affondate. Sotto il mare se ne contano più di 20.
La principale attività commerciale della città, che può contare su alcune delle acque più pescose dell’Atlantico, è la pesca. Tuttavia, l’industria maggiore è quella della lavorazione del ferro, che viene portato qui dalle miniere dell’interno.
Il cosiddetto treno del ferro, che oltre al materiale prezioso trasporta anche passeggeri e auto, può essere considerato una delle attrazioni del Paese in quanto è il treno più lungo del mondo e può raggiungere i 2,5 chilometri di lunghezza.
Quello di Nouadhibou non è l’unico cimitero delle navi al mondo. Ce ne sono altri in particolare in India, Pakistan e Namibia. Proprio in Namibia c’è un posto chiamato Skeleton Coast, ‘costa degli scheletri’.
Ma relitti di navi si possono trovare anche a Staten Island, proprio davanti a New York City, che è diventato uno spot per le immersioni; a Landévennec, sulle coste della Bretagna, dove sono concentrate più che altro navi militari; davanti all’atollo di Bikini, alle isole Marshall, nell’Oceano Pacifico, usato come base navale dagli americani durante la Seconda Guerra Mondiale; nella acque australiane si trova il Curtin Artificial Reef, un cimitero delle navi sorto come fosse una barriera corallina.