9 Carnevali storici per una regione: la festa è iniziata

In Basilicata ha preso il via un mese di eventi per celebrare il Carnevale, appuntamenti tradizionali e imperdibili

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista pubblicista, classe 1981, attraverso lo schermo del suo pc viaggia in tutto il mondo... e poi lo racconta.

Pubblicato: 19 Gennaio 2024 09:32

Un mese di eventi che si concluderà il 13 febbraio: stiamo parlando del Carnevale in Basilicata, regione in cui si svolgono ben nove appuntamenti storici che vengono tutelati dalla Rete dei Carnevali con valenza antropologica e culturale.

Sì, perché si tratta di rituali suggestivi che custodiscono antiche tradizioni. Ogni appuntamento ha le sue tipicità e caratteristiche ma, in generale si tratta di momenti capaci di far rivivere la cultura della transumanza e che sono anche un filo diretto con la simbologia antica, con le raffigurazioni di animali e significati della civiltà rurale.

Non solo eventi, quindi, ma anche la rappresentazione del legame che sussiste tra chi vive in Basilicata e le sue risorse paesaggistiche. Sono ben nove i carnevali storici, una sola la regione che li ospita.

I 9 Carnevali storici della Basilicata: quali sono

Scoprire un territorio anche attraverso gli eventi ci permette di arrivare alla sua anima più vera. Ed è quello che si può fare in Basilicata grazie ai Carnevali storici che vengono valorizzati e tutelati dalla Rete dei Carnevali Lucani con valenza antropologica e culturale: al suo interno si trovano i più rappresentativi, nove, che corrispondono ad altrettanti comuni e maschere tradizionali.

Nello specifico si tratta di: Teana l’Orso, Satriano il Rumita, Tricarico (capofila del progetto) l’màshkr, Cirigliano le Stagioni, Aliano le Maschere cornute, San Mauro Forte i Campanacci, Lavello il Domino, Montescaglioso con due Carnevali e la maschera che lo contraddistingue, il Carnevalone, Stigliano il Pagliaccio.

Ogni comune ha le sue tipicità a tradizioni. Partendo dal comune capofila, ovvero quello di Tricarico dove le maschere del luogo rappresentano toro e mucca. Nel dialetto locale si chiamano “l’Mash-kr” e prevedono per la mucca un cappello a falda larga, con foulard e velo entrambi bianchi, impreziosito da nastri colorati fino alle caviglie, per il toro – invece – nero e con nastri rossi.

Un'immagine del Carnevale di Tricarico con il toro la mucca
Fonte: Ufficio Stampa - ATP Basilicata
Il Carnevale di Tricarico con le due maschere del toro e della mucca

Tra i più conosciuti, poi, quello di Teana con l’Orso e il “processo”, che si tiene l’ultimo sabato di festa. La Foresta che cammina, invece, è a Satriano con il Rumita, spirito del bosco, gli uomini che diventano alberi e viceversa.

Una sfilata con Pulcinella e le maschere delle 4 stagioni e i 12 mesi si può ammirare a Cirigliano, dove il corteo prende il via dal cinquecentesco Castello Baronale e percorre il centro storico.

Ad Aliano, invece, vi sono le maschere cornute che sfilano per il borgo, mentre a San Mauro Forte durante il Carnevale si sente il suono dei campanacci.

I “festini” si tengono a Lavello, si tratta di appuntamenti in cui si balla con il Domino, una maschera che indossa una tunica in raso. A Montescaglioso vanno in scena il Carnevalone Tradizionale e il Carnevale Montese, mentre il Pagliaccio è protagonista a Stigliano.

Il progetto dei Carnevali storici

I Carnevali in Basilicata hanno preso il via dal 13 gennaio e si concluderanno il 13 febbraio 2024, quando prenderà il via il periodo della Quaresima. E così, in questi luoghi, miti e leggende mettono al centro della scena la natura e gli animali, le tradizioni del passato e le tipicità. Le varie manifestazioni hanno preso il via a San Mauro Forte e si concluderanno in occasione del Martedì Grasso (il 13 febbraio).

In quasi ogni comune della Basilicata si farà festa con appuntamenti tradizionali. Un’occasione perfetta per scoprire questa terra, bellissima e affascinante. La Rete dei Carnevali è un progetto che ha come obiettivo quello di valorizzare e promuovere le identità lucane sia all’interno che all’esterno della regione.