Sciopero negli aeroporti con voli a rischio e ritardi: come possono tutelarsi i passeggeri

Volare durante uno sciopero può sembrare impossibile, ma tra voli garantiti, norme europee e tutele obbligatorie esistono strumenti chiari per non rimanere a terra

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Francesca Pasini

Content writer & Travel Expert

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

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Il 28 novembre è previsto uno sciopero nazionale indetto dai sindacati USB e CUB in protesta contro la legge di bilancio del governo per il 2026. Ad essere interessati sono sia il settore privato sia quello pubblico, e tra questi anche gli aeroporti italiani, sui quali si prevede che abbia un impatto significativo, con il rischio di ritardi diffusi e cancellazioni negli aeroporti di tutto il Paese. È infatti prevista la partecipazione allo sciopero di equipaggi di volo, addetti ai bagagli, personale di terra e altri lavoratori del settore aeroportuale, rendendo probabili disagi operativi. Un secondo sciopero, che potrebbe avere ripercussioni sul traffico aereo, è stato indetto da CGIL per il 12 dicembre e si prolungherà per 21 ore.

Dovete partire proprio nel giorno in cui c’è lo sciopero generale e avete il timore di rimanere a terra, con conseguente perdita dei soldi investiti per il volo e per la vostra vacanza? Niente panico, esiste un regolamento europeo che permette a tutti i viaggiatori di tutelarsi, ma è bene conoscerne i dettagli per sapere come muoversi in queste occasioni.

Come comportarsi in caso di sciopero in aeroporto

A proposito di scioperi negli aeroporti, è bene sapere innanzitutto che l’ENAC (ente nazionale per l’aviazione civile) garantisce l’operatività dei voli programmati nelle fasce orarie 07:00–10:00 e 18:00–19:00.

Si può consultare l’elenco dei voli garantiti pubblicato da ENAC e i passeggeri sono invitati anche a verificare lo stato del proprio volo direttamente con la compagnia aerea con cui devono volare.

Ma ci sono altri dettagli e regole da conoscere per tutelarsi in caso di sciopero in aeroporto. I diritti dei passeggeri sono garantiti ai sensi del Regolamento UE 261 nel caso in cui il loro volo sia interessato da un’azione di sciopero.

Quando si ha diritto al risarcimento?

Se vi state chiedendo se i passeggeri abbiano diritto a un risarcimento in caso di sciopero, la risposta è: dipende. Da cosa? Da chi aderisce allo sciopero. Secondo il Regolamento UE 261, il diritto a un risarcimento dipende dalla causa del disservizio. Vediamo quali sono i casi, segnalati anche da AirAdvisor.

Si ha diritto al risarcimento se allo sciopero partecipa il personale della compagnia aerea. Si tratta di uno sciopero interno, il che significa che la compagnia è responsabile della disponibilità del proprio personale.

I passeggeri, in tal caso, possono avere diritto a un risarcimento:

  • se il volo viene cancellato con breve preavviso (meno di 14 giorni),

oppure

  • se arrivano alla destinazione finale con un ritardo superiore a 3 ore.

Non si ha diritto al risarcimento se il disservizio è causato da personale aeroportuale o da soggetti terzi. In questo caso si parla di circostanze straordinarie e il risarcimento da parte della compagnia aerea non è previsto.

Ma non tutto è perduto: indipendentemente dalla causa, le compagnie aeree devono comunque garantire alcune tutele ai passeggeri. Eccole:

  • ri-protezione su un altro volo o un itinerario alternativo;
  • rimborso del biglietto;
  • assistenza in aeroporto (pasti, bevande e sistemazione in hotel se necessaria).

Inoltre, i viaggiatori hanno anche diritto al rimborso di tutte le spese ragionevoli sostenute nel caso in cui la compagnia non provveda all’assistenza, come pasti, trasporti o costi alberghieri. Per poterlo ottenere è fondamentale conservare tutte le ricevute.

“Le compagnie aeree spesso confidano nel fatto che i passeggeri non conoscano la differenza tra uno sciopero interno e un disservizio aeroportuale più ampio – ha affermato Anton Radchenko, avvocato esperto di aviazione e CEO di AirAdvisor -. Tuttavia, ai sensi del Regolamento UE 261, quando il personale interno di una compagnia aerea partecipa a un’azione sindacale, i passeggeri possono comunque avere un chiaro diritto al risarcimento. Ciò che conta è la causa reale del ritardo, non l’ampiezza dello sciopero in corso”.

I consigli ai passeggeri

Ecco infine alcune raccomandazioni utili ai passeggeri per sapere sempre come comportarsi in caso di sciopero aeroportuale:

  • verificare se il proprio volo è indicato come ”garantito” sul sito di ENAC;
  • contattare con anticipo la compagnia aerea per confermare lo stato del volo e le opzioni di ri-protezione;
  • conservare tutte le ricevute relative a pasti, trasporti e alloggio;
  • richiedere una conferma scritta del motivo del disservizio.