Valencia è una città strepitosa che offre esperienze e attività per turisti di tutte le età e per ogni gusto. Festival, sport, appuntamenti e visite gratuite; ma non solo: Valencia è anche una capitale dello shopping. Ecco 10 cose da comprare e mettere in valigia.
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Indice
La paella valenciana, cosa serve
Inutile dire che Valencia è la città della paella per eccellenza. Questo piatto, che nella ricetta originale si compone di riso, pollo, coniglio, fagioli di Lima e taccole, con le lumache quando è stagione, si mangia ovunque e quasi sempre a pranzo (diffidate dai locali che la propongono anche la sera perché potrebbero essere troppo turistici!). Difficile mangiare altre paella dopo che si assaggia quella valenciana. Lo shopping allora non può che partire dai banchi del Mercato centrale o del Mercato coperto del Cabanyal per chi alloggia vicino alla spiaggia (aperti tutte le mattine dal lunedì al venerdì fino alle 14 circa). Qui si possono comprare le spezie per la paella, di solito in un mix già pronto; e i garrofónes (i fagioli) da comprare secchi e cucinare con calma dopo qualche ora di ammollo. Sia nei mercati che nei negozi di articoli per la casa e nelle ferramenta – per chi viaggia in auto- si trova la tradizionale padella per cucinare la paella, di piccole dimensioni per due persone o enormi per un pranzo collettivo.
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Jamon serrano (sottovuoto)
Anche il prosciutto, jamon serrano, qui è un’istituzione e quelli interi sono quasi decorativi e da arredo nei locali e supermercati. Da comprare e portare via, la soluzione ideale è quella del sottovuoto: basta andare al mercato e chiedere di affettare il prosciutto e metterlo in buste sottovuoto pronte per il viaggio. Chi viaggia in macchina può osare e portare a casa una coscia intera, che in alternativa si può spedire. Consigli per mangiarlo? Il jamon serrano è talmente saporito che si può mangiare da solo, con un poco di pane, come una delle tradizionali tapas servite nei bar per accompagnare la birra.
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Horchata e la chufa essiccata
Sempre partendo dalla tavola, difficile non tornare a casa con una certa dipendenza da Horchata, una bevanda a base del tubero di chufa, ricca di nutrienti e vitamine, e particolarmente dissetante e rinfrescante in estate. Esiste nella versione a temperatura ambiente, fredda o tipo granita e si beve nelle horchaterie (delle specie di gelaterie), di solito accompagnata dai fartons, una specie di dolcetti allungati, artigianali e ricoperti da uno strato di zucchero. Portare l’horchata può essere complicata, ma al mercato vendono i tuberi di chufa secchi per produrla una volta rientrati in Italia. Ecco la ricetta per 250 grammi di chufa e un litro d’acqua: la chufa va lasciata in ammollo per 24 ore, poi lavata e messa in un frullatore insieme a parte dell’acqua. Aggiungere il resto dell’acqua e poi filtrare più volte fino a raccogliere tutto il liquido, a cui aggiungere limone, cannella e zucchero a piacere.
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Una bottiglia di Vermut per ricordi felici
Anche se il Vermouth ha origini torinesi, sappiate che a Valencia l’aperitivo a base Vermut è consolidato, apprezzatissimo e molto diffuso specialmente in estate. Bianco o rosso, questo vino aromatizzato con spezie e zuccheri, è servito con ghiaccio e una fettina di arancia o limone. Ci sono in città e nei mercati diversi banchi che vendono bottiglie di Vermut valenciano: un piacevole ricordo dei tramonti in terrazza o lungomare.
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Le scarpe: shopping a Valencia
Per la vicinanza alle isole Baleari, a Valencia si usano tanto le Minorchine, e non solo in estate. Sono i sandali di pelle, chiuse dalla metà del collo del piede ma con le punta delle dita appena scoperte, e con un cinturino anch’esso in pelle. Esistono in tantissimi colori e sono sia da donna che da uomo o per bambini. E che dire delle espadrillas? Sono le scarpe in tela con suola in farro o canapa, utilizzate tantissimo da più e meno giovani, uomini e donne, specialmente in estate. La tela esiste in diversi colori, invece la suola può essere piatta e bassa o con la zeppa anche molto alta.
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Accessori & c.
Impossibile tornare a casa da una gita a Valencia senza un ventaglio! Ce ne sono di mille tipi, colori e dimensioni e nessuna donna in estate esce senza averne uno in mano o nella borsetta. Vedrete ragazze e signore (un po’ meno signori forse) sventolarsi in qualsiasi angolo delle strade e dei giardini. Diventerà un vizio!
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Flamenco a casa
A Valencia troverete diversi locali dove ascoltare la musica flamenca e vedere i balli. E ovviamente intorno al Flamenco si è creato un vero e proprio mercato. Vestitini e scarpette per bambine sono in vendita in tutti i negozi di souvenir, insieme a cartoline, nacchere e cd. Chi balla flamenco o prende un po’ più seriamente questa arte, può trovare diversi negozi per comprare le nacchere, gli scialli e le scarpe più professionali.
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Artigianato di Valencia
Per quanto riguarda l’artigianato tipico, a Valencia si può comprare abbigliamento in seta di altissima qualità. Anche l’artigianato in vimini è tradizionale della città; tanto da esistere una via dedicata esclusivamente ai prodotti fatti di vimini, la calle de las Cestas. Per gli appassionati di ceramica, lavorazione con una grande tradizione nella regione, il mese di maggio con la fiera de L’Escuareta è il momento giusto per venire e trovare oggetti di terracotta e argilla. Durante i mesi estivi, nei mercatini alla Marina e lungo la spiaggia si possono comprare prodotti artigianali e souvenir.
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Mercatino dell’usato
Si chiama Rastro ed è il mercatino delle pulci di Valencia, che ha luogo tutte le domeniche dalle 9 alle 14 nel parchetto tra Av. Tarongers e Lluis Peixo, abbastanza vicino alla zona delle spiagge. Non è tanto grande ma un appuntamento fisso per chi ama il vintage e l’oggettistica di seconda mano e qui può trovare giornalini, dischi, arredamento e qualche chicca originale e molto local. In settimana invece, il giovedì mattina, l’appuntamento è al mercato del Cabanyal: un mercato grandissimo di abbigliamento, scarpe, biancheria per la casa e arredamento dai prezzi davvero convenienti.
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Medicine
Per i più pragmatici: in Spagna le medicine costano meno che in Italia quindi se c’è uno spazio libero in valigia perché non fare una scorta di antidolorifici e analgesici?