Alla scoperta delle Lame Rosse, la Cappadocia delle Marche

La natura crea meraviglie continue, come le Lame Rosse della regione Marche, uno spettacolo davvero raro e che ci fa vivere la sensazione di essere su un altro pianeta

Nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, che si trova a cavallo tra Marche e Umbria, prende vita una meraviglia della natura piuttosto unica nel suo genere. Sono le Lame Rosse di Fiastra, un luogo che solo a guardarlo ci catapulta in un’altra realtà.

Questa zona, infatti, è soprannominata la “Cappadocia delle Marche”, ma anche “I Camini della Fate” o il “Grand Canyon delle Marche”. Sì, perché lo splendore che ci si ritrova davanti sembra quasi una dimensione alternativa.

Parliamo di mastodontici pinnacoli che si innalzano al cielo e creati dal poetico e arduo lavoro degli agenti atmosferici in migliaia di anni. Più precisamente, sono degli strati di roccia che non possiedono la loro parte superficiale. Per questo motivo il substrato di ferro è in vista. La parte calcarea della montagna, invece, si è ridotta in frantumi e posata sul terreno, dando vita a un enorme ghiaione.

La sensazione che si avverte passeggiando in questi capolavori naturali è di costante stupore. Ci si sente minuscoli e abbracciati da maestosi canyon rossi. Una sorta di dimensione onirica frutto del lavoro del vento e della pioggia.

Generalmente si pensa che per raggiungere tesori della natura così incredibili sia necessario attraversare dei sentieri difficoltosi. In questo caso specifico, invece, il percorso da fare non è eccessivamente impegnativo. Un tragitto ben segnalato e con molti spazi all’ombra. Certo, non manca qualche salita disagevole e le scarpe da trekking sono necessarie, ma lo spettacolo naturale vi farà sicuramente dimenticare lo sforzo vissuto.

L’itinerario più comune per arrivare alle Lame Rosse è quello che parte da un’altra meravigliosa gemma delle regione Marche: il Lago di Fiastra. L’area è particolarmente suggestiva e ricca di lunghi tratti di pregni di florida vegetazione, alcune visuali sul lago, fino al paesaggio da favola regalato dal colore infuocato delle Lame.

Lo specchio d’acqua, tra l’altro, è artificiale. Infatti, la diga sul fiume Fiastrone, costruita alla fine degli anni cinquanta, ha creato un bacino che ha sommerso piccoli nuclei abitati del fondovalle. Tuttavia, è un posto particolarmente amato grazie al suo magnifico colore verde smeraldo esaltato anche dai floridi boschi che lo circondano.

Insomma, con un paio di scarpe adeguate e con un po’ di buona volontà è possibile assistere a un vero e proprio gioiello della natura e che vi farà vivere la sensazione di essere atterrati su un pianeta parallelo.