Immergersi nella bellezza dell’Abbazia di Chiaravalle

Tour virtuale per conoscere questa eccellenza che, fin dal Medioevo, si è insediata nel territorio milanese

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Fondata nel 1135 da San Bernardo, l’Abbazia di Chiaravalle, alle porte di Milano, è inserita all’interno del Parco Agricolo Sud. Tutt’oggi è abitata da una comunità monastica cistercense che conta una quindicina di monaci che ne preserva la quiete e la bellezza. L’Abbazia è infatti uno straordinario esempio architettonico di coesistenza di stile Romanico e Gotico.

Anche all’interno ospita alcune opere di pregio e dal chiostro duecentesco si accede alla Sala capitolare, in cui si possono ammirare pregevoli graffiti che mostrano la Milano della fine del XV secolo. Dai deambulatori s’incontra il refettorio e si contempla la vista della torre nolare, detta “ciribiciaccola“, la parte architettonica più conosciuta e affascinante dell’Abbazia.

Il complesso monastico ha anche un antico mulino dove un tempo venivano macinate le granaglie e che oggi è stato trasformato in un centro polifunzionale di educazione alla sostenibilità. Un luogo bellissimo, dal fascino mistico, che i milanesi spesso visitano la domenica raggiungendo l’Abbazia in bicicletta, grazie a una recente pista ciclabile che giunge fino a Chiaravalle.

Ma chi non ne ha mai sentito parlare, ora la può visitare con un tour virtuale immersivo che dà la possibilità a tutti di conoscere da vicino questa eccellenza che, fin dal Medioevo, si è insediata nel territorio milanese. Grazie a spettacolari fotografie a 360°, schede dettagliate, interviste, audio, video e opuscoli scaricabili, con il virtual tour multimediale è possibile visitare ben 63 hotspot sulla chiesa del XIII secolo, il chiostro, la cappella, il cimitero monastico, il mulino, il refettorio dei monaci, la sala del capitolo, la bottega dei monaci di Chiaravalle.

Alle porte del capoluogo lombardo, qui sembra di essere catapultanti in un altro mondo e in un altro periodo storico. A pochi chilometri la Tangenziale Ovest, qui tra campi e viali alberati non si sente volare una mosca. Le giornate dei monaci sono scandite dalla preghiera e dal lavoro, secondo la tipica ispirazione benedettina. Oggi i monaci dell’Abbazia producono miele, marmellate, sughi e sali e gestiscono il bestiame dell’azienda agricola. Chi viene qui non torna a casa a mani vuote e fa acquisti di prodotti genuini – che a Milano non è sempre facile trovare – nella bottega dei monaci oppure li degusta direttamente nel Ristoro dell’Abbazia.

A questo link si accede al tour virtuale dell’Abbazia di Chiaravalle. Per migliorare l’accessibilità ai contenuti, in particolare per anziani e ipovedenti, i tour dispongono di un supporto vocale che legge tutti i contenuti presenti sia in italiano sia in inglese. “Uno degli elementi della regola di San Benedetto, padre fondatore dell’ordine Cistercense, è l’accoglienza, l’ospitalità”, spiega Stefano Zanolini, Abate dell’Abbazia di Chiaravalle nel video di benvenuto. “Per questo abbiamo voluto organizzare questo virtual tour per manifestare ancora la pratica della ospitalità anche per chi non ha la possibilità di essere presente di persona, per disabilità o distanza da Milano e per permettere la visita anche ai luoghi di clausura abitualmente non visitabili”.