Situato a metà strada tra Avignone e Nîmes, nel sud della Francia, il Pont du Gard è una maestosa opera di ingegneria che testimonia la grandezza dei Romani. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1985, oggi è considerato il monumento antico più visitato di Francia e uno dei luoghi culturali più importanti d’Europa, tanto che la sua immagine compare sulle banconote da 5 Euro.
Nonostante i suoi 2.000 anni di storia, la struttura è ben conservata e faceva parte dell’acquedotto romano che serviva per far passare l’acqua dalla sorgente di Fontaine d’Eure a Uzes fino al Castellum di Nemausus, oggi conosciuta con il nome di Nîmes. Colonia romana sotto l’impero di Augusto, Nîmes è stato un centro molto importante, ma la costruzione dell’acquedotto (lungo 50 chilometri) venne, forse, motivata più da una questione di immagine e di prestigio del potere romano che per vera necessità, giacché all’epoca la città era già ben rifornita grazie ai suoi pozzi locali.
L’acquedotto di Pont du Gard, in realtà, serviva per rifornire le terme, i bagni, le ricche dimore e le fontane cittadine. La sua costruzione richiese l’impiego di un migliaio di uomini, che vi lavorarono per circa 30 anni e ancora oggi sui blocchi di pietra si possono vedere le tracce della complessa impalcatura utilizzata per sostenere la struttura durante la costruzione. Nel corso dei secoli, il ponte ha subito spesso alcuni lavori di potenziamento e sono state costruire delle scale per permettere ai visitatori di accedere all’acquedotto, mentre la parte inferiore serviva per il passaggio di carri e persone.
I numeri parlano da soli e dimostrano la grandiosità di questa immensa opera romana: il Pont du Gard si sviluppa su tre piani di arcate costruite con blocchi di pietra calcarea pesanti oltre 6 tonnellate, che i Romani si erano procurati dalle cave vicine al fiume. Ha un’altezza di 49 metri, tanto da essere il più alto ponte d’acquedotto di tutto l’impero romano, e una larghezza di 275 metri che gli serviva ad attraversare l’intero corso del fiume Gardon e sufficiente a canalizzare un volume d’acqua tale da assicurare a Nîmes circa 20.000 metri cubi al giorno.
Le tre file di archi si impilano in modo crescente dal basso verso l’alto, divenendo sempre più stretti, si va dai 6 archi alti 22 metri e distribuiti su 142 metri di lunghezza dell’arcata inferiore agli 11 di quella intermedia alti 20 metri e sviluppati su 242 m di lunghezza per finire con l’arcata superiore con 35 archi estesi su 275 m. Un’enormità per quell’epoca. Punto di forza del turismo in Provenza, il Pont de Gard è una tappa irrinunciabile per chiunque vada in visita ad Avignone o Nîmes che distano a meno di 30 km dall’acquedotto.
Sempre aperto al pubblico – anche se il periodo migliore è sicuramente l’estate – oggi il Pont du Gard è percorso a piedi da oltre un milione di turisti che vedendo la costruzione da vicino restano sbalorditi da questo gigante di pietra gialla immerso nelle acque del fiume e circondato da panorami suggestivi che hanno sicuramente accresciuto il suo fascino.
Inserito in un contesto naturalistico che si estende per 165 ettari e che oltre al monumento comprende anche il fiume, le sue sponde, e un bosco di leccio e olivi secolari, qui in primavera e in estate è possibile combinare alla visita “artistica” altre attività, dal canottaggio per attraversare parte del fiume Gardon al trekking con sentieri per gli appassionati che conducono a punti panoramici dai quali si ammira l’opera immersa nel rigoglioso paesaggio circostante. Sempre nei mesi estivi è possibile immergersi nelle acque del fiume Gardon per rinfrescarsi dalla calura, inoltre vi sono due ristoranti con vista sul ponte, vari snack bar e aree picnic, situate sulle rive del fiume per un momento di relax.
Negli spazi intorno al Pont du Gard si svolgono attività per i più piccoli e quindi si tratta di un luogo adatto per tutta la famiglia. Attraverso il percorso Ludo, i bambini dai 5 ai 12 anni possono cimentarsi in attività divertenti e creative in uno stimolante viaggio nel passato per conoscere da vicino la civiltà romana durante la costruzione dell’acquedotto attraverso quattro tematiche: acqua, storia, natura e archeologia.
Sulla riva destra si trova anche il Museo della Romanità che con una serie di ricostruzioni virtuali e multimediali racconta la storia del colossale ponte e propone anche uno spazio espositivo dedicato alle mostre temporanee con un programma ricco di eventi artistici e culturali. Lungo la riva sinistra del fiume si può percorrere, invece, “Ricordi della Garriga” un circuito a cielo aperto di un chilometro e mezzo all’interno di una meravigliosa foresta mediterranea, per scoprire la storia dell’agricoltura, del territorio e i resti dell’acquedotto romano.
Nel periodo estivo, Pont du Gard diventa il palcoscenico di numerose manifestazioni: nel mese di giungo va in scena Fééries du pont (“incanti del Pont”) una meraviglioso spettacolo teatrale e artistico, mentre a luglio si svolge il Lives au Pont un evento musicale con una vasta gamma di concerti rock, pop o soul. Senza dimenticare che tutte le sere, dal primo luglio al 31 agosto, il ponte si illumina in un gioco di suoni, colori, danze e manifestazioni gastronomiche organizzate all’aperto offrendo al visitatore un’atmosfera magica davvero suggestiva.