Napoli è la città più hipster d’Italia: ecco perché

Anche nei viaggi ci sono mete hipster e mete non adatte a questa filosofia di vita

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Gli hipster americani sanno bene di cosa parlano. E quando sostengono che in Italia ci sia una delle città più hipster del mondo molto probabilmente hanno ragione. Questo termine, coniato negli Anni ’40 proprio negli Stati Uniti, sta a indicare quello stile di vita dei giovani di razza bianca benestanti che vuole emulare quello dei jazzisti afroamericani.

Fissati per il “bio”, per il pacifismo, per l’ecologia, l’artigianato e lo “slow food“, gli hipster hanno visto nella nostra Napoli tutto ciò che rappresenta al meglio il loro pensiero.

Sì perché anche nei viaggi ci sono mete hipster e mete non adatte a questa filosofia. Destinazioni fuori dalle solite rotte (“off the beaten path”, direbbero in inglese), dove le avventure più belle sono anche quelle più inaspettate. E a chi visita Napoli accade proprio ciò.

Moltissimi artisti e scrittori scelgono la splendida città del Sud Italia affacciata sul golfo alla ricerca di ispirazione o addirittura una musa in carne e ossa. Se ne sono innamorati intellettuali d’avanguardia come Ernest Hemingway, Pablo Neruda e Andy Warhol. E oggi, sedotti dalle immagini trasmesse al cinema e alla Tv da serie come “Gomorra” o “L’amica geniale” sono in molti a visitare la città in cerca proprio delle location urbane lontane dei classici circuiti turistici.

Per i viaggiatori che cercano l’autenticità tutta italiana di una volta, con le nonnine che danno consigli su cosa vedere e dove mangiare, con le Vespe che sfrecciano lungo le strade e le grida della gente, Napoli è la migliore città da visitare.

E questo titolo, a Napoli, è stato conferito anche dalla prestigiosa guida Lonely Planet, che descrive il fascino dei locali notturni di piazza Bellini: “Sul lato occidentale gli studenti si riuniscono al Caffè dell’Epoca per i celebri spritz a 2 euro, dopodiché si dirigono verso i ritmi Afro del Teranga”. La guida fa notare che “Annidati tra dichiarazioni d’amore, graffiti e manifesti di protesta, la street art di talenti locali e internazionali decora le facciate della città. Potrete anche notare un Banksy, l’unico in Italia: una madonna grigio azzurra, con una pistola al posto dell’aureola”.

Questa città, a dire degli hipster statunitensi che ci vengono, non si fa bella per apparire agli occhi di chi la visita: è affascinante proprio perché non fa nulla per nascondere quello che è.

napoli-citta-hipster-italia
Fonte: 123rf
@123rf