Tra leggende e draghi, l’isola di San Giulio, una bellezza sul lago d’Orta

L'antica leggenda legata al Santo e al drago ha reso ancora più affascinante la storia di questa piccola e bellissima isola

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Redazione

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Pubblicato: 7 Maggio 2020 16:30

Sul Lago d’Orta c’è una piccola isola, quasi interamente sovrastata da un monastero, nota ai più per una leggenda che unisce draghi e Santi. Si tratta dell’Isola di San Giulio, un atollo di 275 metri di lunghezza dominato da un antico edificio: l’Abbazia Benedettina Femminile Mater Ecclesiae. Il luogo sacro si scorge già da lontano, sulla barca che porta all’isola, insieme ad altre ville, residenze estive di privati.

San Giulio è avvolta da tantissima storia, magia e miti che coinvolgono serpenti, draghi e mostri. Una di queste leggende, la più famosa, è legata al Santo che ha dato il nome all’isola. Un omaggio per averla liberata da un drago che aveva scelto questo spazio verde, incontaminato e bellissimo, come propria dimora.

Si racconta che il drago terrorizzasse tutti gli abitanti, distruggendo completamente i raccolti, spaventando i pescatori che vedevano affiorare la sua coda tra le acque del lago, nelle fredde e nebbiose giornate invernali.

Questo fino a quando Giulio, arrivato col fratello Giuliano nella vicina Gozzano, decise di affrontarlo, sul lago, utilizzando il proprio mantello come una zattera. Di questo rimase solo la famosa “vertebra del drago”, conservata ancora oggi all’Abbazia Mater Ecclesiae e a disposizione di tutti i viaggiatori e curiosi. Un vero osso di drago? Non sta a noi deciderlo, di certo questo è un vero reperto storico ritrovato sull’isola che, in un qualche modo, dona ancor di più fascino e mistero.

Nell’Abbazia, poi, vengono attualmente svolte ricerche e studi su testi antichi, oltre a traduzioni, restauro di tessuti e la preparazione del pane di San Giulio, come da tradizione. Qui, inoltre, c’è una piccola foresteria che accoglie i viaggiatori che sono disposti a seguire la vita liturgica interna con momenti di meditazione e di incontro. Ideale, insomma, per chi vuole prendersi anche una breve pausa dalla quotidianità.

Da vedere sull’isola di San Giulio, divisa col borgo Orta, c’è anche la Basilica dedicata al Santo che custodisce, in una teca di cristallo, le antiche spoglie. È raggiungibile attraversando la Via del silenzio e della meditazione, in cui si possono leggere e seguire i consigli scritti sui cartelli che si trovano lungo il cammino. Passeggiando per il piccolo atollo è impossibile non scorgere anche antiche ville, un tempo case di canonici: la più famosa è Villa Tallone che, ogni anno, ospita importanti concerti di musica classica.

Questo splendore di isola, nel cuore del Piemonte, è dunque una perfetta meta per gite mordi e fuggi, per chi è in cerca di posti misteriosi, ma anche per chi ha voglia di prendersi una pausa o, più semplicemente, godersi la vista e lo splendido panorama sul Lago d’Orta.

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Isola di San Giulio. Fonte: iStock