Firenze: 5 viste panoramiche imperdibili sulla città

Non c'è solo la terrazza di Piazzale Michelangelo per godere dello skyline della Culla del Rinascimento: una lista dei migliori belvedere del capoluogo toscano

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Lorenzo Calamai

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Dopo quattro continenti, diciassette paesi, quindici capitali ha scoperto che il più delle volte quello che cerchi non è poi così lontano da casa.

Pubblicato: 4 Febbraio 2025 17:25

A Firenze d’estate fa un gran caldo. In primavera le comitive scolastiche affollano le piazze aggiungendosi ai turisti. D’autunno è una meta privilegiata per godere dell’ultimo tepore con un classico weekend di visita a una delle più belle città d’arte in Italia.

La verità è che se si vuole avere il tempo di ammirare Firenze con un ritmo più slow, rifuggendo l’offerta del turismo mordi e fuggi e i momenti di maggiore affollamento del centro, l’inverno è il momento ideale.

Il meglio di sé Firenze lo dà negli scorci e nelle tante vedute panoramiche che si godono attorno al centro storico, con il cielo terso del mattino nel periodo freddo dell’anno. Da qui si gode la magniloquenza e la grande bellezza dei monumenti simbolo della Culla del Rinascimento: la Cupola del Duomo, la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio, i campanili di Santa Croce e Santa Maria Novella, la facciata disadorna di Santo Spirito e la sagoma schiacciata verso terra di Palazzo Pitti.

Piazzale Michelangelo è ovviamente la terrazza panoramica più gettonata di Firenze. Fu costruito nel 1869 nell’ambito delle numerose opere urbanistiche che cambiarono l’aspetto della città, divenuta provvisoria capitale d’Italia. Qui una copia in bronzo del David di Michelangelo troneggia in mezzo a una grande piazza dai cui margini si gode di una visuale privilegiata su tutto il centro storico fiorentino, con l’Arno che divide in due la città.

Piazzale Michelangelo a Firenze
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La vista sulla città da Piazzale Michelangelo

Il Piazzale Michelangelo si può raggiungere in auto o a piedi, salendo le rampe che si snodano sui fianchi della collina a partire dal quartiere di San Niccolò. Essendo celebre, è anche uno dei luoghi più frequentati in città, ma Firenze e i suoi dintorni offrono un lungo elenco di luoghi panoramici da dove godere di vedute uniche e meno affollate.

La vista dalla Chiesa di San Miniato al Monte

Ha compiuto da poco mille anni la Basilica di San Miniato al Monte, la cui costruzione venne avviata nel 1018 sul luogo dove, si dice, era solito affrontare la propria vita da eremita il martire della chiesa cattolica, San Miniato.

La chiesa si trova nelle immediate vicinanze di Piazzale Michelangelo, sopraelevata rispetto alla terrazza panoramica. Vi si accede da alcune rampe di scale che portano al livello del cimitero monumentale che circonda l’edificio religioso. Ci si trovano sepolti tra gli altri lo scrittore fiorentino Vasco Pratolini, l’inventore di Pinocchio Carlo Lorenzini detto Collodi, il regista Francesco Nuti, l’uomo politico Giovanni Spadolini.

Firenze San Miniato al Monte
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Vista su Firenze da San Miniato al Monte

La Basilica ha una splendida facciata romanica decorata da un mosaico duecentesco. All’interno vi si trovano alcune opere d’arte di grande valore, tra cui spiccano gli affreschi della Cappella del Cardinale opera di Antonio e Piero del Pollaiolo.

Una volta salite le scale fino alla facciata della Basilica, voltando le spalle alla porta, si ammira una potente vista panoramica sulla Cupola del Brunelleschi e sul centro cittadino, che si ergono al di sopra dei tetti rossi della città, sullo sfondo il massiccio di Monte Morello. Nelle giornate più limpide e terse appaiono in lontananza anche le cime dell’Appennino pistoiese, talvolta candidamente imbiancate.

Il panorama da Via Bolognese

Uscendo dalla città in direzione di Trespiano, frazione collinare dove si trova il più esteso cimitero della città, si percorre via Bolognese, che si trasforma poi nella Strada statale 65.

Dopo aver superato la località La Lastra, la strada imbocca un tratto piuttosto panoramico: sulla collina a fianco si scorgono le ville che contornano la cittadina di Fiesole, mentre nella stretta valle diversi metri più sotto scorre il Mugnone, uno degli affluenti dell’Arno.

In corrispondenza di una strada che sale ad un albergo sulla sinistra, si apre sulla destra della carreggiata uno spiazzo dove è possibile parcheggiare l’auto. Un muretto funge da parapetto e da questo luogo insospettabile si gode di una delle viste più belle sulla città di Firenze.

Vista sulla Cupola del Duomo di Firenze
Fonte: Lorenzo Calamai
La Cupola del Brunelleschi si staglia al centro di ogni panorama fiorentino

La verde collina di Fiesole digrada morbida verso la conca dove sorge la città, dominata dall’immensa figura della Cupola del Duomo. Solo uscendo fuori dalle strette vie del centro ci si rende davvero conto di quanto sia titanica la figura della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Poco più a sinistra ecco spuntare la sagoma di Palazzo Vecchio, mentre tante piccole case dai tetti rossi si affollano a stringersi in un abbraccio imperituro.

Per arrivarci non è vincolante utilizzare l’auto. La linea di autobus numero 25 ha una fermata nelle immediate vicinanze del punto panoramico.

Un colpo d’occhio mozzafiato: Bellosguardo

Da Bellosguardo sono passati Giuseppe Garibaldi e Henry James, Ugo Foscolo e Florence Nightingale. Tutti a bearsi del panorama mozzafiato che si gode da questa zona aristocratica di Firenze, caratterizzata da prestigiose ville che popolano una collina sopraelevata rispetto alla conca dove sorge il reticolato urbano.

Eppure Bellosguardo è un luogo praticamente di esclusiva frequentazione dei fiorentini, per giunta quelli che vivono nella zona, fuori dai circuiti turistici. Qui, nelle giornate assolate, non è difficile trovare coppie e famiglie che si godono una passeggiata fuori dal traffico e dal caos della città e rimangono ferme per decine di minuti ad ammirare il panorama.

Bellosguardo si trova a sudovest di Firenze, tra l’area di Porta Romana e quella residenziale di Soffiano. Si può arrivare ai piedi della collina facilmente utilizzando i mezzi pubblici, ma poi bisogna affrontare una passeggiata in salita per raggiungere il belvedere.

La vista è mozzafiato, sembra di poter fare un salto direttamente sulla Cupola del Brunelleschi. Nelle giornate più luminose lo sguardo spazia dalla collina di Fiesole sullo sfondo, scende fino a incrociare la torre dello Stadio Franchi e, in primo piano, ha tutti i principali monumenti in bella vista: Palazzo Vecchio, il Duomo, le chiese di Santa Maria Novella, Santa Croce e Santo Spirito, Palazzo Pitti.

Firenze, il panorama da Bellosguardo
Fonte: Lorenzo Calamai
Da sinistra a destra il Duomo, la forma cubica di Orsanmichele, Palazzo Vecchio, la facciata spoglia di Santo Spirito in primo piano e la chiesa di Santa Croce poco più indietro. All’estrema destra Palazzo Pitti

La Terrazza di Villa Bardini

Villa Bardini, sulla collina che domina il quartiere di San Niccolò, in Oltrarno, è una villa seicentesca di oltre sessanta stanze e saloni che oggi ospita mostre temporanee e un museo. È circondata da un grande parco, il Giardino Bardini, visitabile a pagamento, peraltro con lo stesso biglietto con il quale si può frequentare il più noto Giardino di Boboli.

Il panorama dalla terrazza immediatamente prospiciente alla villa è sensazionale. Da lì, lo skyline di Firenze sembra potersi raccogliere tutto all’interno della conca della mani, come un condensato estremo di bellezza architettonica senza tempo.

Il Giardino Bardini, inoltre, è noto per le fioriture dei glicini all’inizio della primavera, una caratteristica imperdibile per chi visita Firenze a marzo e ad aprile.

Villa Bardini a Firenze
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Tra i fiori lilla del glicine emergono i contorni di Firenze

La vista dalla panchina della regina a Fiesole

Anno 1888: la Regina Vittoria d’Inghilterra visita Firenze per la prima volta, un’esperienza che avrebbe rivissuto più volte nei dieci anni seguenti. Una città che aveva colpito la sovrana, grande amante dell’arte, della pittura e anche delle viste panoramiche.

Non di Piazzale Michelangelo, però, con la sua copia in bronzo del David di Michelangelo: di cattivo gusto entrambi, la piazza e la statua, ebbe a dire. La sua visuale preferita sulla città, si dice, era in cima a quella che oggi si chiama via Vecchia Fiesolana, su una panchina dalla quale si gode tutt’ora di una splendida vista su Firenze.

La chiamano, non a caso, la panchina della regina: una piccola panca di pietra sotto l’ombra di due alti cipressi, esposta a sud-ovest e baciata dal sole al tramonto, dalla quale si gode di un panorama molto largo su tutta la distesa cittadina.

La vista dalla panchina della regina a Fiesole
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Dalla panchina della regina si vede tutta la città