Chi sogna la Costiera Amalfitana immagina quasi sempre scorci da cartolina, scogliere a picco sul mare e borghi color pastello aggrappati alla roccia. Ma pochi sanno che, oltre agli eleganti stabilimenti balneari, esistono angoli più semplici e autentici dove godersi il mare senza spendere una fortuna: le spiagge libere. Sebbene la conformazione del territorio non lasci spazio a vaste distese sabbiose, quasi ogni località affacciata sul Tirreno regala piccoli lembi di costa accessibili a tutti, spesso incastonati tra scogliere e vegetazione selvaggia.
Tuttavia, durante l’estate, e soprattutto ad agosto o nei fine settimana più caldi, si popolano in fretta: meglio puntare sulla mattina presto o scegliere periodi meno affollati. In molte spiagge libere, anche se non gestite da stabilimenti, è comunque possibile affittare un ombrellone o una sdraio.
Un altro dettaglio da non sottovalutare è la presenza, quasi costante, di piccoli bar o ristoranti a pochi passi dalla riva: che si tratti di una rosticceria nascosta in una viuzza o di una terrazza sul mare che serve limoncello ghiacciato e pesce fresco, le occasioni per rifocillarsi non mancano mai.
Indice
Fornillo, il lato intimo di Positano
Nascosta appena oltre il caos scintillante di Marina Grande, la spiaggia di Fornillo è un piccolo rifugio dal ritmo lento. Si raggiunge solo a piedi, percorrendo un suggestivo sentiero che si snoda lungo la costa partendo dal centro di Positano, in un quarto d’ora di cammino, tra profumo di limoni e viste spettacolari.
L’arenile è composto da ciottoli levigati dal mare, e il tratto di spiaggia libera è un vero regalo per chi desidera tranquillità senza rinunciare alla bellezza. L’atmosfera è rilassata, quasi familiare, e la sensazione è quella di essersi lasciati alle spalle il mondo. È il luogo ideale per chi ama leggere con il rumore delle onde come sottofondo o lasciarsi cullare dal sole, lontano dalla folla e dalle vetrine eleganti del centro.
Cala di Salicerchie, un segreto da conquistare
A pochi minuti da Maiori, Cala di Salicerchie è una perla nascosta, custodita con cura da chi la ama davvero. Per raggiungerla occorre affrontare un sentiero un po’ impervio, che scende tra cespugli di macchia mediterranea e roccia viva. Ma è proprio questo piccolo sforzo a fare la differenza: una volta arrivati, ci si trova di fronte a uno scenario che toglie il fiato.
La spiaggia, raccolta e protetta dalle alte pareti rocciose, è un abbraccio di ciottoli chiari e sabbia dorata, dove si può davvero ascoltare se stessi. Nessun bar, nessuna musica sparata dagli altoparlanti, soltanto il suono del mare e il canto degli uccelli. Le acque cristalline attirano pesciolini e appassionati di snorkeling, mentre i sentieri nei dintorni invitano all’esplorazione.
Spiaggia di Furore, un tesoro nascosto tra le scogliere

Quando si parla del Fiordo di Furore, si entra in un universo a parte: il piccolo lembo di costa, lungo appena venticinque metri, è un concentrato di bellezza selvaggia e storia affascinante. Sospeso tra le pareti rocciose, è una delle spiagge più particolari della Costiera Amalfitana, nonché un luogo carico di significato culturale.
Sotto tutela dell’UNESCO, il Fiordo ha visto negli ultimi anni un’importante opera di recupero e valorizzazione: le vecchie case dei pescatori, costruite nella roccia, sono veri e propri testimoni di un passato di fatica e sapienza. Alcune di tali strutture ospitano oggi installazioni artistiche e raccontano, con immagini e oggetti, le attività che un tempo animavano la stretta insenatura: la pesca, certo, ma anche la produzione della carta, favorita dalla presenza costante del torrente che scendeva impetuoso fino al mare.
L’esperienza di trascorrervi un pomeriggio è quasi mistica: il sole tarda ad affacciarsi tra le rocce, e l’ombra mattutina regala una frescura inaspettata anche nelle ore più calde dell’estate. Quando la luce arriva, filtra tra le pareti scoscese creando giochi di riflessi sull’acqua che assomigliano a una tela impressionista.
Raggiungere la spiaggia può essere un’avventura (o si scende a piedi lungo un sentiero ripido, oppure si arriva via mare) ma ogni passo viene ripagato dalla meraviglia che attende in fondo: non a caso, è uno dei luoghi più fotografati della Costiera.
Marina di Conca, poesia tra le rocce
Nel cuore di Conca dei Marini, Marina di Conca è una raccolta baia che si raggiunge scendendo una lunga scalinata che si snoda tra bianche casette e limoneti, ma la vista che accoglie alla fine del percorso ripaga ogni fatica.
La spiaggia, di sassolini lisci, si affaccia su un mare dalle sfumature così intense da sembrare dipinto. Le barche colorate ondeggiano nel porticciolo, mentre sulla scogliera una piccola cappella veglia sul silenzio del luogo.
Dopo un tuffo nelle acque fresche e limpide, il consiglio è quello di proseguire verso la vicina Grotta dello Smeraldo, dove la luce del sole che filtra attraverso l’acqua dipinge riflessi verdi e dorati che trasformano la grotta in uno spazio sospeso tra sogno e realtà.
Spiaggia del Duoglio, trasparenze ai piedi di Amalfi

Poco fuori dal centro storico di Amalfi, un’altra gemma aspetta solo di essere scoperta: la spiaggia del Duoglio, vero paradiso per chi ama il contatto con la natura e le attività all’aria aperta.
Per arrivarvi, si deve affrontare una lunga scalinata immersa nel verde: circa quattrocento gradini tra cespugli, pini e scorci da sogno. Ai piedi della scogliera si apre una baia di candidi ciottoli lambita da un’acqua limpidissima.
Chi ama le emozioni più dinamiche può noleggiare un kayak e partire alla scoperta delle grotte marine che punteggiano la costa. Alcune insenature sono raggiungibili solo via mare, e nascondono angoli di bellezza incontaminata. Il paesaggio che si gode da qui è uno dei più suggestivi dell’intera Costiera: davanti si apre il Golfo di Salerno mentre alle spalle si innalzano le montagne che fanno da cornice.
Marina di Cetara, l’anima marinara della Costiera
In un tratto di costa caratterizzato da scorci spettacolari e atmosfere da favola, la spiaggia di Marina di Cetara si distingue per la semplicità autentica dei pescatori, delle famiglie che da generazioni vivono in simbiosi con il mare, e delle tradizioni che resistono al tempo.
La spiaggia si apre accanto al porticciolo, in uno scenario pittoresco dove le barche si alternano ai panni stesi e alle case dalle facciate color pastello. Il profilo della Torre Vicereale, che sorveglia discreta l’intera baia, aggiunge un tocco di storia mentre l’arenile, misto di sabbia e ciottoli, si allunga per circa novanta metri ed è frequentato soprattutto dai locali e da chi conosce bene i ritmi lenti del tratto di costa.
Qui si viene per ascoltare il rumore delle onde che si infrangono contro le barche, per godersi un bagno in acque tranquille e per assaporare, magari a fine giornata, un piatto di alici preparate come vuole la tradizione. L’esposizione a sud-est garantisce sole fino al pomeriggio inoltrato e rende la spiaggia perfetta anche per una fuga di qualche ora.