Il cuore di Napoli si trova su una collina e ha ispirato romanzi e fiction. Benvenuti a Pizzofalcone

Diventata popolare grazie a una fortunata serie di romanzi e a una fiction altrettanto seguita, Pizzofalcone è una storica zona di Napoli tutta da (ri)scoprire

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Aggiornato: 20 Maggio 2025 14:18

“Vedi Napoli e poi muori”, ha scritto Goethe una volta arrivato in città per cristallizzare, in qualche mondo, il sentimento che si nutre quando si arriva nel capoluogo campano. Oggi parliamo di napolitudine per esprimere un po’ lo stesso concetto, un termine che racconta le emozioni, la bellezza, i contrasti e la magia che vivono e sopravvivono nella città del sole e del mare, che incantano e meravigliano, e che scatenano una latente nostalgia nel momento in cui la si lascia.

Non è un caso che da anni, anzi da secoli, Napoli sia stata una vera e propria fonte di ispirazione. Per le canzoni, per le poesie e per la letteratura. E anche per i film, oggi più che mai, che hanno scelto proprio gli scenari all’ombra del Vesuvio per raccontare nuove storie sul piccolo e sul grande schermo.

Hanno scelto i quartieri spagnoli e il centro storico, le colline che regalano visioni mozzafiato, il goldo e il mare. E hanno scelto anche Pizzofalcone, diventato celebre proprio grazie ai romanzi di Maurizio De Giovanni “I bastardi di Pizzofalcone”, da cui è stata tratta anche una fortunatissima fiction televisiva.

Dove si trova Pizzofalcone, che ha ispirato romanzi e serie tv

Lontano dalle tappe più battute dai turisti che giungono in città, la zona di Pizzofalcone, che non è propriamente un quartiere a sé stante, merita una visita perché sa sorprendere e stupire in maniere inedite e straordinarie.

Ci troviamo a Napoli, appunto, a un’altezza di circa 60 metri. È qui che si è sviluppato l’agglomerato urbano di Pizzofalcone, anche conosciuto come Monte di Dio. In realtà si tratta di una collina, incastonata perfettamente tra il Borgo di Santa Lucia, il Chiatamone e Chiaia, nel quartiere di San Ferdinando.

La storia del Monte di Dio è molto antica ed è strettamente legata alle origini della città. Le prime testimonianze, infatti, risalgono VIII secolo a.C. quande nacque Parthenope, il primo insediamento urbano della città che poi sarebbe diventata Napoli e che comprendeva anche l’isolotto di Megaride, dove si trova il Castel dell’Ovo. Il nome che conosciamo oggi, invece, risale alla metà del Duecento quando, il Re di Napoli Carlo I d’Angiò, scelse questa collina, non appartenente al tessuto urbano, come sede della falconeria reale.

Pizzofalcone, come anticipato, è conosciuto anche come Monte di Dio perché proprio qui, nel XVI secolo, fu fondata una chiesa dal nome omonimo, con annesso un convento, di cui oggi non restano più tracce.

Rampe di Pizzofalcone, Napoli
Fonte: iStock
Vista di Napoli dalle rampe di Pizzofalcone

Cosa vedere a Pizzofalcone

Anche se poco estesa, la zona di Pizzofalcone merita una visita perché preserva alcuni luoghi molto interessanti e suggestivi, sia dal punto di vista storico che artistico. La prima tappa, in un tour che ci porta su questa collina, è sicuramente il sito archeologico di Monte Echia e i vicinissimi resti della Villa di Licinio Lucullo. Prendevi un po’ di tempo per sostare sul belvedere: da qui la vista del Golfo di Napoli è pura magia.

Sempre in cima potete scorgere il Palazzo Carafa di Santa Severina e la chiesa dell’Immacolatella, due edifici che segnano le origini stesse della zona dato che sono tra i primi insediamenti urbani. Concedetevi del tempo per passeggiare lungo le vie Egiziaca, un tempo occupata dal convento omonimo e anima commerciale della zona, e la residenziale Monte di Dio dove troverete l’ingresso del Palazzo Serra di Cassano, oggi sede dell’Istituto italiano per gli studi filosofici.

Una volta visitata la cima potete scendere al Chiatamone e al delizioso Borgo di Santa Lucia passando per le rampe di Pizzo Falcone. Percorretele con molta calma e uno sguardo attento per scorgere la bellissima Villa Ebe, costruita dall’architetto Lamont Young. Sempre sul monte Echia sorgono il Palazzo Carafa di Santa Severina e la chiesa dell’Immacolatella a Pizzofalcone, primi insediamenti urbani della zona.

Potere poi raggiungere il cuore di Napoli, e il lungo mare, anche attraversando il Pallonetto di Santa Lucia che conduce direttamente a Piazza Plebiscito. Scala dopo scala potete ammirare gli edifici della città, la Chiesa di Santa Maria della Solitaria e l’Istituto d’arte Palizzi che ospita il museo artistico industriale omonimo. La strada, inoltre, conduce all’ingresso della Galleria Borbonica, un percorso sotterraneo che si estende proprio sotto la collina di Pizzofalcone.

Percorrendo via Monte di Dio, invece, potete raggiungere la riviera di Chiaia percorrendo una strada puntellata da edifici settecenteschi, tra cui il Palazzo Serra di Cassano e il Teatro Politeama.

Ascensore Monte Echia, Napoli
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L’ascensore del Monte Echia che conduce sulla cima di Pizzofalcone

Come raggiungere Pizzofalcone

Ma come arrivare a Pizzofalcone? Il modo più suggestivo è sicuramente a piedi percorrendo le rampe di Pizzofalcone: una passeggiata impegnativa che, però, ripaga di tutta la fatica. In alternativa è possibile salire con l’ascensore del Monte Echia, che collega il borgo di Santa Lucia con il belvedere della zona, o con l’ascensore di via Chiaia che collega la via omonima a piazza S. Maria degli Angeli (Monte di Dio).