La Papuasia o meglio la Papua Nuova Guinea è uno stato indipendente dell’Oceania. Nell’ambito del Commonwealth dal 1975, è costituita dalla parte orientale della Nuova Guinea e da circa 600 isole tra le quali le più importanti sono la Nuova Bretagna e la Nuova Irlanda, appartenenti entrambe all’arcipelago di Bismarck. Fa parte dell’Oceania, una regione dell’Oceano Pacifico a nord dell’Australia, e confina a ovest con l’Indonesia.
Terra sperduta, variegata e affascinante dei famosi papua, la Papuasia è un territorio caratterizzato da coste molto frastagliate, golfi e insenature, diverse pianure, vaste foreste pluviali e montagne che superano anche i 4.000 metri, come la Central Cordillera. È uno dei luoghi più nascosti e incontaminati del pianeta: qui esistono ancora zone del tutto sconosciute e impenetrabili che attirano sempre più ricercatori e antropologi ma anche turisti in cerca di avventura.
È bene ricordare inoltre che il turismo a Papuasia è ancora in una fase iniziale per cui si troveranno alberghi molto costosi, trasporti locali non regolari e poco efficienti anche a causa delle scarse infrastrutture e delle strade poco asfaltate che rendono i collegamenti difficoltosi. L’unico zona dove è possibile guidare è nelle Highlands, dove si snoda in tutta la regione la Highlands Highway. Per muoversi è meglio volare con i piccoli aerei, che partono dalla capitale Port Moresby e raggiungono circa 20 destinazioni all’interno dell’isola.
La Papua Nuova Guinea è caratterizzata da un clima equatoriale, caldo e umido tutto l’anno lungo le coste e nelle pianure, mentre diventa progressivamente più freddo quando si sale di quota. Le piogge variano a seconda delle regioni ma sono comunque maggiormente concentrate da dicembre a marzo. Pertanto, se si vuole godere delle incantevoli spiagge o partecipare alle escursioni è meglio organizzare il viaggio nella stagione secca che dura da maggio a ottobre.
Per raggiungere la Papuasia dall’Italia ci vogliono circa 30 ore; non esistono voli diretti ma è necessario fare scalo a Hong Kong, Manila, Singapore, Cairns, Brisbane, Sidney o Giacarta. L’aeroporto principale del paese e quello internazionale di Port Moresby che si trova a circa 25 minuti di tragitto dalla città. Inoltre sono garantiti servizi navetta e minibus verso i grandi alberghi e la città. La sua capitale, che si trova lungo la costa sud-orientale, è Port Moresby, la più popolata e il principale porto del paese.
Nonostante sia considerata une delle città peggiori in cui vivere a causa della grande povertà e per la sua pericolosità alto per l’elevato tasso di criminalità, vi consigliamo di fare comunque una breve sosta perché comprende alcuni siti di notevole interesse che vale la pena visitare. Ci sono i Giardini botanici nazionali che vantano piante locali ed esotiche; il Parliament House, il simbolo della città ospitato in un grande edificio simile a una haus tambaram, ossia la tradizionale casa degli spiriti, con graziose decorazioni e tetto spiovente; il Museo nazionale che conserva alcune delle migliori collezioni di artigianato indigeno più una vasta esposizione che racconta la storia e la cultura del paese.
Per gli acquisti, si può girovagare per il mercato di Koki, vicino al porto, o nell’affollato Gordons Market, in cui trovare frutta e oggetti di artigianato. Inoltre è possibile fare shopping nel quartiere commerciale di Boroko, molto animato, che riunisce vari bar e ristoranti e un enorme centro commerciale. Port Moresby tra l’altro è anche un ottimo punto di partenza per raggiungere le spettacolari cascate di Rouna Falls e il Varirata National Park, dove, tra i sentieri si possono scorgere incantevoli viste sulla capitale e la costa caratteristica della Papuasia.
Per chi desidera nuotare o fare rafting, si può raggiungere il Brown River, il fiume che sta a nord della città, mentre le spiagge a est della capitale sono ottime per praticare snorkeling o immersioni. Nelle vicinanze di Port Moresby, si può arrivare al Kokoda Track, un percorso di quasi 100 chilometri in cui si possono incontrare le rovine di villaggi e monumenti che ricordano i caduti durante il combattimento tra australiani e giapponesi nella Seconda guerra mondiale.
Nella regione di Milne Bay, nella cittadina di Alotau, si trovano diverse spiagge di sabbia nera e fondali ricchi di fauna marina, insediamenti rurali come il villaggio di Wagawaga circondato da un bellissima foresta pluviale con cascate e punti panoramici. In tutta la regione ci sono altre località che vale la pena visitare, l’isola di New Britain dai bei fondali da esplorare, e Rabaul, un centro alle falde di un vulcano, o il Monte Hagen che conduce verso una delle parti più selvagge del paese.
Una delle più belle città della Papuasia e anche la più turistica è Madang, altro luogo ideale per la pesca subacquea o per immersioni in mezzo a coralli e vita marina. E poi oltre si intravede la valle del Sepik, attraversata dall’omonimo e gigantesco fiume che per le popolazioni tribali del territorio ha non solo un’importanza come via commerciale ma anche un enorme valore simbolico. Si può navigare il fiume a bordo di canoe ma alcune agenzie organizzano crociere fluviali e gite per esplorare lo stile di vita e la cultura dei villaggi affacciati lungo le rive.
Questa zona è nota anche per le sua arte tribale, e per i rituali di iniziazione: con un po’ di fortuna si può assistere al tradizionale sing-sing, ossia una festa in cui gli abitanti dei villaggi si vestono con indumenti spettacolari e pitture corporali.
Per concludere la nostra panoramica sulla Papuasia non può mancare un accenno alla regione delle Highlands, il territorio più popolato e più produttivo del paese. Qui sorgono le principali città come Kainatnhu, Mt Hagen e Mendi. Tra le valli e i fiumi vivono le grandi popolazioni della Nuova Guinea, come i Wigmen Huli che indossano particolari parrucche decorate con fiori e piume. Dalla città di Goroka, partono escursioni nella giungla e nelle vicine grotte o escursioni avventurose di qualche giorno sul monte Wilhelm, la vetta più alta del paese