Situata nel cuore della Campania, a pochi chilometri da Napoli, Caserta è una destinazione che sorprende per la ricchezza del suo patrimonio storico, artistico e paesaggistico. Conosciuta principalmente per la sua favolosa Reggia, la città e i suoi dintorni offrono molto di più, tra borghi medievali, oasi naturali, opere d’ingegneria d’epoca borbonica, e persino un’antica colonia utopica. Visitare Caserta è un invito a compiere un viaggio nel tempo, lasciandosi affascinare da fasti barocchi, visioni illuministe e atmosfere medievali, il tutto immerso in uno scenario naturale di grande suggestione.
Indice
Cosa vedere a Caserta
La favolosa Reggia di Caserta
Cuore monumentale della città e tappa imperdibile per chi visita la Campania, la Reggia di Caserta è uno dei più grandiosi esempi di architettura barocca in Europa. Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1997, fu voluta da Carlo di Borbone nel 1752 per dare vita a una nuova capitale del Regno di Napoli. L’ambizioso progetto fu affidato all’architetto Luigi Vanvitelli, che concepì un complesso ispirato al palazzo di Versailles, ma con un’impronta tutta italiana. Tuttavia, l’influenza della reggia francese è evidente nella struttura, nelle scenografie prospettiche e nell’uso dell’acqua come elemento decorativo, fornita da un acquedotto costruito appositamente per creare giochi d’acqua spettacolari.
Con i suoi oltre 1.200 ambienti, 1.742 finestre, 34 scaloni monumentali e un volume che supera i 2 milioni di metri cubi, la Reggia è uno dei palazzi reali più grandi del mondo. Oltre agli Appartamenti Reali, meravigliosamente affrescati e arredati, il complesso ospita anche un teatro di corte, una grande biblioteca, una cappella palatina e persino un’antica fabbrica della seta.
Molto più che una semplice residenza, è una vera “città nella città”, pensata per concentrare in un unico spazio le funzioni della corte, del governo e dei servizi. Un capolavoro del Settecento europeo, oggi visitabile in tutto il suo splendore.
Il meraviglioso Parco della Reggia
Alle spalle del palazzo si apre il Parco Reale, un giardino monumentale che si estende per oltre 120 ettari, anche questo frutto dell’ingegno dall’architetto Luigi Vanvitelli. Dalla facciata posteriore della Reggia, il parco si sviluppa seguendo un lungo asse prospettico, impreziosito da fontane scenografiche, cascate, vasche e scorci paesaggistici perfettamente studiati. Grazie all’effetto “a cannocchiale”, l’occhio del visitatore è guidato lungo un percorso che sembra non avere fine, con l’acqua come protagonista assoluta, il cui flusso è alimentato dall’Acquedotto Carolino, un’opera ingegneristica all’avanguardia per l’epoca.
In vari punti sono disseminate alcune delle fontane monumentali più spettacolari dell’arte barocca, come la Fontana di Diana e Atteone, la Fontana di Venere e Adone e quella dei Delfini, le cui statue ispirate alla mitologia classica furono realizzate nelle migliori botteghe artistiche napoletane.
Una vera perla all’interno del parco è il Giardino Inglese, commissionato dalla regina Maria Carolina nel 1785. Progettato da Carlo Vanvitelli con il botanico John Andrew Graefer, è uno dei primi giardini paesaggistici all’inglese realizzati in Europa continentale. Un tripudio di laghetti, rovine, serre e piante esotiche che creano un’atmosfera romantica e contemplativa.

L’Acquedotto Carolino, capolavoro di ingegneria idraulica
Tra le meraviglie meno conosciute ma di straordinaria importanza storica nei dintorni di Caserta, l’Acquedotto Carolino è un’imponente opera idraulica settecentesca, realizzata per rifornire d’ acqua la Reggia di Caserta e il complesso di San Leucio. Ideato da Luigi Vanvitelli e costruito tra il 1753 e il 1762, è lungo 38 chilometri e sfrutta la forza di gravità partendo dalle sorgenti del Fizzo, ai piedi del Monte Taburno. Gran parte del tracciato è sotterraneo, con ben 67 torrini d’ispezione e tre ponti principali.
Il più spettacolare è il Ponte della Valle di Maddaloni, conosciuto anche come “I Ponti della Valle”: una maestosa struttura a tre ordini di archi in tufo, ispirata agli antichi acquedotti romani, lunga oltre 500 metri e alta 56 metri, che collega il monte Longano al monte Garzano. Ben visibile dalla strada provinciale, è una delle testimonianze più straordinarie della capacità ingegneristica del XVIII secolo, e non a caso è anch’essa parte del sito UNESCO della Reggia di Caserta.
L’utopia borbonica del Belvedere di San Leucio
A breve distanza dalla Reggia sorge il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, un progetto illuminista unico nel suo genere. In origine residenza di caccia dei Borbone, nel 1778 fu trasformato da re Ferdinando IV in un un innovativo centro di produzione serica, creando la Real Colonia di San Leucio: una comunità basata su uguaglianza, istruzione gratuita e lavoro specializzato nella produzione della seta. Un modello sociale all’avanguardia per l’epoca, dove le abitazioni erano dotate di servizi igienici e acqua corrente, uomini e donne avevano gli stessi diritti, e non esisteva proprietà privata. Oltre a esplorare il borgo, memoria dell’utopico spirito originario, oggi è possibile visitare il palazzo, il Museo della Seta e ammirare i telai originali utilizzati per produrre i tessuti diventati celebri in tutta Europa per qualità ed eleganza.
Il borgo medievale di Casertavecchia
A una decina di chilometri da Caserta, arroccato sui monti Tifatini, sorge Casertavecchia, il borgo medievale originario, che sembra sospeso nel tempo. Le sue origini risalgono almeno all’anno 861, ma conobbe il suo massimo splendore sotto i Normanni, che vi avviarono la costruzione della splendida Cattedrale di San Michele Arcangelo.
Oggi il borgo conserva intatte le sue stradine in pietra, l’antico castello, torri, archi e suggestivi panorami sulla pianura campana. Tra le strutture più imponenti spicca il grandioso mastio circolare, alto circa 30 metri e tra i più grandi in Europa. Casertavecchia è oggi una delle mete più popolari della Campania, anche grazie all’atmosfera intima e autentica che si respira passeggiando tra le sue viuzze.
La Cattedrale di San Michele Arcangelo
Gioiello architettonico di Casertavecchia, la Cattedrale di San Michele Arcangelo è una delle chiese più affascinanti della Regione, un’opera del XII secolo che fonde influenze siculo-arabe, romaniche pugliesi e benedettine. Il maestoso campanile, aggiunto nel 1234, domina il borgo con la sua elegante struttura ottagonale d’ispirazione gotica.
L’esterno si distingue per le decorazioni geometriche e simboliche, mentre l’interno presenta tre navate scandite da 18 colonne romane. Di particolare interesse è il pergamo seicentesco, impreziosito da mosaici e rilievi medievali. L’insieme trasmette una potente spiritualità che affascina ancora oggi ogni visitatore con la sua storia millenaria.
Cosa fare a Caserta
Un’escursione nel Bosco di San Silvestro
Tra le colline Montemaiulo e Montebriano che circondano la Reggia di Caserta, si estende il Bosco di San Silvestro, un’Oasi WWF di 76 ettari un tempo appartenente alle “Reali Delizie” dei Borbone. Dominata da una lecceta mediterranea, l’area naturale protetta è oggi un Sito di Interesse Comunitario e ospita numerose specie di fauna e flora autoctone.
Al centro dell’oasi si trova il Real Casino di San Silvestro, costruito alla fine del Settecento come centro operativo della “Fattoria del Re”, destinato alla lavorazione dei prodotti agricoli per la corte e come residenza reale durante le battute di caccia e le giornate di svago. Oggi è sede del Centro Visite dell’Oasi, punto di partenza di escursioni, laboratori e percorsi didattici. Il recente recupero del frutteto borbonico, con coltivazioni di agrumi, albicocchi e fichi, che un tempo rifornivano la tavola del Re, testimonia l’incontro tra natura, storia e agricoltura sostenibile.
Come arrivare a Caserta
In aereo
L’aeroporto più vicino è quello di Napoli Capodichino (35 km), che ha voli diretti dalle principali città italiane. Dallo scalo, proseguire per Caserta con i bus ATC.
In treno
Con i treni ad alta velocità fino alle stazioni di Napoli Centrale e Napoli Afragola, da cui si prosegue con le linee regionali per la stazione di Caserta, situata proprio di fronte alla Reggia.
In bus
Navetta Napoli-Reggia di Caserta della linea ATCBus con frequenti corse giornaliere in partenza dal porto con fermate in diversi punti della città.
In auto
Caserta dista circa 40 minuti in auto dal centro di Napoli, 2 ore da Roma e 3 da Bari.
Autostrada del Sole (A1) Roma-Napoli: per chi proviene da nord, uscita al casello di Caserta Nord; per chi proviene da sud, uscita al casello di Caserta Sud.
Autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria): prosecuzione per l’Autostrada A30 (Caserta-Salerno) e per l’A1 con uscita al casello Caserta Sud.