Il Lago d’Orta, in Piemonte, si estende dalle campagne di Novara fino ai piedi del Mottarone, il monte che lo separa dal Lago Maggiore.
I suoi 15 chilometri di lunghezza e 2 di ampiezza ne fanno un lago dalle dimensioni ridotte, ma ricco di cose da vedere. Considerata una delle destinazioni più apprezzate della Regione, offre uno spettacolare scenario naturale, borghi e balconi panoramici indimenticabili. Il luogo perfetto per un weekend romantico.
Nato dal Ghiacciaio del Sempione, questo suggestivo specchio d’acqua, contornato da boschi che in autunno si colorano di mille tonalità diverse, dista appena mezz’ora da Stresa ed è una meta perfetta per trascorrere qualche giorno di relax, lontano da qualsiasi fonte di stress della vita quotidiana: ecco le tappe da non perdere per chi vuole vivere un viaggio davvero romantico che, volendo, può essere fatto con l’aiuto di guide esperte.
Che cosa vedere al Lago d’Orta: le tappe imperdibili
Fra piccoli borghi immersi nei boschi e che degradano fino alle rive placide del Lago d’Orta, suggestivo gioiello dell’Italia del Nord, si parte dal paese di Omegna, famosa perché nella piazza del Municipio sbuca la Nigoglia, il piccolo torrente che va all’insù scorrendo verso le Alpi anziché verso il mare. Godetevi questa cittadina ordinata come una piccola Svizzera, passeggiando lungo le via pedonali che costeggiano la Nigoglia e arrivano fino al lungolago.
Da Omegna seguite il declinare dolce del Lago d’Orta fino a quando appariranno le ville neoclassiche con i loro giardini pieni di camelie e azalee di Orta San Giulio. Dalla sommità del borgo, i palazzi signorili con i loggiati spalancati sui giardini degradano fino al lago. Se le seguite, fra le cose da vedere non dimenticate Piazza Motta, il salotto del Lago d’Orta. Chiuso per tre lati dai portici, potrete scoprire i negozi di specialità locali e poi sorseggiare un aperitivo o un cappuccino, in uno dei tanti caffè disposti praticamente sull’acqua del lago.
Orta San Giulio: cosa vedere
Da Piazza Motta partono dei pittoreschi motoscafi pubblici che svolgono un servizio comunale e che in cinque minuti vi porteranno all’Isola di San Giulio, le cui origini sono avvolte nella leggenda. Si dice infatti che un tempo fosse abitata da serpenti e mostri fino a quando (San Giulio), nel 390 d.C, attraversando il Lago d’Orta sorretto solo dal suo mantello e guidato dal suo bastone, non la liberò; cacciati i serpenti, San Giulio fondò anche una chiesa. Fra le molte cose da vedere in questa piccola isola, meritano certamente il Monastero di clausura delle suore benedettine, e la Basilica di san Giulio, una piccola chiesa romanica con influenze barocche interessanti.
L’isola di San Giulio è detta anche “l’isola del silenzio” e, se non ci venite in piena estate quando i turisti la invadono, la pace del luogo vi avvolgerà. Salite le scalinate e seguite la stradina ad anello, prendendovi tutto il tempo per visitare il più possibile, ma soprattutto per ascoltare la sua pace. Se scegliete di fermarvi per cena potrete godervi il tramonto sul lago, cenando nell’osteria. Il menù generalmente offre pesce di lago: persico, luccio e salmerino.
Tornando sulla terraferma e ripresa l’auto, mentre lasciate Orta fate caso ancora una volta alle magnifiche ville che si nascondono oltre i giardini. Una di queste, quella dall’inconfondibile sapore moresco, è Villa Crespi, il primo più blasonato ristorante di Antonino Cannavacciuolo. Se volete tentare, oltre a prenotare con larghissimo anticipo, ricordatevi che ci sono delle giornate di chiusura.
Sulla sponda occidentale del Lago d’Orta non perdetevi Pella, tra i suoi borghi antichi e ricchi di storia. Il piccolo paesino è stato abitato sin dall’età del Ferro, come dimostrano le diverse coppelle incise su un masso lungo l’antico percorso degli scalpellini.
Fra le cose da vedere a Pella, c’è certamente la torre medievale a cui si arriva passeggiando sul lungolago. Non trascurate anche il piccolo imbarcadero perché da lì vedrete l’isola di San Giulio in una prospettiva molto particolare. Da vedere anche la chiesa di San Filiberto, con la cappella più antica di tutta la riviera occidentale del Lago d’Orta. Infine, in piazza Ravedoni, trovate uno dei pochi lavatoi antichi rimasti in buone condizioni. Qui le donne facevano il bucato quando il brutto tempo impediva di arrivare al lago.
Se volete chiudere in bellezza, fra le cose pittoresche da vedere presso il Lago d’Orta, si annovera certamente l’antico ponte sul Pellino, che collega Pella con l’oratorio di San Rocco. Dal ponte, seguendo l’indicazione “frazione di Ronco Sotto”, potete incamminarvi anche lungo l’antico sentiero che i pellegrini facevano per andare dal Sacro Monte di Orta a quello di Varallo, in sostituzione del pellegrinaggio in Terra Santa.
Degustazioni di vini al Lago d’Orta
Dopo aver trascorso una giornata alla scoperta della natura e delle bellezze artistiche di questa zona, c’è anche la possibilità di dedicarsi ad una degustazione di vini locali.
A circa una mezz’ora di distanza dal Lago d’Orta infatti è situata una zona collinare ricoperta di meravigliosi vigneti. Qui è possibile accedere ad un alcune delle aziende vitivinicole del territorio e osservare il processo di vinificazione: per concludere la visita in grande stile è prevista una degustazione di vini, accompagnata da una selezione di prodotti del territorio, in particolare salumi e formaggi.
Lago d’Orta: come arrivare
In autostrada: prendere l’A26 in direzione Genova Voltri/Gravellona Toce e uscire o a Gravellona Toce-(direzione Omegna) o a Borgomanero (direzione Borgomanero)
Se si prende l’Autostrada A8/A26 in direzione Milano Laghi/Gravellona Toce) uscire ad Arona (direzione Borgomanero).
In treno: percorrere la tratta Domodossola – Borgomanero – Novara e scendere a Orta/Miasino.
Con i Battelli del Servizio Pubblico.