Tutti conosciamo Bangkok come la Capitale della Thailandia, ma guardando indietro nel tempo basta poco per scoprire che non è sempre stato così: quando il Paese si chiamava Regno del Siam la città principale era Ayutthaya, che ha rivestito il ruolo di Capitale per ben quattro secoli. Da queste parti, oggi, sopravvivono ancora tantissime rovine che raccontano la sua gloriosa storia, quella di una località che sorge alla confluenza di tre importanti fiumi: il Chao Phraya, il Pa San e il Lopburi e che per la sua rilevanza storica ed archeologica è stata inserita fra i patrimoni dell’umanità UNESCO nel 1991.
Sono diversi i punti d’interesse da visitare, poiché in passato vantava ben 3 palazzi reali e quasi 400 templi. Oggi, purtroppo, sono rimasti in piedi molti meno ma con una gita di un giorno da Bangkok è davvero possibile ammirare tutto il meglio di questa antica città, attualmente trasformata in parco storico. Scopriamo insieme cosa vedere assolutamente.
Indice
Wat Phra Si Sanphet
Il Wat Phra Si Sanphet è una di quelle attrazioni che bisogna scoprire ad Ayutthaya obbligatoriamente: è il complesso più grande e importante dell’antica città, da molti ritenuto come il più bel luogo sacro dell’area. Distrutto in parte durante la conquista birmana del 1767, in passato ospitava anche una veneratissima statua del Buddha alta 16 metri ricoperta d’oro, mentre oggi si distingue per la presenza di tre peculiari edifici a punta, così incredibili che hanno persino ispirato il modello per la costruzione del Palazzo Reale di Bangkok.
Wat Phra Mahathat
Non è di certo da meno il Wat Phra Mahathat, che anzi incuriosisce perché qui è custodita un’opera dedicata al Buddha assai bizzarra: la testa di questa importante figura spirituale e religiosa è conservata tra i rami e le radici di un albero di banyan, come se fosse diventata tutt’uno con la natura. Inoltre, questo è anche uno dei monumenti più datati dell’antica Capitale della Thailandia e persino un edificio nato per rappresentare il Buddha stesso.

Di notevole interesse sono anche le antiche torri (dove sono stati rinvenuti un gran numero di oggetti preziosi), la pagoda ottagonale, la base in gesso di un’immagine del Buddha, il Prang con dipinti sulla vita del Buddha, la sala adibita a residenza del Patriarca supremo buddista e altri piccoli Viharn.
Wat Chaiwatthanaram
Il nome tradotto è “Tempio della Prosperità e della Vittoria”, e ancora oggi il Wat Chaiwatthanaram è considerato uno dei più grandiosi ed imponenti templi di Ayutthaya. Oltre ad avere un’affascinante posizione, colpisce per la presenza di una grandiosa torre centrale che raggiunge i 35 metri di altezza e per le sue 8 torri decorate con 120 statue di Buddha seduti (decapitati).
Wat Ratchaburana
Poi ancora il Wat Ratchaburana, conosciuto nella storia come il luogo in cui i due fratelli del re Boromaraja si affrontarono in combattimento per la successione al trono. Lo scontro finì con la morte di entrambi, e per questo il sovrano fece costruire il tempio, quindi con il preciso scopo di custodirne le ceneri. Il visitatore non può che rimanere incantato dall’alto Prang centrale, uno dei più incredibili della città, circondato da quattro statue del Buddha in piedi e con intarsi in stucco di fiori di loto e creature mitologiche. Si ha anche l’opportunità di andare all’interno della torre e scendere fino alla piccola cripta con una volta affrescata.
Wat Lokayasutharam
Non si hanno molte informazioni precise sul Wat Lokayasutharam, se non che venne distrutto durante l’invasione birmana del 1767. Quel che resta oggi, infatti, è il Prang principale alto 30 metri, la Ubosot (Sala dell’Ordinazione), tre Viharn una a fianco dell’altra e un enorme Buddha sdraiato (è lungo ben 42 metri ed alto 8 metri).

Wat Phanan Choeng Worawihan
L’ultimo luogo di Ayutthaya che vale la pena scoprire durante una visita giornaliera è il Wat Phanan Choeng Worawihan, che comprende tre strutture principali:
- Viharn: con una statua del Buddha di ben 19 metri in altezza considerata una delle immagini sacre più belle ed antiche della Thailandia;
- Ubosot: con tre immagini del Buddha;
- Santuario Cinese: realizzato in onore della principessa Soi Dok Mak.
Come arrivare ad Ayutthaya da Bangkok
Ayutthaya sorge a circa 80 km di distanza da Bangkok, e per questo (e anche per i facili ed economici collegamenti) è spesso inserita nel proprio itinerario come meta per una gita in giornata. A disposizione dei viaggiatori ci sono diversi mezzi di trasporto, come autobus, treno e traghetto. Il più gettonato è il treno in partenza da Bangkok, che richiede circa due ore di tempo per raggiungere Ayutthaya dalla stazione di Hua Lamphong.
I convogli partono ogni 30-60 minuti, ma è assolutamente consigliato controllare gli orari sul sito delle ferrovie thailandesi. In alternativa, si possono organizzare anche gite con minivan o tour privati comprensivi di guida turistica.
Come visitare Ayutthaya
Ayutthaya è molto grande e per tale motivo (soprattutto se si vogliono ottimizzare i tempi) non è consigliato visitarla a piedi. Tra le soluzione più amate dai viaggiatori c’è il noleggio di una bicicletta, anche perché il parco è tutto in pianura. È bene sapere, però, che occorre far salire la due ruote su una barca utile ad attraversare la sponda di un fiume, pagando un pedaggio di qualche centesimo di euro, per poi arrivare all’ingresso del parco archeologico.

Oppure, è possibile affittare un motorino o utilizzare i pittoreschi tuk-tuk. Altre informazioni da sapere per visitare Ayutthaya sono che ognuno dei templi ha un costo diverso (il massimo a cui si arriva è di circa 50 bath, che corrispondono a 1,30 euro) e che si può optare anche per degli “abbonamenti” per più attrazioni a 200 bath (poco più di 5 euro). Infine gli orari di visita, ovvero dalle 8:30 del mattino fino alle 6 del pomeriggio, ma anche in questo caso vi consigliamo di visitare i siti di ufficiali.