Le tappe principali e alcuni consigli per affrontare il Pacific Crest Trail

Uno dei percorsi più affascinanti degli Stati Uniti. Percorri il Pacific Crest Trail per scoprire le bellezze naturali dal Messico al Canada

Un trail da sogno quello delle creste che, attraversando le catene montuose della Sierra Nevada e Cascade, costeggia tutta la costa USA del Pacifico. Il suo tragitto attraversa California, Oregon e Washington, passa per 25 foreste e 7 parchi nazionali. Con i 4286 km di pura natura incontaminata non può che essere una delle mete più desiderate dagli amanti del trekking, insieme al Sentiero degli Appalachi e al Continental Divide Trail: i tre percorsi formano la cosiddetta Tripla Corona dell’escursionismo degli Stati Uniti d’America, c’è addirittura chi riesce a completare tutta la terna e viene chiamato Thru-Hiker.

Il percorso del Pacific Crest Trail

Il Sentiero delle creste del Pacifico, comunemente abbreviato in PCT, inizia a sud al confine tra Stati Uniti e Messico, mentre a nord il traguardo è sul bordo del Parco Manning nella Columbia Britannica, ovvero al confine con il Canada. I suoi sentieri si snodano tra luoghi incontaminati e natura selvaggia, per cui i punti di interesse che incontriamo sono principalmente naturalistici, ma –  chi è abituato a vivere la maestosità della natura lo sa – vale la pena vederli almeno una volta nella vita. Ecco qualche consiglio su cosa vedere percorrendo il Pacific Crest Trail da sud a nord.

Parco nazionale di King Canyon e Sequoia National Park

Il Sequoia National Park, tappa del Pacific Crest Trail
Pacific Crest Trail: tappa al Sequoia National Park

I due parchi formano un’unica unità amministrativa e coprono un’area di circa 3.495 km quadrati. È qui che troviamo la più grande foresta naturale di sequoia gigante, in cui oltre 15mila alberi hanno un diametro del fusto di oltre 3 metri. L’attrazione principale della zona, infatti, è il Generale Sherman: una sequoia gigante eletta l’albero più grande del mondo. All’interno del Parco delle Sequoie c’è anche il Monte Whitney, il più alto degli Stati Uniti. Un’altra cosa da vedere è il grande spuntone di roccia granitica alto 75 metri, si può “scalare” grazie a una scalinata di 400 gradini.

Kings Canyon e Forester Pass

Il Kings Canyon, con la sua parte attrezzata per i turisti, il Cedar Grove Village, è l’unica parte del parco accessibile ai mezzi a motore. Panorami mozzafiato e comodità riescono quindi a incontrarsi in questo punto. A est del Canyon troviamo i picchi della Sierra Nevada che nel North Palisade trovano il punto più elevato del parco, 4341 metri sopra il livello del mare. Qui c’è anche il punto più alto del Pacific Crest Trail, il Forester Pass.

Parco nazionale di Yosemite

Procedendo oltre incontriamo quest’aria naturale protetta tra le più frequentate e uno dei parchi nazionali più belli degli Stati Uniti. Ricco di bellezze naturali, a ogni passo nello Yosemite National Park possiamo ammirare altissime rupi, cascate, torrenti o alberi giganti.

Parco nazionale di Crater Lake

Crater Lake National Park in Oregon
Pacific Crest Trail: il Crater Lake

Il parco prende il nome dal Crater Lake, ovvero “lago del cratere”, una caldera che si è formata dopo una grande eruzione del Monte Mazama. Il lago è tra i più limpidi al mondo e anche tra i più suggestivi: le sue rive sono circondate da pareti di roccia alte anche 600 metri e all’interno dello specchio d’acqua troviamo un piccolo isolotto vulcanico.

La Gola del Columbia

Il canyon della Gola del Columbia è profondo fino a 1200 metri e si allunga per circa 130 metri a segnare il confine tra Washington e l’Oregon.

Il vulcano del Monte Adams

Una tappa del Pacific Crest Trail, il monte Adams
Pacific Crest Trail: tappa al Monte Adams

Nello stato di Washington si trova questo vulcano, il Monte Adams. L’ultima eruzione risale a circa 3000 anni fa, ma diverse fumarole suggeriscono che è un vulcano dormiente e non spento.

Parco provinciale E.C. Manning

Siamo ormai al capolinea settentrionale del Sentiero delle creste. All’interno di questo parco possiamo trovare una grandissima varietà di paesaggi naturali, dalle foreste pluviali costiere alle cime rocciose coperte di neve, dai prati alpini pieni di fiori selvatici a una catena di piccoli laghi. Sono proprio i fiori subalpini a rendere famoso questo parco, e a offrire il loro spettacolo migliore nella mezza estate.

Consigli su come prepararsi per il Pacific Crest Trail

Diventare un Thru-hiker è un impegno veramente grande. Solo per percorrere il Sentiero delle creste si impiegano tra i 4 e i 6 mesi, ma non è detto che si riesca a giungere fino in fondo: delle circa 300 persone che ogni anno tentano l’impresa del trail delle creste solo 180 riescono. Non è da meno la preparazione: la Pacific Crest Trail Association stima che una giusta pianificazione del trail richieda tra i 6 e 8 mesi.

Ogni dettaglio deve essere curato al meglio, nulla si può lasciare al caso o all’improvvisazione, nemmeno il punto di partenza: se il consiglio generale è di iniziare il Pacific Crest Trail a sud nei mesi estivi, bisogna tenere conto dei manti nevosi e del loro scioglimento. Per questo alcuni escursionisti preferiscono partire dal nord in altri periodi dell’anno, o percorrere il sentiero delle creste facendo dei salti – flip-flop nel gergo – avanti e indietro per evitare condizioni climatiche estreme.

Altri consigli sul Sentiero delle creste del Pacifico riguardano i punti di rifornimento: non è sempre possibile trovare città sul percorso, per questo si possono studiare i posizionamenti degli uffici postali e spedire prima di partire dei pacchi con il necessario. Ovviamente va pianificata al meglio la tabella di marcia, considerando i km percorsi, il tempo e i dislivelli previsti. Si è calcolato che un buon numero di km giornalieri da percorrere sia 32, numero da non prendere come assoluto, proprio per le variabili viste prima, ma anche quelle incontrollabili, come il meteo, deviazioni per rifornimenti o mediche, soste non previste. Attenzione anche a come prepariamo lo zaino che portiamo sulle spalle, cerchiamo di ridurre l’equipaggiamento al minimo indispensabile in modo da non trasportare pesi inutili.