Lago di Como: il Sentiero del viandante da Dervio a Bellano

Il Sentiero del viandante: un itinerario naturale per gli amanti dell'escursionismo nel nord della Lombardia, tra splendidi borghi antichi e paesaggi naturali mozzafiato

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Francesca Pasini

Web Content Writer

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

La magia dello specchio d’acqua lacustre circondato in un abbraccio dai verdi monti, oltre a sponde sulle quali spiccano borghi antichi, ricchi di storia e tradizioni. È questo il panorama nel quale fare una camminata alla scoperta di uno dei paesaggi più belli d’Italia.

Stiamo parlando del Lago di Como, una perla del nord del Bel Paese, in Lombardia, che racchiude in sé il connubio perfetto tra natura, storia e architettura. Proprio lungo le sue coste è possibile fare trekking per assaporare pienamente di tutte le sue peculiarità, in un viaggio lento alla scoperta di una delle bellezze italiane più suggestive.

Per farlo, vi suggeriamo di percorrere il Sentiero del viandante, uno splendido tragitto immerso nella natura, che costeggia la sponda orientale del Lago di Como, da Lecco a Colico. Si tratta di uno dei migliori itinerari della Lombardia, particolarmente apprezzato da alpinisti ed escursionisti che amano esplorare.

Il Sentiero del viandante: il percorso tra storia e bellezze naturali

Oggi si chiama Sentiero del viandante, ma negli anni ha cambiato identità più volte: era la Via Ducale, poi la Via Regia e infine la Via Napoleona. Fino al 1992, quando le antiche mulattiere ormai in disuso, grazie alla costruzione di una più comoda strada che collegava la costa orientale del lago, vennero trasformate in questo sentiero tanto amato dagli escursionisti.

Appartenente all’insieme dei 12 sentieri “Le Vie del Viandante“, che collegano Milano alla Svizzera, il Sentiero del Viandante è il tragitto che parte da Lecco e giunge fino a Colico. Un cammino di circa 60 chilometri a passo lento tra boschi, panorami mozzafiato sul lago, montagne verdeggianti che si specchiano nella distesa d’acqua insieme alle casette colorate dei borghi adagiati sulle sponde.

Il Sentiero del viandante tra Dervio e Bellano: un tragitto mozzafiato

Tra le numerose tratte che si susseguono nei circa 60 chilometri del Sentiero del viandante, spicca quella tra Dervio e Bellano, la più panoramica. La durata di questo percorso è di 6 chilometri, percorribile in circa 3 ore. Non essendo particolarmente complesso, è adatto anche alla famiglie con bambini dai 13 anni anni in su. Oltre che a piedi, in caso ci si trovi con un gruppo di soli adulti, si può procedere anche in mountain bike.

L’avventura inizia nel suggestivo centro di Dervio, dalla stazione dei treni. Da qui i viaggiatori possono immergersi nell’atmosfera autentica di una cittadina lacustre. Seguendo le indicazioni, ci si incammina lungo il percorso che si apre di fronte e passa accanto alla Chiesa di San Quirico e Giulietta con il suo campanile romanico, e attraversa il ponte sul fiume Varrone. Sono luoghi carichi di storia e spiritualità affacciati a uno dei laghi più famosi al mondo.

Mentre si procede lungo il sentiero, i segni del passato diventano sempre più evidenti. Le antiche mulattiere che una volta servivano da via commerciale per collegare la Svizzera a Como si rivelano attraverso i segni delle slitte incisi nella roccia. Queste tracce, testimoni di un’epoca passata, aggiungono un fascino unico al percorso, trasportando i visitatori indietro nel tempo.

Tra le molte mulattiere che si intersecano lungo il Sentiero del Viandante, una delle più famose e ben segnalate è quella che si snoda sul Monte Muggio. Questa deviazione merita di essere fatta, perché offre panorami mozzafiato sul lago e sulle vette circostanti, regalando ai viaggiatori uno spettacolo indimenticabile.

Poco prima di raggiungere le mulattiere si può fare una pausa alle cascine dei Ronchi, dove si può ammirare una delle più belle viste panoramiche sul Lago e sulle località dei comuni di partenza e arrivo.

Procedendo verso sud, si attraversa un ponte che segna il confine con Bellano. Poco dopo si incontra il borgo di Verginate, uno dei più caratteristici del Sentiero del viandante. Questo è caratterizzato da una chiesetta di architettura barocca, immersa tra piantagioni di viti e olivi. Infine si percorre una delle frazioni più belle di Bellano, quella di Oro, ricca di villette rustiche sparse nei pressi del lago.

Prima di raggiungere il centro di Bellano, si attraversa la valle dei mulini (chiamata così perché un tempo vi sorgevano questi manufatti) alla fine della quale si apre un vasto prato circondato da castagneti.

Non si può non fare tappa anche al piazzale del Santuario di Lezzeno, altro meraviglioso punto panoramico. Poi si entra a Bellano, e si può passare per la gola dell’Orrido, con una suggestiva passerella in mezzo alle cascate ed alle rocce secolari modellate dall’erosione del torrente Pioverna e del ghiacciaio dell’Adda. Questo canyon naturale merita sicuramente una visita (per farlo bisogna acquistare un biglietto).

Il tragitto Dervio-Bellano del Sentiero del viandante termina alla stazione di Bellano, a pochi metri da ristoranti e strutture ricettive nei quali sostare.

Il borgo di Bellano, meta della tratta del Sentiero del viandante che parte da Dervio
Fonte: iStock
Il borgo di Bellano, sul Lago di Como

Caratteristiche del percorso e informazioni utili

Il percorso che unisce le due tappe Dervio e Bellano, lungo il Sentiero del viandante, non presenta particolari difficoltà e il dislivello è di circa 250 metri. Per questo è percorribile da chiunque voglia cimentarsi in una passeggiata facile immersi nella natura, anche se non si è esperti.

Il tragitto è ben segnalato con cartelli e targhe arancioni e dai bollini blu delle Vie del Viandante. Inoltre, per raggiungere il punto di partenza (che può anche essere Bellano, se si decide di percorrerlo in senso opposto) risulta molto utile il treno. Le varie tappe che compongono il Sentiero del viandante, lungo tutta la sponda orientale del lago di Como, sono infatti costituite dalle stazioni del borghi. In questo modo è più facile raggiungere l’inizio di un tragitto e proseguire, per poi riprendere il treno se non si vuole tornare nuovamente indietro a piedi.

Percorribile durante tutto l’anno, la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per godere pienamente del suo panorama: tra profumate fioriture tra marzo e maggio o foliage variopinto tra ottobre e novembre, anche le temperature sono più miti, senza picchi di calore o di gelo.

Infine, sebbene il percorso sia semplice, è consigliato vestirsi in modo adeguato, con scarpe da trekking e abbigliamento tecnico.