Valloria, il paese delle porte dipinte nell’entroterra ligure

C'è un borgo, vicino ad Imperia, dove le porte delle case ogni anno vengono dipinte da un artista diverso. Un vero museo a cielo aperto da scoprire

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Redazione

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Un piccolo borgo, alle spalle di Imperia, dove abitano al massimo 40 persone. È questa Valloria, minuscola frazione di Prelà, in Liguria, arroccata su una collinetta verde, circondata da ulivi e totalmente immersa in uno scenario da sogno. Il suo nome deriva da Vallis Aurea, ovvero la valle d’oro, per via del legame con la coltivazione delle olive e della produzione del prestigioso olio.

Davvero un posto incantevole reso ancora più magico dal fatto che Valloria è legata all’arte. Il suo centro, infatti, conta oltre 150 porte decorate a mano, ognuna da un diverso artista, cosa che l’ha resa famosa in tutta Italia come il ‘paese delle porte dipinte’.

Valloria, dove l’arte è di casa

Ritratti di donna, paesaggi, scene sacre o quotidiane, ballerine, pescatori, poeti e musicisti. Sono questi alcuni dei soggetti che si possono ammirare in questo piccolo gioiellino, a pochi minuti al centro di Imperia, che si va ad aggiungere tra i borghi più belli della Liguria.

Si tratta di dipinti creati a mano realizzati con diverse tecniche da noti artisti e giovani pittori non ancora conosciuti che, ogni anno, in estate, si ritrovano qui per abbellire le porte delle case, delle stalle, ma anche dei magazzini che trovano spazio nel centro storico. Sono un vero tocco di colore che spicca sull’antica pietra medievale e che rende ancora più incantevole questo luogo. Per trovarli non c’è una mappa: basta non avere fretta, camminare su e giù per i vicoli del centro e perdersi tra i carruggi, senza tralasciare nessun angolo.

Una tradizione, quella legata ai dipinti delle porte, nata per gioco negli anni Novanta e che ora porta qui almeno tre artisti diversi ogni anno che creano in diretta le nuove porte e poi si vanno a riposare all’ombra degli ulivi, gustando i piatti tipici della gastronomia locale. Un’idea davvero creativa che ha permesso a Valloria di entrare a pieno titolo nell’Associazione Italiana dei Paesi Dipinti.

Il museo delle cose dimenticate

Valloria non è nota solo per essere il paese delle porte dipinte, ma anche per ospitare un curiosissimo museo, dedicato alle cose dimenticate. Un luogo dove si possono trovare, custoditi dagli addetti della struttura, antichi oggetti legati al passato e alla tradizione contadina, ma anche di uso domestico che, con l’avvento della tecnologia e della modernità, hanno perso piano piano il loro classico uso.

Qui si possono ammirare utensili utilizzati per la coltivazione degli ulivi e la produzione dell’olio, ma anche aratri, strumenti musicali, lumi ad olio (di oliva), oltre a accessori per tostare il caffè o macinare il grano. Tutti oggetti appartenuti ai nonni di Valloria ed oggi racchiusi in una sola struttura che trova sede nell’oratorio cinquecentesco di Santa Croce.

Tesori nascosti da scoprire, cosa fare a Valloria

È piccolo il borgo Valloria, ma con tantissimi tesori da scoprire. Non solo le porte e il particolarissimo museo: questo gioiellino va ammirato in tutto il suo splendore. Rimanendo in centro ci sono le tre antiche fontane e l’enorme murale dell’artista Mario Carattoli dedicato alla tradizione contadina.

Appena fuori dal centro, invece, si può optare per una passeggiata. Un primo itinerario porta alla chiesa di San Giuseppe, da cui si può ammirare un panorama spettacolare sulla valle e, quando le giornate lo permettono, si racconta che si può scorgere persino il profilo della Corsica. Un’altra passeggiata, invece, porta agli ulivi. Ideale per una gita a tutto relax, dopo aver fatto il pieno d’arte in paese.

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Fonte: 123rf
Una porta di Valloria