Subiaco, il borgo laziale che ospita la “soglia del Paradiso”

Subiaco è tra i borghi più belli d'Italia, in grado di stupire Petrarca al punto da fargli pensare d'essere giunto in Paradiso: ecco cosa vedere nella cittadina

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Redazione

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L’antica storia del borgo di Subiaco attira ancora turisti da tutto il mondo. Dai tanti affreschi alla Biblioteca Nazionale, fino alle attività sul fiume Aniene, in quest’angolo di Lazio sono moltissime le cose da vedere e le attività da fare.

Questo borgo dal fascino medievale è detto anche Borgo degli Opifici, per via del suo centro storico lungo cui si sviluppano ancora le antiche botteghe di una volta.

Subiaco
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Vista sul borgo di Subiaco

Cosa vedere a Subiaco

Lo splendido borgo di Subiaco – che per poco non si è guadagnato il titolo di Borgo dei Borghi – deve il suo nome alla posizione che vanta. La traduzione dal latino è infatti “sotto i laghi” e il riferimento è ai tre laghi artificiali che sono stati generati dallo sbarramento del fiume Aniene. Risulta necessario un salto indietro fino al 55 d.C. per ripercorrere la storia di questo borgo annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia, al tempo in cui l’imperatore Nerone sfruttò una serie di dighe per ottenere degli specchi d’acqua artificiali per la maestosa villa realizzata sulla riva destra dell’Aniene, di cui oggi restano dei ruderi.

Fiume Aniene a Subiaco
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Il fiume Aniene a Subiaco

Dalla piazza principale di Subiaco ci si può avventurare verso alcune escursioni, ad esempio seguendo la strada 411 si giunge alle rovine della dimora di Nerone. Proseguendo lungo la via dei conventi, invece, si può ammirare il Monastero di Santa Scolastica e successivamente quello di San Benedetto. Seguendo il corso del fiume, si continua fino al piccolo lago di San Benedetto. Il territorio di Subiaco è incluso nel vasto Parco dei Monti Simbruini, che si estende per 30.000 ettari al confine tra il Lazio e l’Abruzzo. La vegetazione del parco, caratterizzata da vette che superano i 2.000 metri, si alterna tra foreste di querce e faggi e radure dove si trovano antichi aceri.

Un altro sito di interesse è il Borgo dei Cartai, un museo-opificio che regala un’esperienza immersiva ai visitatori che possono scoprire in che modo veniva lavorata e realizzata la carta già nel XVIII secolo.

L’antico Monastero di Santa Scolastica

Nel 497 Benedetto da Norcia decise di insediarsi in questa valle, conducendovi una vita eremitica per tre anni. Nell’arco dei trent’anni successivi, però, il progetto di crescita religiosa portò alla costruzione di ben tredici monasteri, nei confronti dei quali il tempo è stato impietoso.

Il Monastero di Santa Scolastica si sviluppa intorno a tre chiostri, il cosmatesco, il gotico e il rinascimentale, realizzati nel XIII, XIV e tra il XVI-XVII secolo. Un incrocio di stili per un luogo ricco di storia che continua ad attirare turisti. Tanti gli elementi da ammirare, come il giardino interno esaltato da un arco gotico monumentale, gli splendidi affreschi risalenti al XIII e XIV secolo, una Biblioteca Nazionale che custodisce gelosamente manoscritti e pergamene, e i primi esempi di incunaboli italiani, realizzati grazie all’operato di due tipografi tedeschi nel 1465.

Monastero di Santa Scolastica a Subiaco
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Veduta aerea del Monastero di Santa Scolastica a Subiaco

Nel XIV secolo mise piede nel monastero Petrarca, il cui animo poetico si sentì rapito dalla bellezza di tale luogo tanto da definirlo la “soglia del Paradiso“.

Il Monastero di San Benedetto

Non si può però non menzionare anche l’antico e ancor oggi affascinante Monastero di San Benedetto, uno dei simboli del paese di Subiaco.

Il Monastero di San Benedetto di Subiaco è un luogo di grande importanza storica e spirituale situato nella pittoresca cittadina di Subiaco, nel Lazio, Italia. Questo santuario è intimamente legato alla figura di San Benedetto, il fondatore dell’ordine benedettino e uno dei santi più venerati della tradizione cristiana.

Il santuario si trova in una posizione suggestiva, immerso nella tranquillità delle montagne dei Monti Simbruini. La sua storia risale al VI secolo, quando San Benedetto si ritirò in queste solitarie e selvagge montagne per condurre una vita di preghiera, meditazione e ritiro dal mondo.

Monastero di San Benedetto a Subiaco
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Vista del Monastero di San Benedetto a Subiaco

Il complesso del santuario comprende diverse chiese, cappelle e monasteri, che rappresentano le varie fasi della vita di San Benedetto e la diffusione del suo insegnamento. La chiesa principale, conosciuta come Basilica di San Benedetto, è un’imponente struttura che risale al XII secolo e conserva al suo interno opere d’arte di grande valore storico e artistico.

Uno dei luoghi più significativi all’interno del santuario è la celebre Grotta di San Benedetto, una grotta naturale in cui il santo visse per diversi anni. Questo luogo è considerato sacro e rappresenta un punto di riferimento per i pellegrini che giungono da ogni parte del mondo per rendere omaggio a San Benedetto e per cercare rifugio spirituale e interiore.

Il santuario di San Benedetto di Subiaco è un luogo di grande devozione e spiritualità, dove i visitatori possono immergersi in un’atmosfera di pace e contemplazione. Oltre ad essere un importante centro religioso, il santuario riveste un ruolo significativo nella conservazione e nella diffusione della tradizione e della cultura benedettina.

Altre attività da fare a Subiaco

Non è soltanto la storia ad attrarre i turisti, che – a Subiaco – hanno la possibilità di attraversare secoli di storia italiana. Chiunque metta piede sulle rive del fiume Aniene potrà infatti cimentarsi in svariate attività, dal rafting alla canoa, fino al kayak. Nelle sue acque è inoltre possibile fare pesca alla trota, per poi andare alla scoperta di splendidi scorci nei dintorni del borgo, mettendo alla prova le proprie doti da escursionisti. Il turismo è vivo tutto l’anno, ma svariati viaggiatori si recano in questi luoghi in precisi periodi, in concomitanza con delle note festività.

Il 10 agosto si celebra la Festa di San Lorenzo, nel giorno delle stelle cadenti, ricordando la nascita del borgo nel 937. Il 14 agosto invece ci si ritrova in una vera e propria festa medievale, con due processioni in partenza dalle chiese di Santa Maria della Valle e di Sant’Andrea, due immagini votive trasportate a spalla fino all’incrocio a La Valle. Dal 20 al 22 marzo invece si festeggia in maniera continuata il patrono di Subiaco, con spettacoli, eventi e un mercato caratteristico presso la via dei monasteri.