Stazzano Vecchio: la storia del borgo dimenticato a due passi da Roma

Abbandonato e dimenticato, il borgo fantasma di Stazzano Vecchio è un piccolo gioiello solitario immerso nella Sabina Romana

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

A pochi chilometri da Roma, esiste un luogo dimenticato dalla memoria collettiva. L’uomo, nei secoli scorsi, ha creato qui un nucleo abitativo perfettamente integrato con la natura circostante che, negli anni, ha preso il sopravvento. Così, questo borgo fantasma, appare agli occhi di quei pochi e curiosi viaggiatori che lo visitano come un luogo d’altri tempi, immerso in uno scenario suggestivo e seducente, che conserva tutto il fascino di una vita passata di cui non sappiamo poi molto.

Ci troviamo a Stazzano Vecchio, nel cuore della Sabina Romana, a circa 30 km dalla capitale. Questo borgo fantasma non è stato solo abbandonato, ma anche dimenticato. Non appare, infatti, nelle guide turistiche più quotate della regione e nessuno ne parla quasi mai. È altresì difficile ricostruire la sua storia nel dettaglio, perché sono poche le informazioni che abbiamo a disposizione.

Quello che è certo è che questo piccolo gioiello dimenticato è una vera meraviglia. Passeggiare tra le sue stradine, restituisce una sensazione quasi mistica perché sembra di trovarsi in un luogo dove il tempo si è fermato a un secolo fa. Il silenzio regna sovrano, ed è interrotto solo dai suoni della natura.

Ma qual è la storia di Stazzano Vecchio? Abbiamo poche informazioni, dicevamo, ma le sue origini sono fatte risalire tra il X e il XI secolo, quando il borgo venne edificato attorno al castello della famiglia Savelli. Considerato che l’accesso al nucleo urbano avveniva da una porta del torrione del palazzo, è stato ipotizzato che la cittadina fosse un borgo castello.

Quello che sappiamo con certezza è il motivo per il quale tutti gli abitanti del borgo hanno deciso di abbandonarlo. Il 24 aprile del 1901, un forte terremoto con epicentro a Montelibretti ha scosso la terra di Stazzano e ha segnato per sempre la vita degli abitanti. Da quel momento in poi il borgo è stato evacuato.

Tutti hanno ripreso a vivere nel vicino borgo agricolo di Stazzano costruito proprio dopo il terremoto, mentre il borgo castello è stato abbandonato in una solitaria valletta circondata da boschi, ulivi e ciliegi. Ed è proprio in mezzo a quella natura incontaminata che sono preservati i ruderi del villaggio medievale, ultimi baluardi di una storia dimenticata.