Palcoda, la città fantasma del Friuli inghiottita dalla natura

Nel comune di Tramonti di Sotto, esiste un borgo fantasma tra i più spettacolari d'Italia: ecco come raggiungerlo

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Redazione

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In provincia di Pordenone, esiste una città fantasma che d’Italia è tra le più spettacolari.

Parte del comune di Tramonti di Sotto, immersa nel paesaggio delle Prealpi Carniche, Palcoda è stata negli anni inghiottita dalla natura. Letteralmente. Si scorge tra le cime dagli alberi, questo borgo abbandonato sin da prima della II Guerra Mondiale. E, per raggiungerlo, è necessario compiere un percorso impervio e spettacolare.

A Palcoda si può arrivare solo a piedi, percorrendo il sentiero CAI n. 831a e camminando fin verso la parte alta della valle del torrente Chiarzò. Nel XVII secolo, il borgo era abitato da circa 150 persone che lavoravano – prevalentemente – nell’industria dei cappelli.

Palcoda, la città fantasma del Friuli inghiottita dalla natura

Durante la Seconda Guerra Mondiale Palcoda fu rifugio dei partigiani. E fu proprio qui che tre ragazzi appartenenti alla Resistenza furono fucilati il 10 dicembre 1944, il comandante Giannino Bosi “Battisti”, la partigiana Jole De Cillia “Paola”, il partigiano Eugenio Candon “Sergio”.

Oggi, tutte le vecchie case e i vecchi edifici sono stati inghiottiti dalla natura: prima dell’inizio della guerra, infatti, gli abitanti iniziarono a lasciare questo isolato borgo, a seguito della crisi che i cappellifici iniziarono a vivere. E se durante il conflitto le sue abitazioni diventarono dei rifugi, oggi sono precari fantasmi di mattoni.

Solamente la chiesa, ristrutturata nel 2011, è libera dalla natura. Dedicata a San Giacomo, svetta col suo campanile restaurato nel mezzo dei ruderi e degli alberi. E rende tutto ancor più magico. D’impronta francescana e dunque priva d’arredi, la chiesetta ha oggi due nuove porte in acciaio realizzate da Antonio Masutti, originario dei luoghi: quella principale raffigura un sole, quella laterale una croce.

Palcoda

Ma non è, Palcoda, l’unico borgo fantasma che qui si può visitare. Nelle sue vicinanze c’è un altro paesello, Tamar, che ebbe fino agli Anni 50 un’unica abitante. Essendo il più vicino a Villa di Sotto, fu l’ultimo borgo della zona ad essere abbandonato.

Come raggiungere i due borghi? Dall’abitato di Tramonti di Sotto, a cui si arriva da Sequals tramite la statale n. 552. Si lascia l’auto in località Comesta e, da qui, si imbocca il sentiero n. 831a. Un sentiero che attraversa tratti impervi, e che non sempre è agevole. Ma che, una volta giunti a destinazione, vi permetterà di immergervi in un’atmosfera d’incredibile fascino.