Visitare Piacenza: i luoghi da non perdere

Piacenza è una città ricchissima di arte e cultura: scopri tutto quello che non puoi perdere durante una visita in questa città!

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Terra di mezzo tra la Lombardia e l’Emilia, luogo di passaggio ma allo stesso tempo scrigno ricco di arte, storia e tradizioni enogastronomiche da scoprire, Piacenza è una città che merita una visita, magari durante un week-end lungo o una gita fuoriporta alla scoperta di questo centro urbano di oltre 100mila abitanti. C’è chi la definisce un crocevia tra regioni e chi la porta dell’Emilia, di cui anticipa ai viaggiatori diretti verso Sud i profumi e i sapori. Bagnata dal Po, a metà strada tra Milano, Cremona e Parma, nel passato rappresentava un luogo di sosta per chi si metteva in viaggio da Nord a Sud o da una città all’altra. Oggi le sue architetture e le sue meraviglie la rendono un piccolo gioiello da scoprire, per una fuga rilassante tra le colline emiliane, un itinerario che non può non comprendere una tappa dedicata alla visita della città.

Piacenza: cosa vedere

Visitare Piacenza, e in particolare Piacenza centro, non prescinde dal suo patrimonio artistico e culturale, dai suoi musei, dalle sue vie che ricordano la genesi medioevale della città e neanche dai tour alla scoperta delle delizie tipiche della zona. Dalle mete più classiche e gettonate, come le piazze, le chiese e le basiliche, agli angoli più nascosti e affascinanti. Piacenza è da amare con tutti i lati di sé, dall’imprinting storico ai riferimenti culturali incastonati ovunque, tra vie, edifici, monumenti. Ma quali sono i principali punti d’interesse di questa cittadina?

Il Duomo di Piacenza

Ogni grande città (o quasi) ha il proprio Duomo, che costituisce una sorta di polo centrale intorno al quale organizzare i propri giri o le proprie visite mirate. In stile romanico, la cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Giustina è stata edificata nel 1122 (anno di inizio dei lavori) ed è il principale luogo religioso della città. Alla facciata si accede con una scalinata, in marmo rosa e arenaria. D’impatto si notano le lesene. La tradizionale facciata a capanna si spalanca su tre particolari portali di accesso, con colonne sorrette da cariatidi o leoni.

Piazza Cavalli

Si chiama così per la presenza dell’inconfondibile monumento costituito da due sculture equestri di Alessandro e Ranuccio Farnese, realizzate da Francesco Mochi in stile barocco. È stata costruita verso la fine del XIII secolo e tutt’ora rappresenta un ampio punto di riferimento per chi arriva in città o vuole visitarla in poche ore. In piazza Cavalli si svolge il mercato e ci sono alcuni edifici storici, come il Palazzo Comunale, detto Il Gotico, in marmo rosa di Verona, e il Palazzo del Governatore. Il Gotico aveva ospitato anche Francesco Petrarca.

I Musei Civici di Palazzo Farnese

Meritano una sosta anche i Musei Civici ubicati a Palazzo Farnese, in zona Cittadella (un complesso architettonico che risale al 1300). I musei sono diversi, raggruppati e divisi per tema, in modo da dare a ognuno la possibilità di visitare quelli che più si preferisce, dalle armi ai dipinti, dai reperti archeologici alle ceramiche:

  • Museo Archeologico, con ritrovamenti anche preistorici e il Fegato Etrusco, un modello in bronzo che riproduce il fegato di una pecora;
  • Museo del Risorgimento: una raccolta di reperti e documenti del periodo delle insurrezioni;
  • Museo delle Carrozze, con numerosi pezzi esposti, tra cui carrozzine dei bambini ma anche esemplari da viaggio o da gala;
  • Armeria: 400 pezzi in tutto di armi assortite, risalenti a vari periodi storici ma soprattutto al XVII secolo;
  • Pinacoteca: raccolta di dipinti dal XIV secolo al XIX secolo, che comprendono la collezione Rizzi-Vaccari e il Tondo della Madonna con Bambino eseguito da Botticelli.
  • Affreschi, Sculture, Ceramiche: raccolta di opere d’arte come sculture e affreschi, ma anche ceramiche e altri oggetti risalenti a diversi secoli.

Le chiese principali da visitare a Piacenza

Come tutte le città dal grande patrimonio artistico e architettonico che affondano le proprie radici nei secoli del Medioevo e successivi, anche Piacenza offre le proprie chiese, gioielli d’arte da visitare e scoprire. Tra queste:

  • Basilica di Sant’Antonino: le sue origini sono antichissime, si parla del 350 d.C.. La basilica, però, fu ricostruita intorno all’anno 1000, in stile gotico. In particolare si nota la torre campanaria a forma ottagonale. Alla fine del 1400 fu costruito anche il romantico chiostro, poi distrutto. I secoli successivi hanno portato all’innesto di elementi barocchi e di sovrastrutture ma ai primi del ‘900 l’architetto piacentino Giulio Ulisse Arata ha portato a termine un’opera di restauro con l’obiettivo di riportare la chiesa alla sua antica forma. La basilica è dedicata al patrono della città.
  • Basilica di San Savino: si trova in via Alberini. È stata edificata intorno al V secolo (ma poi distrutta dalle invasioni barbariche) in stile romanico. Successivamente, alla facciata ne è stata sovrapposta un’altra, in stile barocco. Nella cripta si nota un pavimento che ospita un mosaico con i segni zodiacali, mentre l’interno è costituito da tre navate con capitelli che presentano elementi animali e vegetali.
  • Basilica di San Francesco: costruita nel XIII secolo in stile romanico-lombardo, in onore di San Francesco d’Assisi, all’interno di un complesso monastico. Con il passare dei secoli si sono ampliati i chiostri e poi la chiesa è stata adibita a ospedale e poi magazzino, per tornare a essere nel XIX secolo una parrocchia dedicata al santo.
  • Chiesa di Santa Maria di Campagna: questa chiesa merita una visita per la meravigliosa cupola di Pordenone, che risale al 1500. Nel 2018 l’attività di restauro eseguita dalla Banca di Piacenza ha organizzato un percorso camminabile per ammirare la cupola da vicino. Le visite però non si svolgono a cadenza regolare.

Teatro municipale

Un’altra tappa importante a Piacenza, “consigliata” dallo stesso Stendhal, che aveva definito questo edificio il più bello d’Italia. Attualmente ospita una ricca rassegna di opera lirica, balletti e anche rappresentazioni teatrali. La sua costruzione risale al 1803, grazie all’architetto Lotario Tomba. È stato costruito in stile neoclassico e poi ricostruito dallo scenografo de La Scala Alessandro Sanquirico, a cui si devono i tratti di rassomiglianza tra i due teatri. Si trova in via Giuseppe Verdi, nel cuore della città.

Galleria d’arte moderna Ricci Oddi

Fondata alla fine del 1800 dal collezionista Ricci Oddi, che voleva adibire a qualcosa di artistico un palazzo ereditato dalla propria famiglia, è una Galleria d’arte moderna che vanta 400 opere e alcune sale monografiche. Contiene dipinti di Hayez, Fattori, Pellizza da Volpedo, Boccioni, Carrà e anche un Klimt originale, Ritratto di signora, trafugato nel 1997 e ritrovato nel 2019. Una tappa artistica che merita una visita, da parte di chi è appassionato ma anche dei curiosi che vogliono scoprire i dipinti delle eccellenze italiane del Romanticismo e dell’arte moderna. La Piacenza da vedere non prescinde dai capolavori pittorici, fiori all’occhiello del nostro paese.

I dintorni di Piacenza: cosa vedere

Cosa vedere a Piacenza e dintorni? La città principale è una tappa da non perdere ma lo stesso vale per i suoi dintorni, colline romantiche, borghi storici e itinerari enogastronomici per assaporare i prodotti locali. Ecco dove orientarsi al di fuori della città:

  • Castell’Arquato: considerato uno dei borghi più belli d’Italia, ha una struttura che ricorda Toledo. La bellissima Rocca Viscontea offre una vista panoramica sul paesino e i dintorni, mentre le trattorie circostanti permettono di assaporare salumi, tigelle, gnocco fritto, il Gutturnio e i Pinot dei colli piacentini.
  • Grazzano Visconti: altro borgo medioevale incantevole; sembra di trovarsi in una fiaba o di aver riportato indietro di secoli le lancette dell’orologio. Il castello domina questo centro neo-medioevale che risale al 1400.
  • Val Tidone: una valle disposta tra Pavia e Piacenza che ben rappresenta il concetto dei “dolci colli piacentini”, costituita da ampi parchi, vigneti, ma anche castelli e monumenti storici. In Val Tidone sorgono numerosi agriturismi dove spezzare la routine con un pranzo o una cena fuori dal mondo, con la famiglia o gli amici, per assaggiare i classici piatti del territorio: tagliatelle alla boscaiola, risotto ai funghi, lesso e stracotto, polenta, brasato, ma anche crostate, torte di mandorle e mosto cotto. Gnocco fritto, pancetta, coppa, salame rappresentano i salumi più gettonati, che attirano turisti e visitatori anche solo per un assaggio in giornata, prima di tornare alla vita quotidiana nelle città.

Piacenza è una città che ha molto da offrire, a chi è di passaggio o chi arriva per visitare ogni suo angolo. L’origine medioevale, i reperti archeologici, le chiese, le opere d’arte e la posizione, immersa nella natura e bagnata dal fiume, la rendono una meta rilassante e interessante. Valorizzata sia dalla cultura che dalla natura, questa cittadina rappresenta un crocevia tra città e un romantico itinerario per chi desidera una full immersion di arte, storia e splendidi paesaggi.