Per arrivare all’isola di Brac da Ancona ci si impiegano circa otto ore e si attraversa il confine verso un altro Stato. L’isola di Brac è nota anche come isola di Brazza e si trova sulla costa dalmata della Croazia. In passato era abitata da molti italiani e oggi si trova nell’Unione Europea ma fuori dall’area Schengen, quindi per raggiungerla occorre il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio. Il modo più bello per raggiungere l’isola è via mare.
Il primo passo per arrivare all’isola di Brac da Ancona è scegliere se farlo via mare o via aereo e affidarsi ai mezzi pubblici o ad una barca propria. La prima opzione è la più semplice: basta recarsi al porto di Ancona e alla banchina Nazario Sauro prendere il traghetto per Spalato. La tratta di mare dura poco meno di sei ore, perché bisogna percorrere 245 km. Arrivati a Spalato ci si deve imbarcare sul traghetto Blit-Supetar. Sebbene si attraversi una frontiera, le autorità croate permettono ai turisti di portare valuta nazionale ed estera.
È possibile arrivare all’isola di Brac da Ancona con una barca personale, ma bisogna prima informarsi presso il porto croato ed espletare tutte le incombenze burocratiche necessarie. La distanza che separa la costa italiana dall’isola è di circa 300 km e il viaggio complessivo dura otto ore includendo gli spostamenti a piedi. Un’alternativa ancora più veloce è prendere l’aereo all’aeroporto di Ancona e scendere a Spalato, poi da qui usare il traghetto verso l’isola. Il viaggio in aereo dura meno di un’ora, però non si può portare l’auto a differenza del traghetto e una volta a destinazione bisogna affidarsi ai mezzi locali.
Scegliere se usare l’aereo o il traghetto per arrivare all’isola di Brac da Ancona dipende da molti fattori, non ultimo quello di avere un mezzo proprio per spostarsi in loco come l’auto, un motorino o una bicicletta. La dogana croata non impone nessun divieto di importazione, a parte alcuni prodotti alimentari e farmaci da usare per un periodo non superiore a 30 giorni o 5 giorni se psicofarmaci. Non esistono limiti di esportazione e all’isola di Brac si può comprare tutto quello che si vuole per portarselo in Italia come ricordo.