Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico d’Italia

Immagini spettacolari degli animali e della natura del parco

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Il Guardian ha inserito il Parco nazionale del Gran Paradiso tra i 10 più belli in Europa. Il parco è uno dei più antichi parchi nazionali italiani, fu istituito nel 1922.

Si trova a cavallo tra Valle d’Aosta e Piemonte ed è un’area protetta gestita dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso. Si estende su un terreno prevalentemente montuoso. Non mancano numerosi torrenti che, lungo il loro impetuoso fluire, danno origine a bellissime cascate che ingentiliscono l’aspro paesaggio. Le più spettacolari sono quelle di Lillaz, una frazione di Cogne. Anche sul versante piemontese vi sono alcune pittoresche cascate facilmente osservabili dai turisti: quella sovrastante l’abitato di Noasca oppure quella formata dal torrente di Nel all’altezza della borgata Chiapili di Sotto. Nei pressi delle baite di Chiapili di Sopra, la borgata più alta di Ceresole Reale, altre due fragorose cascate fanno bella mostra di sé.

L’animale simbolo del parco è lo stambecco. Nel 1856, sotto re Vittorio Emanuele II, divenne Riserva Reale di Caccia e il territorio era più ampio dell’attuale parco nazionale. Gli stambecchi, però, erano ridotti ad appena 400 capi. Il parco è popolato anche da molte piante e animali rari come l’aquila reale, il lupo e la stella alpina.

Il Gran Paradiso è l’unico massiccio montuoso culminante a oltre 4000 metri interamente sul territorio italiano. Il parco comprende cinque valli principali: Val di Rhêmes, Val di Cogne, Valsavarenche, Valle dell’Orco e Val Soana.

Nel 2014 è entrato a far parte della Green List mondiale delle aree protette.