Yanar Dag: il mistero della montagna dal fuoco perenne

Yanar Dag a Baku è conosciuta come la montagna perennemente in fiamme: ecco tutti i dettagli su questo luogo incredibile in Azerbaijan

In Azerbaijan si trova Yanar Dag, la montagna dal fuoco perenne, uno dei luoghi più incredibili mai visti. Situata tra l’Asia Occidentale e l’Est Europa e conosciuta soprattutto per la sua ricca cultura e storia, questo paese è ritenuto un’ottima meta turistica, anche se inusuale, perfetta per coloro che amano viaggi avventurosi e particolari.

Già famoso per i vulcani di fango, questo paese offre paesaggi e bellezze naturalistiche uniche nel loro genere, conquistando ogni anni migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Il più famoso di questi vulcani è proprio lo Yanar Dag, conosciuto altrimenti come la “Montagna che brucia“. Situato nella Penisola di Abseron, 25 chilometri a nord-est della capitale Baku, è una collina di circa 116 metri situata sulla cima di un accumulo di gas naturali che eruttano continuamente fiamme che raggiungono circa i tre metri di altezza. Rispetto ad altri vulcani di fango, lo Yanar Dag non rilascia argilla o materiale liquido, e questo permette al fuoco di bruciare in modo costante nel tempo: lo spettacolo naturalistico è davvero unico e particolare.

Il mistero del fuoco perenne: cosa dice la scienza

Nonostante la popolazione del luogo dia un’interpretazione mistica di questo fenomeno naturale, è stato dimostrato che le cause del fuoco perenne sono il risultato della fuoriuscita di gas idrocarburi dallo strato appena sottostante la crosta terrestre. Lo Yanar Dag infatti è sì un vulcano di fango, ma le sue eruzioni attingono anche da diversi sedimenti e gas, fatto che indica anche la presenza di riserve di petrolio e di metano. A differenza di altri vulcani di fango presenti, che non bruciano costantemente, Yanar Dag continua a produrre fiamme a causa dell’infiltrarsi perpetuo di gas dal sottosuolo.

Come raggiungere lo Yanar Dag: consigli utili

Yanar Dag è situato a nord di Baku e per arrivarci è possibile chiamare un taxi direttamente dal centro città: il costo della corsa è di  circa trenta euro, ma non tutti gli autisti conoscono bene la strada, perciò è meglio farsi consigliare da qualcuno del posto. Un’altra opzione, molto più economica, è prendere l’autobus 147 che ha il capolinea proprio davanti all’entrata del sito e passa per “Azadliq“, la penultima stazione della linea verde della metropolitana.